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Portuense. Il triangolo delle bermude degli incendi d'auto

Creato il 07 dicembre 2012 da Romafaschifo

Portuense. Il triangolo delle bermude degli incendi d'auto
Portuense. Il triangolo delle bermude degli incendi d'auto
Portuense. Il triangolo delle bermude degli incendi d'auto
Portuense. Il triangolo delle bermude degli incendi d'auto Siamo un gruppo di cittadini/vostri lettori, ossessionati ormai da 2 anni da un grande problema. Viviamo a Roma in zona Santa Silvia/Portuense e da 2 anni siamo ostaggio di continui episodi vandalici, per la precisione incendi dolosi, che coinvolgono le nostre autovetture e le facciate dei nostri palazzi. Questa notte (19/11/2012 intorno alle ore 1.30) siamo stati svegliati dalle urla e dalle fiamme che avvolgevano l’ennesima autovettura incappata sotto la mania scriteriata di un presunto piromane. L’episodio è avvenuto in via Giacomo Griziotti ed ha coinvolto solo 1 vettura per pura fortuna in quanto i proprietari delle auto circostanti sono stati estremamente veloci e coraggiosi nello spostare le loro automobili; inoltre, gli inquilini del primo piano del condominio di via Piero Colonna/Antonio Fratti hanno contribuiti con il lancio di getti d’acqua a mitigare le fiamme fino all’arrivo di Pompieri e Polizia avvenuto circa 10 minuti dopo lo scoppio dell’incendio. Circa 2 ore dopo, quando tutti sono rientrati ai propri appartamenti, ovviamente il piromane è tornato all’attacco (è questo il suo modus operandi) ed ha appiccato un nuovo incendio a due autovetture in via Luigi Angeloni. Fortunatamente nonostante le alte fiamme il fuoco non ha danneggiato il palazzo di fronte in quanto un piccolo giardino lo separa dalla strada. Circa una settimana fa,  analogo episodio in via Giovanni Battista Falcone; coinvolti motorini e bidoni della spazzatura. Meno di un mese fa (28 ottobre) due auto incendiate sempre in via Griziotti, questa volta sul lato opposto della strada. Il fumo denso ha causato non pochi problemi alle famiglie del piano terra intaccato delle fiamme dell’auto. Poche settimane prima, stessa scena: 2 auto stavolta letteralmente carbonizzate in via Piero Colonna, angolo via Angeloni. Quest’estate sempre in via Angeloni, motorino e auto incendiate hanno generato fiamme cosi alte da recare seri danni alla faccia del palazzo nonché all’appartamento della sfortunata famiglia del primo piano. Potremmo continuare per molto perché gli episodi si manifestano ormai da almeno due anni; dapprima più sporadici ma ora sempre più frequenti. Questa notte (19/11), dopo il primo episodio vandalico, abbiamo allertato la polizia e i vigili che sicuramente il piromane si sarebbe rifatto vivo non appena ce ne fossimo tornati tutti nei nostri letti; e così è stato: un rituale eseguito alla perfezione. Ovviamente se fai presente il fatto e che “ve l’avevamo detto sarebbe tornato”  le forze dell’ordine rispondono (a torto o ragione) che non possono piantonare una sola zona perché hanno altre chiamate, altri interventi…  “c’avemo pure altro da fa”… La polizia, sollecitata a darci risposte, ci comunica che non possono fare molto; non hanno nemmeno la certezza che si tratti davvero di atti dolosi… tanto che all’incredulo gruppetto di residenti superstiti, infreddoliti e inzuppati dalla pioggia, sorge il dubbio di trovarsi di fronte ad un nuovo fenomeno stile Caronia… Chiediamo spiegazioni, suggerimenti sul cosa fare e come comportarci e gli agenti, ci invitano, in modo anche non molto velato, a farci giustizia da soli; ci invitano a fare ronde, a stare accorti ad ogni rumore strano, ad armarci di telecamere in barba alla privacy. Scoraggiati dal vivere in un paese in cui persino la polizia ti dice che l’unica soluzione è cogliere la canaglia sul fatto e lasciarla ardere insieme al suo danno, ci chiediamo, da onesti cittadini che pagano il bollo, l’assicurazione, le rate dell’auto, il mutuo e tutte le altre tasse possibili che la politica ci impone, a chi dobbiamo rivolgerci per far ascoltare la nostra richiesta di aiuto. A chi dobbiamo fare istanza per avere protezione prima che ci scappi il morto. Non sappiamo se si tratti di piromania o di racket dei garage a pagamento ma sicuramente siamo certi che fino a questo momento nessuno ha fatto niente, nessuno ne ha parlato, nessuno è intervenuto. Abbiamo portato alla vostra attenzione la nostra storia sperando che almeno con l’aiuto dei mezzi di informazione qualcosa si possa sbloccare. Del resto oggigiorno si sa che se non vai sui giornali o in tv non ti ascolta nessuno.

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