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Post a trenino: la scoperta della Polonia

Creato il 21 ottobre 2013 da Valeskywalker @valeskywalker
Dopo il post di Nonsis mai sugli stupori in terra a stelle e strisce e' arrivato quello di Erolucy. Mi attacco al trenino virtuale, cercando di ricordare quello che mi stupi' della Polonia in quel primo viaggio nel  lontano 2005 (Poznan - Gliwice - Cracovia - Varsavia - Wroclaw - Katowice in 12 giorni, eravamo giovani)
I negozi  aperti 24-7. Capii il fino ad allora inspiegabile sgomento del Senator di fronte al fatto che a Torino certi negozi son chiusi al lunedi' mattino, certi al giovedi' pomeriggio, molti dall'una alle tre e mezzo, tutti chiudono alle 7.30 e le domeniche aperte sono eventi speciali.
I ristoranti normali, non fast food, aperti in continuato. E capii lo sgomento del Senator che si chiedeva com'e' che un povero turista in Italia se finisce il giro delle bellezze da visitare alle tre di pomeriggio e' condannato a mangiar panini fino alle sette di sera.
I bancomat nei negozi e non solo nelle banche.
I divani nei negozi di libri e giornali e la gente che si siede e se li legge tutti senza nemmeno far finta di dare una rapida scorsa. Ma come, i padroni del negozio non si arrabbiano? E il Senator: no perche' tanto se non vendono il libro o il giornale, vendono il caffe' o la torta a chi se lo legge a sbafo. A ma il libraio puo' vendere il caffe' o la torta, non ha bisogno della licenza? E il Senator: una che?
I frigo con le bibite praticamente in qualsiasi negozio; tabaccheria, edicola, profumeria etc, che effettivamente quando fa caldo farebbero comodo pure da noi.
Il refil della bibita al fast food. A parte che il primo kfc della mia vita l'ho visto e provato in Polonia, sta cosa che uno prendeva il bicchiere e lo riempiva quanto voleva mi fece subito pensare: eh ma allora tutti prendono il bicchiere piccolo e lo riempiono 8 volte, no? E il Senator: ma tanto la soda costa niente, il profitto marginale e' comunque enorme.
Poter restituire entro 21 giorni qualsiasi cosa dopo averla comprata, senza spiegazione. Adesso su alcune cose addirittura si hanno 90 giorni di tempo.
Poter pagare con carta di credito o bancomat qualsiasi cosa, anche un chupa chups nella stragrandeenorme maggioranza di negozi, anche molto piccoli.
Poter fare il biglietto in treno aspettando il controllore al proprio posto e senza doverlo preavvisare e senza pagare alcuna multa.
Poter entrare in un negozio a chiedere dov'e' il negozio che vende le cose simili ma meno care nella zona, e nessuno che fa una piega ma anzi la commessa tira fuori google o le pagine gialle e si mette a scriverti indirizzo e numero di telefono.
L'assenza totale in tutti i ristoranti e bar del Coperto o del Servizio al tavolo, oggetto di odio da parte di tutti i turisti stranieri in italia e anche del mio, ormai. La mancia incentiva al servizio, il coperto e' un dazio.
Poter sedersi al ristorante  e ordinare solo un caffe'  o solo un antipasto, e nessuno fa una piega.
Poter fermare il taxi con la mano, come nei film e soprattutto non dover prendere il primo della fila ma quello che ti garba di piu', per tipo di auto e per prezzo (tariffa km esposta sul finestrino posteriore destro)
Tutte queste cose fecero si' che mi stupii di molte meno cose poi nel mio primo viaggio negli Stati Uniti e in altri paesi.
Tuttavia la cosa che piu' mi stupi' della mia prima volta in Polonia e fu proprio la prima cosa che scoprii dopo averne varcato il confine in auto in compagnia del Senator e di altri 3 passeggeri polacchi arrivati come noi all'aeroporto low cost  fuori Berlino, (dove ai tempi i polacchi coi furgoncini ti offrivano a prezzo d'affezione un passaggio a Stettino, la prima citta'con ferrovie dirette dopo il confine tedesco) lungo un tragitto dove non c'era nessuna stazione di servizio, e quando arrivammo alla stazione di Stettino e mi scappava ormai tantissimo la pipi' e vidi la scritta Toalety e freccia indicante un sottoscala, allora corsi' giu' per quelle tre rampe verso il centro della terra quasi facendomela addosso e quando arrivai in fondo vidi le due porte e su ognuna c'era uno di questi due simboli
Post a trenino: la scoperta della Polonia wtf
percio' ligia al senso del pudore tornai su per le tre rampe  di scale in salita, ormai prossima all'esplosione, e chiesi al Senator: qual'e' il cesso delle donne??
E il Senator: che?
Cerchio o triangolo?
E lui mi guardo' come se fossi una demente che non sa leggere ma preso a pieta' me lo disse e io corsi giu' di nuovo verso il centro della terra e ce la feci davvero davvero per un microsecondo.
Sono passati otto anni e ancora adesso tutte le volte devo chiedergli Cerchio o Triangolo perche' non me lo ricordo mai, fortunatamente mano  a mano che si ristrutturano utilizzano i simboli omino donnina, dall'aeroporto a molti ristoranti,  ma negli uffici pubblici o nei bar e ristoranti vecchi e' ancora la prassi trovarli


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