E' morto il Lupo di mare.
Le poche cose che mi legano a Palermo cadono come foglie.
Era un pomeriggio. Forse era autunno, non ricordo, eravamo io, Riccardo e Valeria, miei compagni di liceo. Eravamo a teatro. Lo spettacolo faceva schifo, noi ci annoiavamo a morte così siamo usciti all'intervallo, dove andiamo, Riccardo ci porta in un posto. E' una fumetteria. Non un'edicola. Sì, vende anche giornali ma pochi. Vende soprattutto fumetti. Fumetti di ogni tipo italiani, giapponesi, americani, Riccardo ci mette in imbarazzo indicandoci lo scaffale degli hentai.
In quegli anni per me i fumetti erano ancora lontani, poco conosciuti, poco interessanti. Poi è arrivata Claudia e mi ha fatto molto avvicinare a quel mondo. Ho iniziato con Nana - Ai Yazawa - poi è venuto tutto il resto. E andavo lì, in quella fumetteria. Dietro il banco, il Lupo di mare. Un bella faccia espressiva, la barba bianca; d'inverno, a volte, portava un cappellino di lana scura, come un lupo di mare. Lo chiamavamo così.
Il Lupo di mare poi l'ho conosciuto meglio, per vie traverse. Prima attraverso il Comitato, ma non è stata una bella esperienza. Poi per le proteste contro la visita del Papa a Palermo, per il sostegno al Pride- se ci penso bene, l'ho visto sino a due mesi fa, col suo compagno, in un bel documentario visto al Pride Village.
C'era un adesivo sulla porta del suo negozio, "Zona decuffarizzata"- Cuffaro è un ex presidente della Regione Sicilia che attualmente risiede a Rebibbia.
E ora leggo che il mio Lupo di mare è morto. Era malato. Ed è morto.
E' una di quelle cose che so non fanno male per ciò che sono ma per ciò che rappresentano.
Avrei voluto scrivere un post solo per lui ma se ho un po' intuito il tipo, un post di commiato gli avrebbe fatto schifo, così lo saluto, gli dico che gli ho voluto bene e vado avanti con quanto ho da raccontarvi.
Vi lascio però un bell'articolo su Balarm che parla di lui -> [link]
Giovedì scorso era il secondo compleanno della nipotina di Marco, così dopo una notte (quasi) insonne passata a realizzare questo
- che ci tengo a precisare è un biglietto pop-up fatto interamente con le mie manine e con l'aiuto inestimabile del mio adorabile consorte che ha ritagliato scritte e disegni sino a notte fonda - ci siamo trasferiti in quel di Bagheria dove si è svolta la festa.
Però facciamo un passo indietro. Quando siamo andati a comprare il regalo - la casa di Peppa Pig, per chi se lo stesse chiedendo - non abbiamo trovato un biglietto carino così siamo andati via dal negozio con l'idea di cercare altrove o di farne uno noi. Poi a me è venuto in mente di fare un biglietto pop-up. Dialogo me-consorte: (io) potremmo farle un biglietto pop-up (lui) quelli che li apri e si muovono tutte cose? (io) proprio quelli (lui) sììììììììììììììììììììììììììììì. La dolcezza di quest'uomo è grande. Anche perchè siamo passati al centro commerciale, prima della festa, e mi ha regalato questi:
Da sx: Pupa Lasting Color n.628 (mai avuto uno smalto Pupa e lo desideravo
tanto tanto) e il tanto acclamato Better than gel nails di Essence
All'Ipercoop abbiamo preso la Faxe super alcolica ù_ù
Anyway. Il regalo è piaciuto. Appena la sua mamma l'ha scartato Sara ha abbracciato la scatola, il che mi sembra un ottimo segno.
Finita la festa ci siamo precipitati a Palermo e fiondati a letto. Perchè fiondarsi a letto dopo una festa di una bimba di due anni che sarà finita massimo per mezza notte, vi chiederete. Ebbene, c'è una validissima spiegazione: per l'indomani, venerdì, era prevista una gita.
Sveglia alle sette (io) alle otto passate il consorte partiamo alla volta di Catania.
Mai vista Catania nonostante sia a meno di tre ore da Palermo, abbiamo un po' girato, c'era tanto sole, caldo, abbiamo mangiato una pizza non buonissima, abbiamo visitato il castello, siamo stati da Ikea. Ecco una gallery:
Appena svegli è difficile vivere
I viaggi in auto sono fatti per dormire
I coniugi Mess
Davanti il Museo dello sbarco degli Alleati (Catania)
Catania
Uomo bello a Catania
Catania
Marco e la pizza non buonissima
Catania
Catania
Catania
Marco
I coniugi Mess, again
Il vicolo più bello del mondo (Catania)
Catello Ursino, Catania
Castello Ursino, Catania
Marco @Ikea
Quanto è provinciale questa foto? Tanto, ve lo dico io.
La casa dei sogni dei coniugi Mess
Caffè svedese, buonerrimo
Merendina @Ikea
Merdendina del consorte
Ikea
Parte del bottino: adesso i coniugi Mess hanno dei bicchieri da Martini
L'Etna fuma
Bottino Ikea al completo
Recita un famoso detto palermitano o buono o niente. Così, perchè fermarsi semplicemente a biglietto fatto in notturna + festa + gita a Catania + Ikea? Tornati a Palermo siamo passati da casa mia, ho messo qualcosa dentro uno zaino e via nuovamente alla volta di Bagheria, dove abbiamo passato due bellissimi giorni di vita coniugale a casa del consorte.
Simpatico amico trovato appena arrivata a casa del consorte. No, non è sarcastico, io ADORO i ragni,
li trovo infinitamente eleganti :)
La foto è carina ma non rende assolutamente giustizia alla spendida luna che c'era venerdì sera
Cena coniugale tex-mex
Il coniuge bello
Buon giorno, raggio di sole! :D
Colazioni bagheresi
Il nostro bar della colazione a Bagheria
Acquisti vari fatti in vari "Tutto a 1 euro" di Bagheria: i timbrini e i colori in realtà
li ho presi qualche giorno fa da Lidl ma fanno parte "logicamente" di questa foto
perchè gran parte delle cose che ho comprato mi serviranno per intraprendere
una nuova, piccola attività che mi alletta moltissimo: lo scrapbooking
Questo sarà il mio primo diario scrappato
Questo weekend mi è piaciuto tanto, è stato rilassante, ho passato tanto tempo con Marco e di questo non posso che essere felice, ho rivisto Titanic, ho visto una puntata di Ru Paul Drag Race - programma che tempo fa adoravo e seguivo e di cui ho parlato in un vecchissimo post -> [link] - ho finalmente mangiato i burritos di cui Marco mi ha tanto parlato. Non solo questo ovviamente, il resto, scusate, lo tengo per me. Tornata a casa, dopo quasi due giorni di assenza, Clarissa ha voluto tante coccole e così Lucky. Sono contenta. Ero contenta. Tante piccole cose che si sono composte lentamente, nel corso di mesi e continuano a comporsi mi permettono, adesso, di capire il senso dell'appartenere a qualcuno. Non lo trovo più offensivo perchè ne ho capito il senso. Io non appartengo a qualcuno come potrebbe appartenergli una cosa. Io appartengo a Marco perchè sono a tutti gli effetti un pezzo della sua famiglia e lui della mia, io appartengo a Clarissa perchè lei sente la mia mancanza ed io la sua. Diceva Jonh Donne, no man is an island.
Lucky
E' strano e commovente aver voluto bene a qualcuno che non si conosce e soffrire per la sua morte - fate in modo di appartenere a qualcuno...