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Post fatevicazzimiei sputasentenze edition: 4 maggio 2013

Creato il 04 maggio 2013 da Amaranthinemess @AmaranthineMess

Post fatevicazzimiei sputasentenze edition: 4 maggio 2013

Io in mise da gondoliere..

Ormai da qualche settimana ho una bella abitudine: aspettando che il mio consorte torni dal lavoro tutto stanco e sonnolento passo la notte a farmi i cazzi miei, ovvero: mi lavo i capelli, metto lo smalto, recupero i video non visti su yt, scrivo sul blog e così via.
In questo preciso istante, fra l'altro, sto perpetuando questo rito e la cosa mi piace molto.
Tutto ciò mi fa pensare al valore che hanno i rituali nella nostra vita, da quelli più stupidi a quelli più "scaramantici". Io in questo mio rituale ci vedo disciplina che è una cosa che mi manca tanto e alla quale aspiro sempre.
Poco tempo fa ho letto un libro di Murakami Haruki in cui il protagonista faceva un "piano giornaliero", altrimenti detto si organizzava varie attività da svolgere durante la giornata ed è quello che piacerebbe fare anche a me ma per un motivo o per un altro non ci riesco mai.
C'è stato un periodo della mia vita in cui le abitudini per me erano il male assoluto, adesso, con l'avanzare dell'età, le abitudini hanno cambiato faccia, adesso le riconosco come pacificatrici dell'esistenza di un individuo: io so che il giorno tale Marco va a lavoro, so che tornerà alla tale ora del mattino e aspettandolo impiego il tempo per fare le cose che piacciono a me. E' rilassante. Ed è bello che quando ad inizio settimana mi dice in quali giorni lavorerà e se verrà a dormire da me io già pregusto la mia nottata con me stessa, quasi con emozione.
Questa settimana ho letto un post di una ragazza che mi ha fatto stare meglio. Anche lei non sta bene in questo periodo, è un po' giù. La mia potrebbe sembrare semplicemente una reazione alla mal comune mezzo gaudio, in realtà mi rendo conto che sono molto più brava a parlare agli altri che a me stessa e il commento che ho lasciato al suo post probabilmente è stato più utile a me che a lei.
Questo per dire che queste notti da sola sono belle, rilassanti, ma anche utili. Devo imparare a stare da sola. Non è un atto di autolesionismo tranquilli. Continuo a trascorrere le mie giornate col mio uomo bello, a parlare con la gente, ad andare in giro, non mi sono chiusa a chiave nella mia batcaverna ma ho capito che vivere sempre con qualcuno può essere bellissimo e rassicurante finchè ce l'hai e quando non ce l'hai più può distruggerti completamente. Questo è il mio impegno: basterò a me stessa.
Stamattina, appena alzata, ho fatto un velocissimo giro di ricognizione su Facebook e l'andazzo generale delle frasi dei miei contatti o delle pagine "divertenti" di cui sono fan mi ha un po' fatto girare le palle.
Io capisco l'importanza della moda e l'esigenza che ognuno di noi ha di sentirsi appartenente ad un gruppo. Lo capisco davvero, non vi farò il discorso da figa "a me non importa niente del giudizio degli altri, io vado controcorrente", no. A me del giudizio degli altri importa parecchio e sono quasi certa che importi parecchio anche a tutti quelli che fanno i duri.
Siamo tutti animali sociali, che ci piaccia o no, e siamo anche degli animali abbastanza fragili.
Quindi, morale della storia, io giustifico quello che volete ma non l'assoluta mancanza di pensiero razionale. Tutto questo preambolo per scagliarmi contro l'inflazionatissimo "politicamente scorretto" che impazza fra i ggiovani miei coetanei e non. Ora, io sarò anche uno scaricatore di porto, infarcisco i miei discorsi di turpiloquio e non me ne vergogno ma una cosa che non faccio (quasi mai) è offendere la gente. Invece a quanto pare essere cafoni va molto di moda, ma sì mandiamo a fanculo un po' di gente così random, ma sì prendiamo in giro quelli in sedia a rotelle o i ciechi o i sordi o i gay o i grassi o i magri o gli etero - ah no, scusate, i magri e gli etero non li prende per il culo mai nessuno..
Passando a cose meno importanti, un'altra moda che trovo assolutamente inutile è quella della matita color burro o, peggio, della matita color carne.
Tempo fa, credo ormai un annetto o più, si diffuse la moda di applicare sulla rima interna dell'occhio un filo di matita bianca che "confondendosi" col colore del bulbo oculare dà l'impressione che l'occhio sia più grande. Fino a qui fila.
Poi un giorno Clio parlò e le nostre vite cambiarono radicalmente.
Oddio non so se la cosa sia partita da lei, io l'ho sentita per la prima volta in uno dei suoi video, l'affermazione che "la matita bianca dà un effetto troppo innaturale". Meglio la matita color burro (un giallino smorto) o una color carne.
Quella color carne te lo dice da sola perchè è inutile, non spenderò parole per sottolineare l'ovvio, ma quella color burro?  Vuoi dirmi, cara la mia Clio, che è più naturale avere una linea giallina dentro l'occhio che fa molto malfunzionamento epatico? Io resto aggrappata alla mia matita bianca, scusate, sarò démodé...
Bere il caffè di notte è confortante. Sono fortunata perchè poi non ho problemi a dormire, è vero, per cui ormai quasi ogni sera mi faccio il mio bel caffè caldo, lo verso nella tazzina e me lo porto qui accanto al pc. La cosa bella è che la caffettiera la finisco sempre tutta io. Riempio la tazzina più o meno ogni due ore e ci faccio tre o quattro tazzine. Per le mie notti rilassanti passate a farmi i cazzi miei è l'ideale. E sì, se ve lo state chiedendo la prima tazzina è di caffè caldo ma le altre sono di caffè-temperatura-ambiente, non faccio troppo la schizzinosa quando si parla di caffè :)
Un'altra cosa che mi piace molto di questo periodo è quando Marco, tornando da lavoro, passa a prendere del cibo. Una delle poche cose buone di Palermo è che puoi trovare cibo a qualsiasi ora e se lui non è troppo stanco e non è troppo tardi passa a comprare qualcosa da mangiare e stiamo seduti sul pavimento della mia stanza a consumare il nostro spuntino notturno - mattutino..- mentre lui mi racconta com'è andata a lavoro. Non è tanto per fame, quanto per il rituale - again...
Mai come in questo periodo, in effetti, ho compreso la ritualità del cibo. Sono sempre stata una che ha mangiato, non ho mai fatto problemi col cibo neppure da piccola, mi piace cucinare, mi piace documentarmi ma adesso forse sto componendo un puzzle un po' più ampio del semplice ho fame-cucino qualcosa-mangio. Ci sono tante cose legate al cibo che mi affascinano e indubbiamente tutte le cose legate alla cucina, nella mia vita, sono piacevoli.
Questo post è veramente lunghissimo. Chiudo.


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