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Una finestra su Casertavecchia, mostra il riflesso dello splendido Duomo del borgo medievale. La Cattedrale di Caserta Vecchia è dedicata all’Arcangelo Michele, il santo guerriero protettore dei Longobardi. Fu edificata tra il 1113 ed il 1153, per volontà del vescovo Rainulfo e vide il coinvolgimento di maestranze lombarde e amalfitane e di maestri del mosaico provenienti da Costantinopoli. La facciata è interamente rivestita di tufo campano, su di essa si aprono tre portali di marmo arricchiti da sculture zoomorfe. Suggestivo è il tiburio ottagonale e le quattro piccole torri angolari. L’interno è diviso in tre navate scandite da colonne monolitiche provenienti da edifici romani ed ospita molte sculture sepolcrali. Il pulpito è decorato da mosaici, mentre risale al IV secolo la vasca battesimale situata vicino all’ingresso. L’impianto romanico della struttura vede fondersi armoniosamente influssi siculo-arabi, pugliesi e lombardi.
Si racconta che la cattedrale sia protetta dalle fate Tifatine. La leggenda narra che le colonne in marmo del Duomo provenissero dalla cattedrale dell'antica Calatia che era posta in pianura e che il loro peso non consentisse di trasportarle a Casertavecchia per l'allora impervia strada. Allora ci si rivolse alle fate che si trovavano sui monti Tifatini. Queste non si fecero pregare nell'esaudire la richiesta e ciascuna di loro trasportò una colonna con estrema facilità, volando direttamente dalla pianura alla cima del monte. Così la costruzione potè finalmente essere ultimata.