Da
quando so dell'esistenza del potage parmentier ho sempre pensato che
fosse la crema di crema alla Edgar – avete presente il maggiordomo
spilungone che rapisce i gatti ne “Gli Aristogatti”? -. Poi ho
letto su un libro di ricette tratto dai cartoni animati Disney che la
crema di crema alla Edgar è una crema – davvero? - dolce. In
effetti, a pensarci bene, il topo Groviera ci intinge i biscotti.
Vabbeh.
Prima o poi preparerò anche quella, senza metterci il sonnifero
naturalmente. Intanto ho trovato la ricetta del potage parmentier.
Che è ottimo con questo freddo: con la sua consistenza e il sapore
avvolgente è quello che ci vuole per riscaldarsi in queste giornate
nevose.
Dai,
andiamo al sodo, che questa buonissima vellutata ha tempi di cottura
un po' lunghetti.
Ecco,
dunque, gli ingredienti:
1
porro;
4
patate;
Brodo
vegetale – io ho usato quello di dado -;
3
cucchiai di panna – io ho usato la ricotta perchè è più leggera
e in casa avevo solo quella -;
1
tuorlo;
Sale;
Olio;
Pane
per fare i crostini;
Gruyère
da grattugiare.
Occorrente:
1
tagliere;
1
coltello;
1
pentolino piccolo per il brodo;
1
pentola grande;
1
coperchio;
1
mestolo;
Frullatore
a immersione;
Carta
forno;
1
teglia.
Per
prima cosa preparate il brodo vegetale. Potete farlo con patate,
carote e cipolle o, se siete un po' svagati come me e non vi siete
ricordati di prepararlo per tempo, potete preparare un più veloce
brodo di dado.
Pulite
il porro e tagliatelo a rondelle sottili. Fatelo imbiondire in una
pentola con un filo d'olio.
Pulite
e tagliate le patate a pezzetti non troppo grandi. Aggiungete al
porro e coprite con il brodo granulare. Fate cuocere per circa 45
minuti tenendo la pentola coperta e controllando che il brodo non si
asciughi troppo. In caso aggiungetene un mestolo o due.
A
questo punto togliete da fuoco e passate con il frullatore a
immersione. Aggiungete la panna – o la ricotta – e frullate
ancora un po'.
Rimettete
sul fuoco e aggiungete il tuorlo. Mescolate in modo che si amalgami
bene al resto della vellutata e cuocete ancora per qualche minuto.
Intanto
tagliate il pane a fette, a cubetti o a striscioline e fatelo tostare
in forno.
Servite
il potage parmentier con i crostini e una spolverata abbondante
di gruyère.
L'abbinamento:
potage parmentier e “Gli Aristogatti”.
Magazine Cucina
Da
quando so dell'esistenza del potage parmentier ho sempre pensato che
fosse la crema di crema alla Edgar – avete presente il maggiordomo
spilungone che rapisce i gatti ne “Gli Aristogatti”? -. Poi ho
letto su un libro di ricette tratto dai cartoni animati Disney che la
crema di crema alla Edgar è una crema – davvero? - dolce. In
effetti, a pensarci bene, il topo Groviera ci intinge i biscotti.
Vabbeh.
Prima o poi preparerò anche quella, senza metterci il sonnifero
naturalmente. Intanto ho trovato la ricetta del potage parmentier.
Che è ottimo con questo freddo: con la sua consistenza e il sapore
avvolgente è quello che ci vuole per riscaldarsi in queste giornate
nevose.
Dai,
andiamo al sodo, che questa buonissima vellutata ha tempi di cottura
un po' lunghetti.
Ecco,
dunque, gli ingredienti:
1
porro;
4
patate;
Brodo
vegetale – io ho usato quello di dado -;
3
cucchiai di panna – io ho usato la ricotta perchè è più leggera
e in casa avevo solo quella -;
1
tuorlo;
Sale;
Olio;
Pane
per fare i crostini;
Gruyère
da grattugiare.
Occorrente:
1
tagliere;
1
coltello;
1
pentolino piccolo per il brodo;
1
pentola grande;
1
coperchio;
1
mestolo;
Frullatore
a immersione;
Carta
forno;
1
teglia.
Per
prima cosa preparate il brodo vegetale. Potete farlo con patate,
carote e cipolle o, se siete un po' svagati come me e non vi siete
ricordati di prepararlo per tempo, potete preparare un più veloce
brodo di dado.
Pulite
il porro e tagliatelo a rondelle sottili. Fatelo imbiondire in una
pentola con un filo d'olio.
Pulite
e tagliate le patate a pezzetti non troppo grandi. Aggiungete al
porro e coprite con il brodo granulare. Fate cuocere per circa 45
minuti tenendo la pentola coperta e controllando che il brodo non si
asciughi troppo. In caso aggiungetene un mestolo o due.
A
questo punto togliete da fuoco e passate con il frullatore a
immersione. Aggiungete la panna – o la ricotta – e frullate
ancora un po'.
Rimettete
sul fuoco e aggiungete il tuorlo. Mescolate in modo che si amalgami
bene al resto della vellutata e cuocete ancora per qualche minuto.
Intanto
tagliate il pane a fette, a cubetti o a striscioline e fatelo tostare
in forno.
Servite
il potage parmentier con i crostini e una spolverata abbondante
di gruyère.
L'abbinamento:
potage parmentier e “Gli Aristogatti”.
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