Potenza della fama. La creatrice di Harry Potter: flop sotto pseudonimo, ritorna JK Rowling ed è best seller

Spesso, di fronte al successo di  fenomeni letterari o artistici improvvisi, non sempre sostenuti da adeguata sostanza, viene da chiedersi se questo successo sia stato costruito grazie a un sapiente marketing, prima, e si mantenga in virtù di questa fama acquisita, poi. O ancora ci si può chiedere se, per un qualunque caso della vita incluso il possesso di talento, qualcuno raggiungesse una meritoria fama, se sia poi questa stessa fama ad autoalimentare il suo successo e non la rinnovata vena artistica. Un caso da manuale potrebbe essere l'avventura letteraria della creatrice del fortunatissimo maghetto Harry Potter, uscita con uno pseudonimo -Robert Galbraith- con il suo ultimo romanzo post Potter, The Cuckoo's Calling , Il richiamo del cuculo [fonte]. Ebbene, secondo questa fonte, nei primi tre mesi dall'uscita, nonostante le buone recensioni, il libro vendeva 1.500 copie; poi, dopo la rivelazione che Galbraith era in realtà J.K. Rowling, schizzava in testa alle classifiche di vendita. Potenza della fama, che rende appetibile un romanzo o un quadro quando a scriverlo o dipingerlo è un artista famoso. Secondo en.wikipedia, che cita la rivista New Statesman, nel giro di una giornata il libro è passato dalla posizione 4.709 al terzo posto nei best seller con un aumento di più del 150.000% [Fonte]. Del resto, a quanto confessa la scrittrice, che avrebbe mantenuto lo pseudonimo ancora per un po', la sfida era quella di riuscire a guadagnare i favori del pubblico senza il peso della sua fama, solo con la forza della sua capacità letteraria. Insomma, per chi dal successo ha avuto tutto, le nuove sfide sono rappresentate dal mettersi nuovamente in gioco come scrittore, mollando la fortunatissima serie e  ricominciando da capo senza contare sulla sua storia precedente . A quanto sembra, però, la sfida per ora è persa. Solo J.K. Rowling vende, non R. Galbraith. Eppure, la qualità letteraria è la stessa.