Magazine Salute e Benessere

“Potere al popolo”, anche in sanità

Creato il 04 maggio 2011 da Dtosello

john-lennon.jpgDalla Lettera n.16 dell’associazione Nograzie, pago io, vi riporto - autorizzato - l’interessante articolo di Luisella Grandori sul crescente riconoscimento che sta ottenendo a livello internazionale la necessità di una salute maggiormente partecipata:

“Potere al popolo” ha proclamato Gavin Mooney - citando un verso di John Lennon - dal podio di una conferenza sulla salute in Australia. Mooney, fino a poco tempo fa professore di economia sanitaria alla Curtin University di Perth, descrive l’ipotesi di una cittadinanza informata che spinga i sistemi sanitari a rispondere ai reali bisogni della comunità, precisando che non intende fare la rivoluzione.

Inizia così un articolo di Ray Moynihan sul British Medical Journal (BMJ) che descrive gli interventi di questo e altri autorevoli relatori, tutti concordi sulla necessità di un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni sulla salute. Ciò che auspicano è la nascita di nuovi gruppi di cittadini non sponsorizzati dalle industrie del farmaco, ad esempio delle “giurie di cittadini” selezionati in modo casuale dalle liste elettorali.

Moynhian, che si occupa di questi argomenti da più di dieci anni, ha la sensazione che ciò che manca nel dibattito sia una voce che rappresenti realmente l’interesse pubblico. I gruppi sponsorizzati sono subito pronti a lodare un nuovo farmaco o una nuova tecnologia ma molto lenti a criticare pubblicamente la loro efficacia limitata, il costo eccessivo, o un autentico pericolo. Nuovi gruppi di cittadini, ben istruiti su come le prove scientifiche possano essere usate e abusate, possono produrre un dibattito più informato, smascherare il marketing ingannevole nei media e offrire al pubblico e ai decisori una valutazione realistica e accurata dei rischi, i benefici e i costi di un ventaglio molto più ampio di strategie per la salute.

“Alla gente importa”, dice Mooney. Il suo desiderio di un maggior impegno dei cittadini nel dibattito sulla salute è parte di un obiettivo più ampio di potenziamento della partecipazione democratica e della ricostruzione del senso della comunità che si è perso. “Potrai dire che è un sognatore, ma non è il solo”, conclude Moynihan parafrasando un altro verso di Lennon.

Leggi la traduzione libera di Luisella Grandori

Leggi l’originale sul BMJ

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :