E dunque, cara lettrice appena arrivata, sappi questo.
A volte l'ho giá accennato, ma tu sei nuova: non è che io non veda, per limitarmi alla blogosfera, cose che mi irritino. O, meno ancora, non è che io non abbia una lingua tagliente e una vis polemica notevole. Non mi sta bene tutto, non amo tutti indiscriminatamente e i mie cara, le mie faccine e le mie dichiarazioni di amore non sono gettate lì tanto per.... E, certamente, non è che mi tenga fuori dalle polemiche o da argomenti potenzialmente polemici per paura del confronto. Infine, purtroppo, non è nemmeno che la mia vita sia solo ed esclusivamente cose gradevoli.
Potrei scrivere post al vetriolo su tizablogger spammatrice indefessa? Sì. Potrei dire che caiablogger con le sue arie da saputella so tutto io mi ha annoiato a morte? Ovvio. Potrei farti notare che se non conosci la grammatica e l'ortografia della nostra amata lingua e osi anche scrivere sul web dovresti portare le orecchie d'asino a vita? Pure. Ma non voglio.
Io scego il sorriso.
Scelgo di tenere la porta sempre aperta e un posto sempre in più per gli sconosciuti che arriveranno, accogliendoli felice, pensando che piú siamo meglio è. Al contrario di Samuele Bersani e della sua canzone che mi piace tanto, scelgo di fidarmi.
Scelgo di chiamare cara/amore/tesoro perchè davvero lo penso, costruendo un rapporto virtuale ma reale. Scelgo di dedicare il mio tempo a cose belle, che mi facciano sorridere. Non a caso, il tag sorrisi in questo blog è usato spesso. Davvero: la vita è troppo breve, per perdere tempo così. Non è facile e non sempre è immediato.
Ma sempre ne vale la pena. E il sorriso che arriva perchè l'ho voluto, perchè ho scelto di far vincere il buonumore sulla rabbia, perchè ho dedicato il mio tempo a una cosa bella, è come se fosse doppio: sorrido perchè ce l'ho fatta anche stavolta a non dartela vinta, malumore, e sorrido per la cosa in sè. Spero lo sia anche per te, lettrice appena arrivata,e per chi invece è qui giá da un po'. Un sorriso (che altro mai?),Hermosa
p.s. un'altra blogger che sceglie il sorriso (ma in questo caso direi ironia) è Deirdre