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Povera gente di Siria

Creato il 26 agosto 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

 Sono addolorata, indignata, preoccupata per quello che è successo e per quello che potrà ancora accadere. Lo Stato siriano ha usato il gas nervino quale arma di annientamento dei propri figli, colpevoli solo di pensarla diversamente dal proprio presidente. Le fasce più deboli e fragili della popolazione dissidente (e chissà poi perché) anziani, donne, bambini, tanti bambini sono stati colpiti, annientati. La Storiasi ripete!   Il Caino di ogni generazione si rivolta, contro il “proprio” Abele di turno,  contro il proprio fratello, per annientarlo, e sceglie il più debole, il più indifeso, lo sopraffa togliendogli la vita in un modo a dir poco mostruoso, inconcepibile. Pare evidente, tra l’altro (e questo mi risulta motivo di ulteriore preoccupazione), che il detto “nessuno tocchi Caino”, sia ancora valido oggi. La comunità internazionale sembra impedita ed incapace ad arginare questa incresciosa tragedia. Le immagini, trasmesse in televisione, che raccontano questo tragico evento, sono a dir poco raccapriccianti, anche se per la verità sono state trasmesse solo quelle meno cruente. Non si può restare indifferenti dinanzi a tale scempio. Forse non si può fare molto e di sicuro, ciascuno di noi, non può fare un granché. Possiamo solo gridare la nostra indignazione e il nostro dolore.

Povera gente di  Siria
Insieme, forse, possiamo fare qualcosa, possiamo far udire le nostre voci che implorano aiuto solidale per la popolazione siriana. Possiamo usare tutti i mezzi di informazione a nostra disposizione e proclamare che cerchiamo giustizia e pace per chi vive nella miseria e nella desolazione e soffre lo scempio di una morte ingiusta. Potremmo dire che, noi donne e uomini, di diversa estrazione sociale e culturale, di razza e nazionalità diverse, ci opponiamo fortemente a tutte queste forme di crudeltà. Siamo stanchi che il Caino di ogni secolo e generazione, si camuffi sotto le sembianze di un leader religioso e spirituale pur di occupare posti di prestigio e di potere assolutistico.

Siamo stanchi, nel terzo millennio, di vedere ancora nostri simili, bianchi o di colore, essere trattati come merce di scambio, come tiri a bersaglio mobili, come impasto argilloso appena accennato che si può frantumare a proprio piacimento. Siamo stanchi di vedere leaders religiosi e spirituali diventare leaders politici, che sottomettendo in nome  di “Dio” le popolazioni inermi ai loro giochi di potere li incitano a “guerre sante” e a morte certa. La vita, naturalmente quella degli altri, per alcuni non ha alcun valore, è semplicemente un “optional”.

Una vergogna!  

Non possiamo restare indifferenti nel vedere l’ingiustizia dilagare, la sofferenza e il dolore avere il sopravvento, la morte avere la supremazia sulla vita. Auspico che la comunità internazionale possa frenare e fermare questo ennesimo genocidio, possa intervenire anche per questa emigrazione forzata dal nord Africa e Medio Oriente verso le nostre coste. È indispensabile, a mio avviso, che ciascuno di noi, abbia quella sensibilità e quella umanità appena sufficienti per indignarsi. Vorrei tanto che a questo mio grido si unissero altre voci per dare input e spinte necessari affinché la nostra comunità nazionale e quella internazionale possano trovare il coraggio di intervenire con le armi della diplomazia e del buon senso per fermare questo oltraggio alla vita.

Dio ci aiuti e ci benedica!

 

Pina Giacalone Teresi- pastora della Chiesa Apostolica Pentecostale di Marsala

24 agosto 2013

 


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