Franco Simonelli / Yoga / addome, cambiamenti, depressione, desiderio, energia, energia vitale, organismo, pace, pranayama, pratica, respiro, ricerca, sistema nervoso centrale, sonno, tensioni, vita, yoga / 0 Comments
Il respiro è il primo e più fondamentale mezzo attraverso cui avvengono lo scambio e la comunicazione tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda: da questo punto di vista inspirazione ed espirazione corrispondono a due facoltà essenziali, la prima alla capacità di ricevere e di accogliere, la seconda a quella di abbandonare, di lasciar andare, di distaccarsi.
Cosa dice Wikipedia:
Il Pranayama (controllo ritmico del respiro) è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patañjali. Insieme a Pratyahara (ritiro della mente dagli oggetti dei sensi), questi due stati dello Yoga sono conosciuti come le ricerche interiori (antaranga sadhana) ed insegnano come controllare la respirazione e la mente, quale mezzo per liberare i sensi dalla schiavitù degli oggetti di desiderio. La parola Pranayama è formata da Prana (fiato, respiro, vita, energia, forza) e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione). Il suo significato è quindi di controllo ed estensione del respiro.
Tale controllo si attua durante le classiche quattro fasi:
- inspirazione (puraka)
- pausa respiratoria dopo l’inspirazione (antara kumbhaka)
- espirazione (rechaka)
- pausa respiratoria dopo l’espirazione (bahya kumbhaka)
La funzione respiratoria si trova esattamente al confine tra il mondo cosciente, dominato dalla volontà individuale, e il mondo inconscio, dominato dall’istinto: essendo sotto il controllo di entrambi, rappresenta un terreno privilegiato per ripristinare il dialogo tra queste due dimensioni, quasi sempre scollegate e in conflitto tra loro.
Parliamo del respiro:
Infine, il respiro è strettamente collegato a tutte le funzioni vitali fondamentali, è la cadenza che ritma la danza della vita in noi: la sua ampiezza e la sua frequenza influenzano profondamente il sistema nervoso centrale e soprattutto quello autonomo, il sistema endocrino, la circolazione e il metabolismo cellulare.Non è quindi un caso che nello yoga il respiro abbia un valore centrale e sia considerato il principale strumento attraverso cui realizzare il pranayama, ovvero la disciplina, il controllo (a-yama, parola collegata alla terminologia sanscrita utilizzata per indicare la domatura dei cavalli selvaggi) dell’energia vitale (prana).
Nei corsi sono proposte numerose tecniche di conduzione del prana: le pratiche respiratorie, che permettono di accogliere e mettere in circolazione l’energia vitale, oltre che di indurre uno stato di calma concentrata e di accrescere la consapevolezza del respiro con tutte le sue valenze, sono integrate da bandha (legature, contrazioni) e mudra (gesti accompagnati da specifici percorsi mentali guidati dal respiro), finalizzati al controllo e alla guida del prana all’interno dell’organismo .
Spingendosi su un altro livello, che potremmo definire di ricerca spirituale, il pranayama potrà essere utilizzato per accedere alla consapevolezza che il respiro che ci abita non è che una manifestazione del Soffio Vitale che permea tutto l’universo: l’inspirazione diventerà, anzichè una forma di appropriazione, un’occasione per accogliere in sé questo Soffio e farsene veicolo, così come l’espirazione sarà un momento di abbandono di tutte le resistenze egocentriche, per aprirsi a una dimensione che trascende quella individuale.
L’attitudine del praticante non sarà più espressa dalla frase “io respiro”, ma, più correttamente, dalla frase “Ciò respira in me”.
Quali sono in benefici?
I benefici del Pranayama sono numerosi ed alcuni impercettibili come sottili cambiamenti mentali, pace interiore e chiarezza dei pensieri.
La pratica degli esercizi di Pranayama:
- Riduce l’usura degli organi interni
- Abbassa la pressione sanguinea
- Rilassa il corpo dalle tensioni
- Aumenta l’aspettativa della vita
- Attiva la circolazione sanguinea
- Migliora l’ossigenazione delle varie parti del corpo
- Mantiene il cuore sano
- Migliora il funzionamento del sistema nervoso autonomo
- Ossigena e vitalizza l’organismo, migliorando il funzionamento dei polmoni, cuore, diaframma, addome, intestino, reni e pancreas.
- Aumenta la capacità di risposta immunitaria dell’organismo
- Libera da condizioni mentali negative e dannose come la rabbia, la depressione, la lascivia, l’avidità di denaro, l’arroganza.
- Favorisce la introversione mentale
- Serena e pacifica la mente.
- Controlla le fluttuazioni della mente e prepara alla meditazione.
- Favorisce la memoria e la concentrazione.
- Combatte l’insonnia e favorisce il sonno.
- Pulisce i canali energetici e regola il flusso di prana
Al fine di sperimentare gli immensi benefici del pranayama e di non incorrere in spiacevoli inconvenienti è raccomandato affidarsi ad un insegnate di yoga esperto che può guidarti senza pericoli a stabilirle una giusta routine quotidiana degli esercizi di respirazione.