Ancora un rinvio. I trenta lavoratori a cui è scaduto il contratto di tre anni (a fine giugno) sperano ancora. Nonostante il rapporto di lavoro sia stato chiuso consensualmente (non si parla di licenziamento o dimissioni) si stanno battendo con le unghie e con i denti per poter avere un prolungamento del contratto. Ieri sera in consiglio comunale non si è deciso nulla. Tutto rinviato ad agosto. In aula è passata solo la mozione della Lega Nord che impegna la Giunta a far qualcosa, se possibile, per aiutarli. Niente di più. Gli uomini del centrosinistra escono battuti dalla battaglia che sulla carta avrebbero dovuto trovarli più preparati ideologicamente, ed invece, la proposta di ripescare i lavoratori attraverso un’agenzia interinale e farli assumere da un altro ente o società è stato un buco nell’acqua.
I “black-bloc” dei sindacati, l’USB, continua a lottare da sola, “strumentalizzata da chi, nell’ombra, si contrappone a Fabio”, commenta il consigliere Mario Bocchio, che taglia corto: “Non dobbiamo illuderli, il limite temporale di durata di un contratto come questo non può superare complessivamente i trentasei mesi comprensivi di proroghe e di rinnovi”.