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Pregando tu non possa esistere

Da Cinabro

Distinguo a malapena il mattino

tra maschere gonfie

e fogli di giornale che urlano parole in fila

Diventa tutto più chiaro

tra una folla di istanti che si svegliano

mi domando dove dormono

la noia e la presunzione di ieri

L’indifferenza che sbuffa come un serpente

mentre tutto questo non accade

vengo strappato

lontano

senza toccar mano d’uomo

tra una visione di cristallo

e un buon libro da violentare

chi sarà domani quel bambino

che ancora una volta

si addormentà tra un perchè e la sua noia?

Mi fermo a guardare serpenti incisi

sui muri di questo tempo

pregando tu non possa esistere davvero

 



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