11/11/2014
I giorni si succedono come il protendersi delle lingue di mare sulla sabbia: vengono e tornano sempre col medesimo movimento. La magia ipnotica delle cose ripetute rende talvolta assorti e disattenti, inghiottiti soltanto dal ritmo di fondo, sincrono al pulsare dei pensieri. Nessuna onda contiene la medesima scheggia di conchiglia, nessuna ha la stessa lunghezza e bagna col medesimo contorno i pochi metri di sabbia, la terra di nessuno, mai interamente posseduta dal mare, il luogo dove con le molecole d'acqua affonda ogni percezione, folgorando in un nulla il punto vermiglio più distante sull'orizzonte.
Preghiera della sera
Sgrana il rosario
dei tuoi giorni:
sussurro in fuga,
recitativo offerto
alla luna
nelle notti terse
di silenziosi incanti.
Scivola sul sentiero
sincrono mormorio,
dipanata memoria
del gomitolo
sempre riavvolto
nel paziente ritiro
della sera.
Ripeti cantilene,
miele di attese,
calda speranza
cullata in grembo,
preghiera raccolta
e custodita, dimenticata
e bisbigliata ancora.