Dopo una notte passata a rispondere ai campanelli come fosse giorno, con due pazienti critici, in una traumatologia d'urgenza, arrivò finalmente l'ora dei prelievi ( tanti, come sempre, tra i controlli e i pre-operatori), preludio della fine del turno.
Entrai in una delle stanze in cui le due pazienti, sveglissime, parlavano di gatti: gatti e gattini, in tutte le salse.
Io, ormai stremata dai lavori notturni, previe informazioni, misi il laccio al braccio di una di loro e pensai" Appena posso, se riesco a interromperla un attimo, le chiedo di aprire e chiudere la mano con la solita frase: prego, faccia ciao ciao".
Invece, vuoi per la stanchezza che per le chiacchiere sui gatti, tutto ciò che uscì dalla bocca fu:
"Prego, Signora, faccia miao miao!!!!!!"
La paziente ammutolì e poi scoppiò a ridere di cuore.
Dopo aver riso di gusto mi chiese:" Perché mai dovrei fare miao miao?
Fu allora che capii ed esplosi in una risata a crepapelle, cercando di non fare rumore.
Uhhh... Che mal di pancia dalle risa!!!!
Pensate che dopo quasi dieci anni la ricordo ancora e mi fa sempre un gran bene.
Lella