Sono Richard Abou Zaki, Erik Guaraldi e Michael Romagnoli i tre studenti vincitori delle 3 borse di studio messe in palio dal Salumificio Pedrazzoli e dall’azienda Lazzaris, produttrice di mostarde, confetture e salse, insieme alla Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni per premiare le migliori ricette ideate dai ragazzi per il concorso “Con i salumi PrimaVera Bio il tuo panino diventa gourmet!”.
Un concorso indetto per premiare la fantasia, la creatività e l’originalità in cucina dei ragazzi dell’ultimo anno di corso della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni i quali hanno saputo presentare accoppiamenti innovativi, originali, moderni nel gusto e nella presentazione utilizzando i prodotti della linea PrimaVera Bio della storica azienda mantovana produttrice di salumi. Ma non solo, i ragazzi hanno anche cercato di sviluppare nuove salse con cui farcire i panini ed i piatti freddi, creme nate dalla loro inventiva nell’accostare ingredienti e sapori, o di rivisitare in vena creativa i prodotti Lazzaris già esistenti.
57 allievi, 114 ricette originali, facilmente e velocemente riproducibili anche a casa o in una gastronomia, realizzate con i prodotti della linea PrimaVera Bio Pedrazzoli, rappresentative dei singoli mesi o delle quattro stagioni, ed abbinate a mostarde, confetture, salse piccanti già prodotte dall’azienda Lazzaris (http://www.lazzaris.com/) o meglio ancora inventate ex novo dagli studenti creando così nuovi gusti ed abbinamenti di sapori. Tra queste sono state scelte le ricette finaliste, sia panini gourmet che piatti freddi (antipasti ed insalate) che si sono distinti per originalità, innovazione, creatività, modernità. Al cospetto della giuria composta dal direttore dell’istituto Giuseppe Schipano, Elisa Pedrazzoli, Responsabile della Linea Biologica e Direttore Commerciale estero di Salumificio Pedrazzoli, Alberto Lazzaris, titolare dell’azienda Lazzaris, Luca Bonacini, giornalista e foodblogger, Rino Duca chef del ristorante “Il grano di pepe” di Ravarino (Modena) e Alessio Malaguti – Proprietario de “Trattoria la Rosa 1908” di Sant’Agostino (Ferrara) e responsabile dell’area Formazione per CheftoChef – Emilia Romagna cuochi, le ricette finaliste si sono sfidate e sono state valutate per l’aspetto innovativo della ricetta, la presentazione estetica, curata e precisa nei dettagli, e per il gusto ed il sapore alla degustazione.
Richard Abou Zaki con la ricetta “L’Emilia in un panino” ha realizzato un impasto particolare con 7 cereali e frutta secca, mentre la farcitura ha visto l’utilizzo di mostarda di pere e lambrusco, parmigiano, insalata Iceberg e prosciutto crudo di parma bio Pedrazzoli; Erik Guaraldi con “La mia Terra” ha presentato un panino preparato unendo la zucca all’impasto e rivisitando lo zampone bio Pedrazzoli con del parmigiano nell’impasto, salsa di vin brulé, mostarda di castagne con aggiunta di mosto cotto; infine Michael Romagnoli ha vinto con “Montese”, un panino di farro farcito con misticanza, formaggio Valcarlina, speck bio Pedrazzoli, patata di Montese, porcini e noci tostate. A loro vanno le tre borse di studio del valore di 700 euro ciascuna.
All’unanimità i giurati hanno decretato che il panino proposto da Richard ha saputo trovare il giusto rapporto tra gli ingredienti della farcitura, offrendo un buon equilibrio in bocca. Richard si è distinto anche per un’elevata capacità di raccontare il suo progetto. Eric ha saputo veicolare una forte identità territoriale e il suo panino ha colpito la giuria per un impiattamento semplice ma dal forte impatto. Michael invece è stato incisivo nel raccontare la territorialità e la sua provenienza con un panino dal gusto equilibrato al palato.mpasto e rivisitando lo zampone bio Pedrazzoli con del parmigiano nell’impasto, salsa di vin brulé, mostarda di castagne con aggiunta di mosto cotto; infine Michael Romagnoli ha vinto con “Montese”, un panino di farro farcito con misticanza, formaggio Valcarlina, speck bio Pedrazzoli, patata di Montese, porcini e noci tostate. A loro vanno le tre borse di studio del valore di 700 euro ciascuna.
“Con questa iniziativa abbiamo voluto rivisitare in chiave moderna la tradizione italiana del panino “imbottito” – afferma Elisa Pedrazzoli, Responsabile della Linea Biologica e Direttore Commerciale estero di Salumificio Pedrazzoli. Chi meglio che dei ragazzi che studiano per diventare chef e quindi amano e hanno una vera passione per la cucina e gli ingredienti di qualità poteva svecchiare il vecchio panino rendendolo più in linea con i nostri tempi e al contempo prepararlo gustoso ed invitante, ma anche ricercato, particolare negli abbinamenti e nella presentazione moderna? Con questo concorso abbiamo voluto stimolare la creatività degli studenti e attivare delle sinergie propositive tra scuola e azienda permettendo ai futuri professionisti della ristorazione di entrare in contatto con prodotti di qualità, eccellenze della tradizione culinaria italiana, e di mettersi alla prova con un’iniziativa che li stuzzicasse dando loro un riconoscimento finale”.
“Abbiamo scelto di indire questo concorso e di premiare con delle borse di studio le 3 ricette migliori perchè volevamo spronare i ragazzi, invogliarli, coinvolgerli avvicinandoli al tempo stesso alle aziende” afferma Alberto Lazzaris, titolare dell’omonima azienda. “La creatività dei ragazzi può essere da stimolo alle aziende e viceversa le aziende possono mettere in contatto gli studenti con gli aspetti più concreti e pratici, favorendo una migliore interazione tra scuola e lavoro. In questo concorso abbiamo premiato valutando sia la presentazione estetica del piatto, che deve essere curata e precisa nei dettagli, ma soprattutto il coraggio di sperimentare combinando ingredienti e sapori in modo insolito ma capace di soddisfare e colpire il palato”.
Oltre alle borse di studio per i vincitori, le ricette dei panini gourmet arrivate in finale verranno diffuse dal Salumificio Pedrazzoli tramite attività promozionali instore nei punti vendita che distribuiscono i prodotti Pedrazzoli e attraverso la pubblicazione di post e articoli nella newsletter, nel blog, sulla pagina facebook e sul sito internet aziendale.