Premier e Liga, che campionati!! Chi vincerà?

Se la Serie A è quasi decisa e la Bundesliga ha già visto trionfare con otto giornate di anticipo il Bayern Monaco, ci sono due campionati in cui tutto può accadere e che fino alla fine saranno in bilico per decretare il ruolo di campione. La Liga quest’anno è una sfida a tre: Atletico primo a 73 punti, Barcellona a 72 e Real ( fino a due settimane fa maggiore accreditata per la vittoria finale) a 70. Otto partite da giocare e guai a fare un ulteriore passo falso: il Real ieri ha perso e adesso le cose si mettono male, anche se il Barcellona quest’anno ha dimostrato di non essere infallibile come gli anni precedenti. Ma la vera sorpresa è l’Atletico di Simeone: una squadra quadrata, dotata di buona tecnica (ma nulla a che vedere con le due superpotenze) e un Diego Costa in versione fenomeno stanno facendo sognare come mai prima d’ora i tifosi biancorossi. Difficile tenere cosi fino alla fine si diceva, eppure, nonostante un piccolo e fisiologico calo di forma verso fine gennaio/febbraio, ha ripreso a marciare e a sconfiggere avversari su avversari, meritandosi la prima posizione che attualmente occupa.

In Premier situazione simile, ma più ingarbugliata se vogliamo: Chelsea primo a 69, Liverpool a 68, City a 66 ma con due partite da recuperare e Arsenal a 63. Dopo un avvio di stagione strepitoso, qualche infortunio di troppo hanno fermato un Arsenal che ancora una volta dovrà rimandare l’appuntamento col titolo, ma non per questo l’anno è da buttare dato che è la maggior candidata alla vittoria della prestigiosa FA Cup. City e Chelsea sono i favoriti per vincere questo intenso campionato, con i Cityzens che hanno più tecnica, ma i Blues hanno un Mourinho tornato ad essere l’uomo in più in molti frangenti. Liverpool possibile guastafeste, soprattutto se consideriamo che in queste ultime giornate molti scontri decisivi vedranno proprio impegnati i Reds ad Anfield, dove Suarez, Sturridge ecc. sono soliti non fare prigionieri. Insomma, fino alla fine sia Liga che Premier ci daranno emozioni che la nostra Serie A non ci darà per chissà quanti anni ancora.