Firenze, 23 marzo 2013 Iniziano i giochi del Premio Italia a Tavola, a Palazzo Vecchio, con una splendida mostra dell'artista bresciano Renato Missaglia. Una mostra di ritratti dedicata a loro: i 50 migliori cuochi e ristoratori d'Italia e del mondo.


Ecco un piccolo assaggio di queste splendide opere d'arte!




E tra saluti, foto, sorrisi e abbracci con amici e colleghi, si incomincia il talk show "Cucina ed enogastronomia come strumento di svuluppo economico" con Gualtiero Marchesi, Massimo Bottura, Antonio Santini solo per farvi tre nomi che rappresentano l'eccellenza italiana. E ancora il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, quello dell'olio extravergine di oliva toscano igp FabrizioFilippi. Un talk show ricco di contenuti, di spunti, di certezze, di nuove figure professionali e di sogni. Come la figura del nuovo foodie. Colui che conosce la cucina e il vino, appassionato che ama cucinare, confrontarsi, documentarsi, è un blogger, conosce i nuovi media. Non è solo un consumatore ma è attivo. E' artigiano. (mi sono un po' sentita presa in causa)
L'intervento di Bottura aveva un filo romantico. Con la sua voce pacata esprimeva la sua visione del nuovo cuoco: non uno spadellatore ma un sognatore. "Non dobbiamo smettere di sognare, dobbiamo dare valore al sorriso, al cuore, all'umiltà nell'approcciarci al piatto, alla cucina. Bisogna ripartire da questo. I piatti devono essere dei gesti sociali: qualcosa che fa crescere il territorio. Tutti i cuochi devono esprimersi raccontando il loro piccolo territorio con il cuore e l'umiltà. Dobbiamo viaggiare con gli occhi e le orecchie aperte" E poi l'importanza della sala, con l'intervento di Antonio Santini: "il nostro è un lavoro di Emozioni. La sala è importante quanto la cucina. I giovani devono essere motivati e appassionati" E poi l'importanza della terra. La consapevolezza che dalla buona terra tutto parte e quindi la riscoperta di ingredienti dimenticati, di materie prime fondamentali per la valorizzazione dei nostri giacimenti territoriali. E poi lui, il maestro Gualtiero Marchesi che con la sua calma apparente descrive la cucina come materia, attualizzazione microclimatica, rispetto dei prodotti, tecnica. La cucina è scuola. Ma purtroppo, a volte, manca lo studio. Mancano insegnanti che insegnino ai giovani questa meravigliosa arte. E termina con una frase: "La cucina francese decadrà quando i cuochi italiani si renderanno conto del patrimonio che hanno" Ma, aggiungo, credo siamo sulla buona strada. Trovo ci sia sempre più consapevolezza e più rispetto del nostro patrimonio enogastronomico tra gli chef, i sommeliers e chi come noi comunica il cibo. E a questo proposito passiamo ai vincitori del Premio Italia A Tavola: i protagonisti di questa splendida festa. Per la categoria cuochi: Davide Oldani (Ristorante D'O di Cornaredo (Mi) Per la categoria maitre e sommelier: Adua Villa (sommelier e consulente enogastronomica) Per la categoria Opinion Leader: Sonia Peronaci (fondatrice del sito GialloZafferano.it)
Ma Premio Italia a Tavola, non è solo questo. E' una cena meravigliosa tra amici e colleghi, tra risate e abbracci, tra assaggi e chiacchere. E' rivedere amici che non vedi da tanto, è parlare di buon cibo e di buon vino con persone competenti, è arricchirsi ogni volta.

Occasione per consegnare gli Award 2012 "Italia a Tavola-Fipe" ad alcuni professionisti che si sono particolarmente distinti nella valorizzazione del Made in Italy a tavola.
