Assieme a questa testata, è stato premiato anche Politico, un altro quotidiano noto sopratutto per la sua versione on line. In particolare, di quest'ultimo sono state premiate le vignette satiriche, ossia l'Editoral Cartooning, tutte a firma di M.Wuerker.
Tra i media tradizionali, sono stati premiati L'Associated Press e Seattle Times per il giornalismo investigativo. Una menzione a parte meritano anche i vincitori della sezione Breaking news: si tratta di Tuscaloosa News, una piccola realtà editoriale fatta di giovani reporter che hanno descritto la stagione dei tornados praticamente in tempo reale.
Grazie a questo premio, le testate giornalistiche on line vedono finalmente riconosciuto il loro lavoro e, cosa più importante, la pari dignità rispetto alla carta stampata. I nuovi media superano i vecchi, come la televisione o la radio, e si assestano su una posizione predominante, rivendicando il diritto alla pari dignità. E' una notizia che fa scalpore anche in America, dove pure la lettura di testate on line è pari a quella dei giornali cartacei, grazie alla diffusione di tablet e smartphone. Questo riconoscimento segna il passaggio necessario a un nuovo modo di intendere il giornalismo: molto più diretto, meno filtrato, in cui la sincronia tra l'avvenimento e la sua conoscenza da parte dei lettori è praticamente immediata. Degno di nota è anche il fatto che, per la prima volta dopo 35 anni, non è stato assegnato alcun premio per la categoria fiction. Molti commentatori sono rimasti colpiti da questa scelta, ma essa può esser letta come una necessaria conseguenza delle scelte effettuate dalla Commissione del Pulitzer di quest'anno, ossia quello di privilegiare le professionalità dei nuovi media. Motivi? Molti. Forse in un epoca di scrittura on line e di autoproduzioni dallo scarso valore letterario, il premio non sarebbe stato conferito poiché non esisterebbe un autore che garantisca un livello qualitativo adeguato e che si muova all'interno dei circuiti del web. V'è anche da dire che i testi in gara (di tre romanzieri: David Foster Wallace, Karen Russell e David Johnson) non avevano un impatto sociale forte, a differenza delle opere premiate per la sezione storia, biografia o drama. Si tratta di opere di altissimo livello ma ritenute non del tutto calzanti con la filosofia di questa edizione del premio.
Infine, una parola sul vincitore del Premio per la fotografia (Breaking News) è andato a Massouh Hossaini, un fotografo afgano dell'agenzia France press, che così vince il premio per la prima volta. La foto che ritrae una bambina disperata, Tarana Akbari, in mezzo ai cadaveri dei propri familiari durante una strage a Kabul nel 2011 è di una potenza spaventosa, simile a quella (altrettanto sconvolgente) della bambina vietnamita ustionata dal napalm americano durante la guerra del Vietnam, ed è la denuncia più forte e immediata che si possa avere sugli orrori del conflitto afgano.