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preoccupazioni essenziali

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preoccupazioni essenzialibisogna sapere che l'adolescentina si è convertita al cibo naturale (sì: è la pena del contrappasso per i genitori cinici) e, poiché sta vivendo la sua fase di fondamentalismo acuto, ha eletto a supermercato preferito il naturasì. si tratta di un covo di gente variamente alternativa, una gamma di individui vestiti in prevalenza di straccetti colorati, dalla madre con la fissa dell'allattamento in pubblico ai single con mire salutistiche alle signore, di cui già si è detto su queste pagine, con bicicletta dotata di cestino adorno di fiori finti. riporto a titolo di esempio un dialogo che avuto luogo ieri sera al naturasì tra una signora dell'apparente età di trent'anni, con la pelle solcata dai postumi di un'acne guarita male, e un amico altrettano trentenne incontrato casualmente al banco dei vegetali: "ciao", fa lui. "compri verdure a chilometro zero?" "eh", risponde lei con un'aria un po' depressa. "speriamo". e insomma chi scrive è stata invitata ieri dall'adolescentina per una piccola spesa in detto supermercato. a una rapida occhiata si può constatare l'esistenza negli scaffali di pacchetti di biscotti al mais da 350 grammi che costano poco meno di cinque euro, che un succo di frutta ne può costare tre, che insomma gli aspiranti alla salute e a una vita naturale possono essere 1. assai benestanti; 2. talmente scemi da devolvere tre quarti dei loro guadagni ai profeti del chilometri zero. ci siamo recate al banco del pane, dove un gentile addetto ce ne ha sciorinati gli innumerevoli tipi: integrale, con semi di lino, con chicchi di grano cotto, di segale, di mais, di kamut e via dicendo. per ciascun tipo il gentile addetto specificava il tipo di cottura, se il forno era a legna o elettrico. quando presentava un tipo di pane cotto nel forno elettrico nella sua voce emergeva un desiderio di scusarsi. ma perché, gli ho chiesto, la gente chiede se il pane è cotto a legna o nel forno elettrico e se ne preoccupa? sì, dice l'avvenente ragazzone biondo. ma davvero?, chiedo io. sì, dice lui, e ci facciamo insieme una franca risata.

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