Sbarca anche sul mio blog la staffetta DI BLOG IN BLOG, che ogni 15 del mese coinvolge oltre 300 blogger su un tema scelto da tutti i partecipanti.
Solitamente, chi mi conosce, sa che partecipo con il mio blog al femminile Io mi piaccio, ma stavolta ho deciso di ospitare la staffetta su La stanza dello psicologo perché il tema lo richiede.
Questo è il mese dei nuovi inizi, delle riprese di lavori in corso o dei buoni propositi ( un po' come per l'inizio dell'anno nuovo a gennaio ) e le mamme e i papà si organizzano per i Preparativi per il rientro a scuola.
Per molti bambini il rientro o l'inserimento a scuola è un momento delicato e a volte ansiogeno sia per i piccoli che per i grandi.
Numerose sono le nuove situazioni con cui il bambino dovrà confrontarsi: nuova aula, nuovi insegnanti, nuovi compagni di classe e soprattutto nuove attività e responsabilità.
Pensate un po' cosa succederebbe se ogni anno doveste iniziare un lavoro nuovo?
Per i bambini l'anno scolastico a volte assume questa valenza di situazione nuova, ignota e carica di aspettative e quindi, per essere affrontata al meglio, sarebbe utile riflettere su alcuni aspetti importanti.
Come aiutare i bambini a superare l'ansia per il rientro a scuola?
Ho provato a chiederlo a Silvia Santinelli, insegnante in una scuola primaria di Pesaro, che mi ha risposto: "Tutto parte dalla fiducia che i genitori sentono di poter riporre nella scuola e nello specifico negli insegnanti. Quando questa manca, anche il bambino avverte la preoccupazione della madre".
Se la parola chiave è la fiducia dei genitori, questo vuol dire che i bambini possono essere in qualche modo condizionati nella loro ansia dagli stati d'animo degli adulti.
"Noi nella nostra scuola facciamo sempre degli incontri conoscitivi con i genitori ogni inizio anno scolastico" prosegue Silvia Santinelli "e quando alla fine dell'incontro una madre mi dice 'ora sono tranquilla, perché so a chi affido mio figlio' come insegnante comprendo quanto sia importante per il genitore sapere a chi si lascia il proprio bambino e quali garanzie sia necessario dare per un rapporto collaborativo tra scuola e famiglia".
Sicuramente quindi una buona relazione di scambio e alleanza tra gli insegnanti e i genitori è basilare per un sereno rientro a scuola.
Credo che ci siano anche dei piccoli passi da valutare per la gestione delle difficoltà del bambino all'inizio dell'avventura scolastica.
Provo a suggerirvi 8 modi per aiutare il bambino ad affrontare l'ansia scolastica:
1. Parlare, parlare e.. ancora parlare!
Parlate con il bambino su come si sente all'idea di andare a scuola e accogliete e rispettate tutte le emozioni del bambino.
Si tende spesso a usare frasi del tipo "Non ti preoccupare! Andrà tutto bene", ma provate a pensare cosa fareste voi se foste terribilmente preoccupati per un problema e qualcuno vi tranquillizza in questo modo. Non vi sentireste poco ascoltati?
Un bambino necessita di poter esprimere liberamente tutte le emozioni, per imparare fin da subito che nella vita c'è anche la paura, l'angoscia o la tristezza e si possono affrontare, senza dover temere perfino di nominarle.
2. Creare tempi e spazi.
Prima di rientrare a scuola aiutate il bambino a mantenere degli orari, nella scansione della quotidianità, piuttosto regolari, in modo da concedergli il tempo necessario per abituarsi alla vita scolastica ( sveglia, cura della persona, colazione, pasti, ore del sonno, ecc.).
3. Affrontare le paure.
Ricordiamo che tutti i genitori vorrebbero poter evitare sofferenze e disagi ai propri figli, ma tuttavia è importante che il bambino venga sostenuto nell'impegno dello stare con la propria ansia e insegnargli a superarla.
Evitare i problemi alla lunga non farà che convincere il bambino di non essere capace e sufficientemente competente, come gli altri compagni.
Inoltre tanti adulti spesso vivono con la convinzione radicata, e inconsapevole, di non avere grandi risorse e spesso narrano di situazioni nell'infanzia in cui si sentivano spesso incompetenti o inadeguati. Non permette che accada anche ai vostri bambini.
4. Genitore sereno=bambino sereno.
Capita di vedere un bimbo di 18-24 mesi che inizia a lanciarsi in piccole corse in avanti, barcollante ed entusiasta, cadere rovinosamente. Spesso, se è uno dei primi tentativi, il bambino a terra resta stupito e si guarda intorno con smarrimento, senza capire bene cosa fare. Lo sguardo del genitore è spesso lo specchio emotivo in cui il bambino si riflette: una mamma che si spaventa e manifesta ansia eccessiva otterrà come risposta un pianto disperato.
Questo per dire che lo stato d'animo del genitore influisce, nel bene e nel male, nelle reazioni emotive dei bambini.
Ovviamente non è possibile ( ma neanche auspicabile: siamo umani) controllarsi sempre e comunque per non turbare i pargoli.
Ma se riteniamo che possiamo sforzarci a mantenere un po' la calma per il rientro a scuola, è bene impegnarsi come genitori a non influenzare in modo pesante l'esperienza del bambino.
5. Separazione e autonomia.
Indubbiamente l'esperienza scolastica è un'occasione per sperimentarsi che diventa fondamentale nello sviluppo del bambino.
Il senso di sicurezza e autostima cresce mano a mano che il bambino raggiunge nuovi traguardi nella sua vita scolastica, sociale e nello sviluppo delle sue competenze.
Allo stesso tempo una maggiore autonomia, le nuove relazioni che il bambino costruisce da solo fuori dal nucleo familiare, segnano le fasi di distacco e rielaborazione dei rapporti con i genitori.
Il bambino inizia a separarsi e ad essere meno dipendente e questo da una parte può essere fonte di orgoglio e sollievo per i genitori, ma contemporaneamente può essere anche un momento complesso per gli adulti che vivono una perdita e temono di non riuscire ad instaurare una relazione soddisfacente con un figlio più autonomo, con nuove esigenze e che a volte mette fortemente in discussione i genitori con conflitti e capricci.
Accettare queste fasi di crescita, per un genitore vuol dire concedere al bambino uno spazio contenitivo in cui è possibile affrontare e risolvere i conflitti e aiutarlo a vivere l'autonomia come una conquista e non con paura.
6. Come è andata a scuola?
A volte ci sono bambini un po' reticenti al racconto della giornata scolastica e credo anche che vada rispettato nella sua riservatezza.
Tuttavia, soprattutto per i più piccoli, può essere una buona idea utilizzare i materiali artistici ( disegno, pittura, collage, plastilina, scrapbooking, ecc.) per creare una sorta di scatola o album della scuola, in cui raccogliere piccoli lavori artistici ed espressivi per raccontare le giornate trascorse una volta tornati a casa.
Il mezzo artistico diventa un modo più semplice e divertente per comunicare a casa come è andata a scuola.
7. W il relax!
I bambini hanno bisogno di tempo per rilassarsi ed essere bambini.
Purtroppo, a volte anche attività divertenti, come lo sport, possono diventare fonte di stress e situazioni esclusivamente performanti, dove il divertimento passa in secondo piano.
Invece è importante assicurarsi che il bambino si impegni in un'attività extrascolastica unicamente per il gusto di divertirsi. Questo può includere programmare per il bambino di giocare con i giocattoli, praticare uno sport (che non sia competitivo), fare yoga (perché no?), dedicarsi alla pittura o una merenda con i compagni.
8. La scuola e i genitori
A volte è importante che un genitore, qualora si trovi in difficoltà, possa chiedere aiuto e trovare sostegno nella scuola stessa.
"Nelle scuole del nostro territorio pesarese" precisa Silvia Santinelli " ogni anno si stipula un vero e proprio patto formativo con i genitori, che viene compilato e firmato, il cui obiettivo è una serena collaborazione tra la scuola e la famiglia". Insomma un impegno da ambo le parti per il percorso di crescita del bambino.
Ci sono anche casi dove compaiono situazioni di stress durante l'anno scolastico, più complesse e difficili da gestire, in tal caso è bene che un genitore chieda una consulenza specifica ad un professionista psicologo ( in molte scuole è presente lo sportello per il sostegno psicologico) e si faccia sostenere nei momenti critici.
Ecco tutti i blogger che partecipano questo mese all'iniziativa di cui vi ho parlato.
Se volete partecipare con il vostro blog, per i prossimi mesi, potete visitare la pagina Fb di Staffetta di Blog in Blog.
Buona lettura!
1. Casa Organizzata - www.4blog.info/casaorganizzata
2. Mamma & Donna - www.mammaedonna.com
3. Micaela LeMCronache - http://lemcronache.blogspot.it/search/label/Staffetta
4. Federica Rossi - http://mammamogliedonna.it/staffetta-di-blog-in-blog
5. La Torre di Cotone http://www.latorredicotone.com
6. Danila: http://www.dispariepari.it/
7.Accidentaccio http://www.accidentaccio.blogspot.it
8.http://fiorievecchiepezze.wordpress.com/2013/09/04/preparativi-pe…entro-a-scuola/
9. Elisa Tinella http://unaltracosabella.blogspot.it/
10. Norma - http://voglioilmondoacolori.blogspot.it/
11.verdearighe http://verdearighe.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog
12. Vivere a Piedi Nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog
13. Il caffè delle mamme - www.ilcaffedellemamme.it
14. Ilde Garritano - mamma di Ludovica - http://www.mammadiludovica.com
15. Mamma Puzzle - http://mammapuzzle.blogspot.it/search/label/Staffetta
16. Illustrando Un Sogno - http://silviomacca.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog%20-%20Staffetta
17. Sara Stellegemelle - http://www.stellegemelle.com/search/label/di%20blog%20in%20blog
18. Maria Chiara Martin - http://maryclaire-perlecose.blogspot.it/
19. Mami S - il gufo e la civetta - http://ilgufoelacivetta.blogspot.it
20. Uberti Debora http://crescereduegemelli-debora.com
21. Simona http://disoleediazzurro.wordpress.com/?s=staffetta&submit=Vai
22. il blog di Susanna Murray http://www.lastanzadellopsicologo.it
23. Antonietta- Nido in Famiglia gnometti&fantasia http://gnomettiefantasia.blogspot.it/
24. mammamari http://mammamari.it/
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