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Preparazione mentale e sport da combattimento

Da Davide

Da alcuni mesi sto portando l’attenzione sulla psicologia sportiva e sull’allenamento mentale degli atleti. La preparazione in psicologia sperimentale e la prospettiva del potenziale umano ben si integrano nel mondo dello sport agonistico. Il nuovo progetto associativo Sapere Aude! di Vicenza vuole far sviluppare la cultura e la pratica dell’MMA (arti marziali miste) nella città di Vicenza.

Nel ruolo di psicologo mi sta a cuore la formazione integrale dell’atleta e la sua crescita dentro e fuori la palestra. E’ stimolante affrontare la questione mentale applicata allo sport e alla performance, in piena prospettiva di crescita personale. Se tutte le competizioni richiedono una preparazione mentale solida e specifica, a maggior ragione questo vale per l’MMA, dove il fattore ansiogeno dovuto alla non conoscenza della specifica preparazione dello sfidante e alla complessità degli incontri può risultare molto limitante. Scrivevo nell’informativa per gli atleti:

Il Direttivo dell’Associazione ha a cuore la preparazione integrale dell’atleta, curandone gli aspetti atletici, tecnici e psicologici, con particolare riguardo a quegli atleti che intendono iniziare una pratica agonistica. E’ ormai noto a tutti quanto la preparazione psicologica, intesa come capacità di regolare in maniera ottimale le risposte fisiologiche (ansia, stress, paura) e cognitive (attenzione, concentrazione, pensieri, immagini) in situazioni agonistiche incida fortemente sull’esito delle gare, sulla soddisfazione nella pratica e in generale sulla qualità della vita e della carriera sportiva di un atleta.

A fianco dell’esperienza agonistica diretta degli Istruttori e degli Allenatori sarà pertanto attivato un percorso di supporto e formazione psicologica specifico per gli sport da combattimento che potrà comprendere l’utilizzo di tecniche di rilassamento,
di bioenergetica, di sviluppo propriocettivo, di resistenza mentale, a seconda delle necessità di ogni singolo atleta.

Nonostante in Italia la psicologia sportiva tardi a svilpparsi e organizzarsi come disciplina autonoma, la sua rilevanza per il raggiungimento di risultati sportivi costanti e soddisfacenti è pienamente riconosciuta. La ricerca psicologica e fisiologica mette a disposizione innumerevoli modelli e tecniche validi per realizzare percorsi di sviluppo psicologico per atleti agonisti. E’ necessaria una svolta anche culturale affinchè la pratica sportiva non sia vista esclusivamente come prestazione fisica e atletica ma venga concepita come un modo per dare senso alla propria esistenza, per creare obiettivi e orizzonti significativi, stimolanto socialità, relazioni e creatività.

Gli sport da combattimento, sempre più diffusi e praticati in tutto il mondo, pongono degli interrogativi interessanti dal punto di vista antropologico e sociale. Portano con sè valori come l’impegno, la fatica, l’etica del confronto, la modulazione dell’aggressività, il coraggio. La mente del combattente è un luogo all’interno del quale si svolge un gioco delicato fatto di dinamiche che devono trovare una buona integrazione per poter fungere da spinta propulsiva anzichè da ostacolo limitante. La psicologia sportiva può fornire all’atleta esperienze realmente integranti mente-corpo necessarie per un’azione agonistica efficace e soddisfacente.

Preparazione mentale e sport da combattimento


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