L'intervista a Vendola
“Nei primi 100 giorni dobbiamo dare alcuni segnali di ripristino del decoro istituzionale, della cultura della legalità e fare innanzitutto una legge forte sul conflitto di interessi, rifare la legge anticorruzione facendola per davvero. Mettendoci dentro le questioni del riciclaggio, dell’auto riciclaggio e del falso in bilancio.” E sui tagli alla casta Vendola ha dichiarato: “Lì c’è un tema formidabile che è quello della sobrietà della politica, diciamo di tutte le questioni che ruotano attorno alla riforma della politica. Riccardo Icona ha chiesto a Vendola di lanciare un messaggio a Bersani “Proponi una squadra di governo di altissimo profilo.” ha detto Vendola, “Sarebbe sbagliato acconciarsi a vivere questo passaggio secondo una logica di sopravvivenza, come se volessimo aggrapparci per resistere. Questo è un passaggio importante, è un punto di cesura netto rispetto alla storia che abbiamo conosciuto. E ci sono dei rischi gravi: ma c’è un potenziale straordinario in questo passaggio. Si vedrà la composizione di una Parlamento pieno di giovani e con tante ragazze, con tante, tante, tante donne. l’Italia delle storielle di Berlusconi diventerà immediatamente un dagherrotipo ingiallito.E quella a Pierluigi Bersani.
E a Grillo che cosa vorrebbe dire? Ha chiesto Iacona
“Che ho capito il suo approccio e credo che dobbiamo addestrarci a stare dentro quell’approccio. Dobbiamo rispettare il nostro interlocutore. Lui ci propone uno schema di gioco nuovo, inedito. Il vento oggi è quello del cambiamento, questo dico io..
E sugli errori della sinistrain campagna elettorale:
Quello di avere il torcicollo. Di aver guardato a Monti invece di guardare sotto ai propri piedi, dove stava montando un terremoto. E nella società c’era una rabbia che era stata tutta indirizzata verso Monti. Perché Berlusconi era stato veramente un grande furbo , si era tolto di scena: il caimano è andato nei fondali della palude, ha messo sul palcoscenico Monti e la responsabilità del disastro che aveva provocato lui l’ha attribuita tutta a Monti. E il PD ha pagato per intero questo prezzo, regalando 3 milioni e mezzo di voti a una domanda di cambiamento, non di galleggiamento, di cambiamento.”
Ecco un'anteprima: “Ognuno in Parlamento si prenderà le sue responsabilità.” ha detto Bersani, “Grillo e il M5S cosa pensano? Fin qui hanno detto “Tutti a casa” Adesso sono nella casa anche loro. Quindi adesso o dicono “Tutti a casa” ma compreso loro, o dicono come vogliono ristrutturare la casa. Mi insulteranno tutti i giorni, non faccio una piega. Io faccio come dice Vasco Rossi: “Corri e fottitene dell’orgoglio”. Quel che han da dirmi lo dicono davanti al Paese, si prendono la responsabilità. Se vogliono un cambiamento avranno l’occasione, se vogliono sfasciare si prendono la responsabilità.”
Alla domanda di Riccardo Iacona su quel che avrebbe detto direttamente a Grillo Bersani ha risposto:
“Vorrei dirgli che non mi’impressiona. Ho le spalle abbastanza solide per sopportar tutte le battute e gli insulti. Gli pongo una sola questione, che si chiama democrazia. Io voglio fare una legge sui partiti e sono pronto a discutere del finanziamento ai partiti.”
“Non avrò vinto, ha aggiunto Bersani, ma è la prima volta che un partito di sinistra ha la maggioranza, assoluta o relativa nelle Camere. Avrò anche perso ma è la prima volta. Adesso si può e dico a Grillo: finanziamento ok, però tu adesso mi spieghi, quando facciamo la legge sui partiti, com’è la trasparenza e la partecipazione, come si eleggono gli organismi dirigenti, com’è il codice etico per le candidature. Facciamo questa sfida, perché parliamo di democrazia, che è un bene indivisibile , non ci può essere l’uomo solo al comando. Dopo Bersani c’è il PD, dopo Grillo voglio sapere cosa c’è, non per Grillo ma per l’Italia. Su questo noi non molliamo , su tutto il resto si discute. Perché per la democrazia ci è morta troppa gente, ok?”
Lo scambio di tweet preso da http://inagist.com/all/308339307104567296/