Magazine Opinioni

Prese d'atto e sconfitte elettorali. Ora o mai più

Creato il 26 febbraio 2013 da Tiba84
Prese d'atto e sconfitte elettorali. Ora o mai piùL'Italia è un laboratorio dell'assurdo. I politici non hanno senso della realtà (il PDL sostiene di aver vinto e non ha la maggioranza relativa in nessuna camera, intanto deve restituire l'imu dalle tasche di Berlusconi, Monti era soddisfatto del risultato, per capirci); gli elettori inseguono le campagne incentrate sugli slogan: indice di una volontà di cambiamento (folle, di fatto, affidarla a Berlusconi e alla Lega, ma tant'è), di una rabbia inespressa che è necessario comprendere e guidare. La memoria storica degli italiani è faticosa, ma gli stessi partiti sono composti da italiani, non lo dimentichiamo. Gli errori del Pd, quindi, appartengono agli errori degli stessi italiani.
Uno su tutti: dopo vent'anni non riuscire a comprendere il meccanismo politico del berlusconismo per affrontarlo, è grave! Diversi sono stati i tentativi, ma finché non si affronta apertamente il nemico si perde! Per fare un esempio: Berlusconi torna in televisione e dice che si candida perché Renzi ha perso le primarie. Messaggio subliminale: il PD è un partito vecchio e li posso sconfiggere; secondo messaggio subliminale: hanno allontanato Renzi per secondi fini. Il sasso era lanciato, la mano ritirata (gesto berlusconiano): il PD non vuole Renzi. Forse era vero, forse no, ma questo messaggio è passato, negli elettori del PD si è acceso un lumicino. Che cosa hanno fatto il Partito Democratico e Renzi stesso per contrapporsi a questa affermanzione? Nulla.
Di fronte alle esternazioni di Grillo si è sempre inarcato un sopracciglio, fino al dichiararlo "fascista". Opinione condivisibile, per carità, ma insufficiente e inutile in campagna elettorale: si deve vincere strappando voti agli avversari.
Al di là di tutto, infatti, Grillo si è dimostrato capace di accogliere numerose istanze di affaticamento e di rifiuto della politica da parte dei cittadini, spesso facendo proprie proposte che appartengono al Partito Democratico, ma riuscendo 1. a comunicarle; 2. a dare l'impressione che non sarebbero rimaste lettera morta.
il PD ha sbagliato su diversi fronti, anche se non stiamo parlando di Caporetto: ha la maggioranza assoluta alla Camera, la maggioranza relativa al Senato (e avrebbe molto di più se la legge elettorale non fosse una nota porcata).
Dal punto di vista comunicativo ha commesso un duplice errore: 1. non ha tirato fuori i contenuti (in questo è stato superato dalla capacità professorale di Monti), perché non basta dire "più lavoro". Si è limitato a parlare di valori, ma su questo campo i grillini l'hanno fatta da padroni. 2. Non ha creato alcuno slogan. Sono d'accordo che lo slogan berlusconiano è ciarla vuota, ma avere uno slogan è comunque importante: non esiste solo Berlusconi. Creare degli slogan, anzi, era il modo per sconfiggere Berlusconi sul suo campo.
Ha commesso errori politici: 1. dopo aver subito i candidati di Sel in monti turni elettorali, si è alleata con la sinistra snaturandola. Di fatto Sel è sparita dalla campagna elettorale. Si vince anche e soprattutto con gli alleati, Berlusconi insegna, ma se c'è un esperto militare lo può confermare. 2. Ha passato tutto il tempo a fare la corte a Monti. Si è perso per strada Ingroia. Errori strategici. 3. Ha demonizzato Grillo fornendogli il gioco per tramutare quest'accusa in una chiusura castale contro il cambiamento. Dirsi partiti riformisti non è sufficiente, occorre anche esserlo. 4. Ha lasciato campo libero a Berlusconi. Alle sparate di questi, si sono contrapposti i famosi valori del PD... Discorsi di valori (quindi vuoti) contro discorsi folli, ma concreti. Oltretutto l'ergersi a paladini del bene, a portatori della moralità manco fossero cavalieri erranti, a difensori del bene comune è un discorso pericoloso e fuorviante: serve per capire chi si è (tra l'altro allo stesso PD non è chiaro "cosa essere tu"...), non a fare le campagne elettorali: in politica, infatti, non vogliamo le anime belle, ma le idee concrete. Il concreto Berlusconi, l'uomo del fare, l'ha capito bene. E se ne frega dei valori. Il PD fa bene ad avere dei valori, ma non può contrapporli a Berlusconi, perché su quel terreno non c'è sfida: il PD è il vecchio politichese fallimentare, Berlusconi si presenta come il nuovo all'arrembaggio (per non parlare di Grillo, che ha saputo costruire i valori come la volontà del nuovo: ovviamente spacca tutto!). Parlare di idee nel momento di crisi non ha senso.
Concordo con Giovanna Cosenza:
5. Dopo la sparata di Berlusconi sull’Imu, il centrosinistra avrebbe dovuto (a) fare finta di niente e parlare di altro per qualche giorno; (b) focalizzare due o tre proposte spicciole e concrete, facili da ricordare e rapide da monetizzare (sì, monetizzare!) per le fasce sociali più penalizzate dalla crisi economica: dai pensionati alle piccole imprese, dai dipendenti pubblici alle partite Iva. Invece: (1) ha continuato a parlare di lavoro e economia in termini generalissimi, astratti, lontani dalla vita quotidiana; (2) ha continuato a bollare come “ridicola”, “irrealizzabile”, “demagogica” e “populista” la sparata di Berlusconi, facendo sempre scattare il paradosso: dici che qualcosa non vale niente, ma ci giri attorno come una mosca sul miele. In special modo, poi, ha continuato a dire che la proposta di Berlusconi era “irrealizzabile”, senza però mai spiegare con chiarezza perché (leggi: in modo spicciolo, facile da ricordare). E allora?
Infine, il Partito Democratico è stato evanescente. Va bene che l'Italia è un paese di destra, che competere contro Grillo e Berlusconi è pericoloso, va anche bene fare i conti e vedere che, in realtà, PD+SEL+Monti si ha una grande maggioranza (legge elettorale esclusa), però non si può non fare campagna elettorale!
Dopo le primarie non è stata fatta! Le colpe sono diverse e trasversali, imputabili a tutti, ma questo dato retta: se non si scende in campo contro l'avversario, se non ci si confronta con gli altri, non si va da nessuna parte.
Fa poi rabbia che il PD di proposte ne aveva. Ma non le ha dette. Delle ultime settimane si ricorda solo: 1. li sbraniamo (anche un bambino avrebbe saputo fare di meglio), 2. smacchiamo il giaguaro. Questa seconda certamente carina, ma che cosa vuol dire? Va bene scherzare di sé, ma se poi manca la concretezza... Fate caso solo a venerdì scorso: il comizio di Grillo in piazza accoglieva folli riunite. A quello del PD c'era Nanni Moretti che diceva: "voto Bersani anche se dice 'smacchieremo il giaguaro'", ovvero, voto Bersani anche se non ha nulla di concreto da dire. Con Moretti non si convince nessuno, si fa gruppo con gli elettori già decisi. ma così non si vince.
Non essersene resi conto dopo anni (20!!!) di Berlusconi, è folle. Quasi più folle degli elettori di Berlusconi e di Grillo.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :