E’ stato presentato ieri, giovedì 21 febbraio, presso il Monte Verità di Ascona (CH), L’immagine e la parola, il primo spin-off del Festival del film di Locarno (la 66ma edizione si svolgerà dal 7 al 17 agosto), integrato nell’iniziativa denominata Primavera Locarnese, al cui interno sono previste altre due manifestazioni, Eventi letterari Monte Verità e Youtopia – Eventi collaterali. L’evento, incentrato sulla relazione fra l’immagine in movimento e la parola scritta, è organizzato in collaborazione con Castellinaria Festival internazionale del cinema giovane Bellinzona e i Circoli dei cinema ticinesi, curato dalla critica e regista italiana Daniela Persico, per la Direzione artistica di Carlo Chatrian. Nei giorni in cui si svolgerà la kermesse (dal 24 al 27 marzo), vi saranno numerose iniziative, alcune aperte al pubblico (Soirée, Omaggi, Convegni) e altre parte di un programma formativo (Matinée e Workshop), nell’intento, come spiega Chatrian, “di trattare il cinema non come strumento riproduttivo ma come arte capace di creare una forma diversa di realtà”.
Aleksandr Sokurov
Ospite d’onore sarà il regista Aleksandr Sokurov, uno dei maggiori esponenti del cinema russo contemporaneo, presente alla Soirée del 26 marzo con la prima nazionale di Faust e il 27 in diversi momenti della manifestazione.Apertura la sera di domenica 24 marzo, con la prima internazionale de Lo studente di Praga, pellicola che il Filmmuseum München ha appena restaurato e presentato alla recente edizione della Berlinale. Il film, muto, ispirato a un racconto di Edgar Allan Poe, per l’occasione sarà musicato dal vivo, al pianoforte. La Soirée del 25 marzo sarà invece dedicata al cinema italiano, con la prima svizzera di Alì ha gli occhi azzurri, film vincitore di numerosi premi, esordio del documentarista Claudio Giovannesi, il quale parlerà del sottile filo che lega la sua opera al celebre componimento poetico di Pier Paolo Pasolini, a cui si ispira.
Antonio Tabucchi
I pomeriggi presenteranno degli Omaggi a due scrittori scomparsi: il 25 marzo, a un anno dalla morte, sarà ricordato Antonio Tabucchi, con la proiezione di Requiem (’98, Alain Tanner), cui seguirà un dibattito tra il traduttore e sceneggiatore della pellicola, Bernard Comment, e lo scrittore Roberto Ferrucci, mentre il 26 marzo toccherà a Sergio Atzeni, con il film di Salvatore Mereu ispirato all’omonimo romanzo Bellas mariposas. Dopo la proiezione, il regista e il critico Goffredo Fofi terranno una conversazione sul linguaggio fantasioso e sfrontato dell’autore sardo.Le Matinée saranno dedicate alle scuole medie e superiori del territorio, con proiezioni di classici della storia del cinema, introdotte dagli specialisti di Castellinaria, che accompagneranno il pubblico nella sensibilizzazione dell’incontro tra due arti, cinema e letteratura, grazie a Il cappotto (Alberto Lattuada, ’52, dall’omonimo racconto di Gogol), Cronaca familiare (Valerio Zurlini, ’62, dal romanzo di Vasco Pratolini) e Arca russa di Sokurov.
Richard Dindo
I Workshop per studenti di cinema e giovani professionisti del settore audiovisivo vedranno protagonisti Richard Dindo e Paolo Benvenuti, che illustreranno, per la prima volta, i loro nuovi progetti dedicati, rispettivamente, a Homo Faber di Max Frisch e al rapporto di Caravaggio con la camera ottica per la creazione dei suoi celebri dipinti. Il terzo workshop sarà tenuto da Sokurov:i partecipanti avranno la possibilità di assistere a un seminario su Arca russa, realizzato in un unico grande piano sequenza. Per il Convegno conclusivo, nel pomeriggio di mercoledì 27 marzo, previste due tavole rotonde, che coinvolgeranno sei ex Direttori artistici del Festival di Locarno:il primo appuntamento vedrà Irene Bignardi, Freddy Buache e Moritz de Hadeln conversare con Richard Dindo e Paolo Benvenuti. Frédéric Maire, Marco Müller e David Streiff dialogheranno invece con Sokurov sul cinema contemporaneo e l’eredità culturale europea.Informazioni: http://www.pardo.ch