Il girone di ritorno si apre come si era chiuso l’andata: vittorie di Juventus e Roma che continuano la corsa record al vertice della classifica. Abdica quasi definitivamente dalla lotta alla vittoria finale il Napoli, che anzi deve guardarsi alle spalle dalla Fiorentina che le insidia il 3° posto utile alla qualificazione Champions. Rimangono ferme a 32 punti Inter e Verona, avvicinate dai sempre più convincenti, e continui, Parma e Torino; la lotta a un posto in Europa League potrebbe allargarsi dando vita a un avvincente rush finale, magari con il coinvolgimento anche del Milan, che torna alla vittoria nella prima di Seedorf. In zona-retrocessione niente si muove: delle ultime 8 in classifica solo il Bologna ottiene un punto, le altre restano ferme al palo. Salta la 9° panchina stagionale con Perotti che sarà ricordato come allenatore per un giorno.
Andiamo adesso a presentare la 21° giornata, cominciando dalla sfida di sabato alle 18: Napoli-Chievo. La vittoria sfumata al 90’ a Bologna probabilmente per il Napoli significa l’addio definitivo alle residue speranze di coinvolgimento nella volata finale per l’assegnazione dello scudetto. Non è la prima volta che la squadra azzurra cede a questi cali di concentrazione, e sono proprio i punti persi così contro Parma, Sassuolo, Udinese e Bologna che pesano in una classifica comunque buona, ricca di punti ma resa insoddisfacente dalla marcia trionfale della Juventus e dal cammino imponente della Roma. I due scontri diretti comunque da giocare al San Paolo tengono aperte ancora residue speranze di accorciare le distanze dal vertice. Importante non perdere altri punti preziosi, a partire da oggi contro il Chievo, squadra che negli ultimi anni è stata bestia nera dei partenopei (sortilegio interrotto nella sfida d’andata). Oltre che per il vertice, è importante vincere oggi per tenere a debita distanza la Fiorentina; è vitale per il Napoli la partecipazione, ogni anno, alla Champions League, pena una riduzione dei costi di gestione e conseguente ridimensionamento del progetto e degli obiettivi. Sarà interessante vedere se Benitez apporterà delle varianti al suo integralista schema tattico per favorire l’inserimento di Jorginho; gli investimenti chiesti alla Società devono essere poi ricompensati dai risultati. Anche il Chievo è reduce dalla beffa consumata nel recupero dal gol di Lucarelli. Dopo un folgorante avvio, con 3 vittorie, Corini sta affrontando le difficoltà riscontrate dal suo predecessore: squadra con limitate qualità che ha difficoltà a produrre gioco offensivo. Nella speranza che il mercato, in questi ultimi giorni, venga in soccorso, il Chievo cercherà di limitare le azioni offensive infoltendo il centrocampo per intasare gli spazi alla qualità offensiva del Napoli; sarà poi compito di Paloschi e Thereau sfruttare le occasioni che la difesa partenopea, priva di Fernandez per squalifica, potrà concedere.
Alle 20:45 si sale da Napoli a Roma, dove è in programma Lazio-Juventus. Incredibile la vittoria della Lazio in quel di Udine, ottenuta in inferiorità numerica e rimontando da uno svantaggio. Partita decisa dai cambi di Reja nel secondo tempo (Ederson e soprattutto Hernanes), mentre la variazione di modulo praticata all’inizio (inserimento di Floccari a formare un tridente con Klose e Candreva) aveva mandato in confusione la squadra, che ci ha messo troppo tempo a prendere le misure. Sono 7 i punti ottenuti da Reja in 3 partite; la squadra ha recuperato l’autostima persa negli ultimi mesi di gestione Petkovic e ha acquisito carattere e personalità. Forte di questo entusiasmo ritrovato, la Lazio oggi proverà a creare difficoltà alla squadra capolista, cercando di interromperne la serie consecutiva record di vittorie. Difficoltà per Reja nella compilazione della formazione, causa le squalifiche di Onazi e Lulic e gli infortuni di Ederson (sei mesi fuori: auguri) e Radu. Probabile il recupero di Konko, Gonzalez e Marchetti. Sono arrivate a 12 le vittorie consecutive della Juventus, 55 i punti ottenuti su 20 partite; sono tutti record che la squadra bianconera cercherà di migliorare oggi all’Olimpico. La condizione fisica appare ottimale, smentendo i precedenti che vedevano il Gennaio come mese nero delle squadre allenate da Conte. Contro la Sampdoria la prima mezz’ora di gioco è stata strepitosa per gioco, intensità e qualità. La squadra appare sempre determinata e gioca con sicurezza; va in difficoltà solo se abbassa la tensione. Questo deve essere un monito nel non dare nulla per scontato; gli ostacoli da superare sono ancora innumerevoli nel cammino che porta allo scudetto, nonostante il considerevole vantaggio in classifica. Impressionante la prolificità offensiva: 19 gol nelle ultime 5 gare, mai meno di 3 a partita. Ancora prezioso e decisivo l’apporto di Llorente, all’ottavo gol in campionato (il 10° in stagione) su 15 partite giocate, e di Vidal (10 gol in campionato, 15 in stagione su 27 partite). Menzione speciale per la buona prestazione di Marchisio, impiegato come vice-Pirlo; quando si hanno questi giocatori, cui va aggiunta la personalità, la qualità, le grandi giocate del giovane Pogba (6° gol per lui, e che gol!), dire che il centrocampo della Juventus è al top in Europa non è un’eresia. E, brutta notizia per la concorrenza, la Juventus, già padrona del presente, ha buone carte per il futuro: basta citare solo i nomi di Gabbiadini, Berardi e Immobile. Ma tutto ciò non conta oggi. La trasferta di Roma è insidiosa per il ritrovato equilibrio, soprattutto nella fase difensiva, della squadra laziale; sfida in cui sarà assente Chiellini per squalifica, dove conta solo vincere per non alimentare sogni di rimonta nelle squadre che inseguono.
Passiamo alla domenica, con l’anticipo dell’ora di pranzo: Verona-Roma. Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Mandorlini, maturata nel finale per un’ingenuità nel concedere il calcio di rigore decisivo al Milan. La squadra, seppur indebolita dalla cessione di Jorginho e priva del suo terminale offensivo Toni, è apparsa organizzata, si è difesa bene mancando però nelle ripartenze, dove il solo Romulo ha creato difficoltà agli avversari con le sue discese a destra. Sarà difficile ripetere il meraviglioso girone d’andata per il Verona; sta in Mandorlini trovare soluzioni alternative per sopperire all’indebolimento causato dalla cessione di Jorginho, che era il giocatore che dettava il gioco. Comunque, come già detto, squadra che ha una sua precisa identità e che oggi, complice il recupero di Luca Toni, cercherà di ripristinare la legge del Bentegodi, bruscamente interrotta dal Napoli due settimane fa. Roma reduce dalla passeggiata fatta col Livorno. Partita subito in discesa grazie al gol iniziale, gioca con tranquillità, fa riposare alcuni titolari (Totti e Maicon). Avversario troppo debole e mai pericoloso; è bastato giocare a ritmi bassi per poi risolvere con improvvise accelerazioni a scardinare il muro difensivo eretto dal Livorno. 4 gol in 6 partite per Destro, 5° rete di Strootman che raggiunge così Florenzi e Benatia in vetta ai marcatori di squadra, mentre ritrova il gol, che mancava da settembre, Ljajic. Sarà interessante vedere come Garcia riuscirà a trovare spazio a centrocampo per Nainggolan, reparto che con Pjanic, De Rossi e Strootman rappresenta il punto di forza della squadra. A sinistra si attende il prossimo rientro di Balzaretti, fatto abbondantemente rimpiangere da Dodò nell’ultimo mese e mezzo. Oggi partita importante e da vincere per una squadra entusiasta anche della semifinale di Coppa Italia raggiunta, a spese proprio della Juventus, e che non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca in campionato.
Passiamo alle partite del pomeriggio e iniziamo da Inter-Catania. La sconfitta di Genova è la 4° consecutiva in trasferta, dove non vince dal 3 novembre. Solo 2 gol nelle ultime 5 partite; fino allora era il miglior attacco del campionato. 6 punti in meno rispetto all’Inter di Stramaccioni. Una sola vittoria nelle ultime 9 partite (che corrispondono a quelle con Thohir presidente; il suo arrivo non è stato fortunato, derby a parte). Numeri impietosi che si possono racchiudere in una sola parola: crisi. Si proprio così; dopo un promettente inizio, favorito da aspettative non alte, per l’Inter di Mazzarri i risultati sono diventati sicuramente deludenti. Appena si è cominciato a palesare il traguardo Champions, alzando l’asticella degli obiettivi, i risultati hanno avuto un crollo verticale. E’ paradossale che l’ultima sconfitta sia maturata quando Mazzarri ha optato per i 2 attaccanti, affiancando Milito a Palacio. Crea tanto ma sbaglia altrettanto, tradita anche da Palacio che spesso quest’anno ha mascherato i limiti tecnici e di organico con le sue realizzazioni. Siccome la specialità di Mazzarri è di riuscire ad ottenere il meglio dai suoi uomini, è lecito credere che le potenzialità dell’Inter siano queste e ottenere l’accesso alla prossima Europa League sia il massimo ottenibile. Oltretutto credo che sia questo l’organico sino a fine stagione (forse con un Guarin in meno, visto la grottesca trattativa di mercato gestita dalla Società nerazzurra), poiché Thohir sembra indifferente alle richieste del suo tecnico e alle ambizioni dei tifosi, lasciando chiaramente intendere che eventuali nuovi acquisti dovranno essere finanziate da eccellenti cessioni. La sfida odierna non nasconde particolari insidie tecniche, considerate le difficoltà dell’avversario. C’è curiosità nel vedere la situazione ambientale che si vivrà all’interno dello stadio, dove è annunciato l’arrivo del presidente Thohir che potrà così constatare di persona l’umore della delusa tifoseria nerazzurra. Niente è cambiato per il Catania con il ritorno di Maran in panchina. Pesante sconfitta interna con la Fiorentina, la squadra sembra quasi rassegnata al suo destino. Servono rinforzi dal mercato che tardano ad arrivare e una scossa, magari data da una vittoria insperata; quale migliore occasione di quella odierna? Compito quasi al limite dell’impossibile, ma la palla è rotonda…. Importante per l’organizzazione di gioco della squadra, e sui calci piazzati che possono decidere una partita, il rientro dalla squalifica di Lodi, mentre sarà assente Barrientos.
Andiamo al Tardini per Parma-Udinese. Terza vittoria consecutiva, quella in casa Chievo, per Donadoni. 17 punti in 9 gare, la svolta è avvenuta in concomitanza con il cambio modulo apportato dall’allenatore, passato al 4-3-3. Settimo gol in campionato per Cassano, tornato titolare e festeggiato poco elegantemente da sua moglie su Twitter. Occasione ghiotta oggi per il Parma di dare continuità alle vittorie e avvicinarsi così alla zona europea della classifica, non più così lontana. Sicuramente sarà riproposto il tridente Cassano-Amauri-Biabiany, mentre in difesa potrebbe esserci il debutto del neo-arrivato Rossini in luogo di Lucarelli squalificato. Anche Schelotto si è aggregato alla squadra; una possibilità in più per Donadoni. Se per il Parma sono 3 le vittorie consecutive, per l’Udinese lo stesso numero è da iscrivere alle sconfitte. La vittoria, con conseguente qualificazione alla semifinale di Coppa Italia conseguita contro il Milan, potrebbe portare una ventata di ottimismo e fiducia a una squadra apparsa senz’anima e paurosa contro la Lazio, incapace di difendere il risultato di vantaggio per ben due volte e in superiorità numerica. Ha ritrovato il gol Di Natale, anche se su rigore, e il campo Muriel; è proprio il reparto offensivo, arricchito dal talento di Nico Lopez, l’arma migliore su cui Guidolin deve fare affidamento per ritrovare i risultati e la serenità di classifica.
Ci trasferiamo a Torino adesso, dove i granata affrontano l’Atalanta. Per la squadra di Ventura preziosa la vittoria esterna col Sassuolo, che permette di mantenere il 7° posto in classifica. Sarà proprio compito dell’allenatore far sì che l’entusiasmo che sta vivendo tutto l’ambiente non si trasformi in pericolosa e controproducente euforia. Dopo un inizio di stagione difficile, la squadra ora è molto vicina alla zona Europa; servono ulteriori prove di maturità per capire se può essere un obiettivo perseguibile, oppure ci si può accontentare di una buona stagione vissuta lontano dalla zona calda della classifica. In questa sfida Ventura farà affidamento sulla sua coppia d’attacco Immobile-Cerci, probabilmente alimentata dalle giocate di El Kaddouri; ancora indisponibili Larrondo e Gazzi. L’Atalanta ha fatto il pieno nei due scontri diretti in casa; 6 punti pesanti che hanno permesso di riequilibrare una classifica diventata alquanto pericolosa. Non positiva la prova contro il Cagliari; ha subito, ha sofferto ma alla fine il risultato l’ha premiata. La sfida di oggi è importante per l’ex Colantuono per verificare se la squadra è in grado di dare continuità ai risultati anche in trasferta, dove non riesce a rendere come in casa; compito reso ancor più arduo dalla probabile assenza di Cigarini, che va ad aggiungersi agli squalificati Lucchini e Migliaccio.
Andiamo adesso in Sardegna per Cagliari-Milan. Sfortunata la prestazione del Cagliari a Bergamo, dove ha dominato, ha sprecato molto e colpito 3 pali, finendo per perdere incredibilmente la partita. La classifica non è drammatica, visto l’andatura delle ultime 5 in classifica; comunque il margine sulla terzultima è di soli 4 punti. Oggi il compito che attende Lopez non è dei più agevoli, dovendo fare a meno della quasi totalità del parco attaccanti: agli squalificati Ibarbo e Pinilla si aggiunge l’indisponibile Nenè. Altro elemento da non sottovalutare è capire quanto la squadra sia stata distratta dai pensieri sul proprio futuro, poiché il presidente Cellino, dopo l’acquisto del Leeds (militante nella Championship inglese, equivalente della nostra Serie B) potrebbe cedere la squadra isolana. E’ stata buona la prima di Seedorf sulla panchina del Milan, ma solo nel risultato finale. La fiammata d’entusiasmo per il nuovo allenatore è durata solo 20’, poi sono emersi i soliti limiti già evidenti sotto la gestione Allegri, a testimonianza che è la poca qualità dell’organico il maggior limite della squadra. Seedorf privilegia la qualità del reparto offensivo, con 3 mezzepunte dietro a Balotelli unica punta, sperando che Honda, Robinho e Kakà riescano a valorizzare le loro capacità e concretizzare quanto basta a sopperire alle carenze della fase difensiva. Credo che sia un modulo molto presuntuoso, che presuppone due forti centrocampisti in interdizione che il Milan non ha, e che esponga ancor di più la difesa alle offensive avversarie. Comunque la vittoria ha premiato il disegno tattico di Seedorf, anche se ottenuta solo di rigore nel finale; già in Coppa Italia è arrivata la prima delusione. Sono stati recuperati 3 punti sia al Verona che all’Inter; la zona Europa League non è poi così lontana se la squadra riesce a dare continuità ai risultati e mettere in fila alcune vittorie, cosa mai avvenuta quest’anno. Solo così potrà dare un senso al suo campionato da qui alla fine.
Dalla Sardegna alla Liguria per Sampdoria-Bologna. Squadra rigenerata da Mihajlović quella blucerchiata. Anche contro la Juventus è ben messa in campo, non rinuncia mai a giocare e perde a testa alta, come già accaduto a Napoli. La squadra ha un’identità ben precisa, e ora anche le numerose cessioni delle seconde linee permetteranno all’allenatore di lavorare più proficuamente con un organico più ristretto composto solo da giocatori ritenuti affidabili e consoni al suo progetto tattico. Credo che la Sampdoria non avrà alcun problema a raggiungere l’obiettivo salvezza, anzi non mi sorprenderebbe un piazzamento finale nella parte sinistra della classifica. Partita dopo partita Gabbiadini conferma le sue qualità, raramente sbaglia un pallone, è sempre una spina nel fianco del suo marcatore e possiede un gran bel tiro. In questa importante sfida interna sarà Costa a sostituire lo squalificato Regini in difesa, mentre riprenderanno il loro posto tra i titolari Krsticic e Soriano. Importante il punto preso dal Bologna contro il Napoli, unica tra le squadre di coda ad aver mosso la classifica. Doppietta di Rolando Bianchi, che è tornato a vedere il campo sotto la guida di Ballardini, ma ancora una volta migliore in campo è stato Diamanti; finché ha retto lui, ha retto il Bologna. Come ho avuto modo di scrivere più volte, è proprio Diamanti la forza e la speranza di questo Bologna che manca di qualità sopra la media nel resto dell’organico. Il problema è che quella odierna dovrebbe essere l’ultima partita di Diamanti in rossoblù, pronto a volare da Lippi in Cina, dove guadagnerà più del doppio dell’attuale ingaggio. Sarà probabilmente necessario un cambio modulo in avanti per sopperire alla sua partenza, con l’impiego della coppia Bianchi-Acquafresca se non arriveranno novità dal mercato. Intanto c’è questa difficile partita da giocare (senza Kone squalificato) dove Diamanti cercherà di lasciare un ultimo regalo come piacevole ricordo.
Chiudiamo le gare pomeridiane con Livorno-Sassuolo. Un vero e proprio scontro diretto, una partita in cui la vittoria vale doppio. Livorno che dopo una sola giornata ha sostituito Perotti con Di Carlo, dopo il rifiuto di Nicola di tornare a sedere sulla panchina amaranto. Questa può essere la scossa di cui tutto l’ambiente ha bisogno, e la sfida col Sassuolo capita a proposito. Incontro decisivo, la vittoria è troppo importante per accorciare le distanze dalla salvezza. A Roma la squadra è apparsa disorientata, senza la necessaria tranquillità nonostante fosse una partita dove non aveva niente da perdere. I giocatori sbagliavano pure i passaggi e controlli più elementari. Anche le scelte di Perotti (rinuncia a Luci ed Emerson rispetto ai titolari di Nicola) avevano sorpreso. Ora attendiamo con curiosità la scelta di uomini e del modulo tattico di Di Carlo; probabile che sia concessa un’opportunità a Emeghara in attacco, così finalmente Paulinho avrà qualcuno con cui dialogare in attacco che non sia la solitudine. La squadra, in attesa sempre di rinforzi dal mercato, deve credere nella salvezza; è questa sfida alla rassegnazione la prima vittoria che deve ottenere Di Carlo dai suoi giocatori. Dopo la vittoria col Milan ci si aspettava una diversa partita dal Sassuolo col Torino. Invece è arrivata una deludente prestazione e conseguente sconfitta. La classifica dice terzultimo posto, in coabitazione con Bologna e Chievo. Importante quanto per il Livorno anche per il Sassuolo la sfida odierna; vincere significa quasi sicuramente eliminare definitivamente una concorrente. C’è un grosso dubbio sulla disponibilità di Berardi per questa partita. La condizione fisica non è ottimale ma Di Francesco aspetterà fino all’ultimo momento prima di rinunciare al suo talento. Probabile l’esordio a centrocampo del nuovo acquisto Biondini.
La giornata si chiude con il posticipo delle 20,45 tra Fiorentina e Genoa. Vittoria facile quella ottenuta dalla Fiorentina a Catania; le basta un tempo per chiudere la partita. Tanto facile quanto importante; ora sono solo 3 i punti che la separano dal Napoli che occupa il 3° posto. Motivo in più per spingere sull’acceleratore e dare continuità alle vittorie. Sensazionale l’esordio di Alessandro Matri in maglia viola: 2 gol e 1 assist in soli 45’, segno evidente che quando è impiegato da prima punta, e soprattutto in una squadra che produce gioco, è facile riprendere a fare ciò che riesce meglio e si è sempre fatto, i gol. La perdita di Giuseppe Rossi è importante, ma l’inserimento di Matri, e il prossimo rientro di Gomez, dovrebbero comunque garantire a Montella un buon fatturato di reti. La vittoria oggi è d’obbligo, sia per il valore della classifica sia perché l’avversario odierno ha il mal di trasferta. Genoa reduce dalla vittoria ottenuta contro l’Inter. Un vero e proprio trionfo per l’ex Gasperini; una vendetta servita fredda per chi l’ha prima chiamato e poi liquidato frettolosamente senza supportarlo nella sua gestione. Gasperini per ottenere un risultato di prestigio oggi a Firenze potrà contare sui nuovi acquisti De Ceglie (ha già esordito negli ultimi minuti domenica scorsa), Motta e Burdisso. Questo permette al mister ligure di avere più alternative e colmare alcune lacune dovute ai diversi infortunati (Gamberini, Santana e Kucka). La tranquillità della classifica permetterà a Gasperini di praticare il suo gioco, quindi dovremmo assistere a una piacevole chiusura di giornata.
Rimarrà invariato il distacco tra Roma e Juventus? Riuscirà a riprendere la sua corsa il Napoli? Fiorentina, Parma e Torino daranno continuità alle vittorie? L’Inter uscirà dalla crisi? Il Milan riuscirà finalmente a vincere 2 partite consecutive?
Queste sono le domande che poniamo alla 21° giornata del campionato. Al campo, come il solito, le risposte.
Buon campionato a tutti!