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Presentazione 22° giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Creato il 31 gennaio 2014 da Simo785

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Interrompe la serie di vittorie la Juventus, fermata sul pareggio dalla Lazio. Ne approfitta la Roma per ridurre a 6 lunghezze le distanze. Non approfitta invece la Fiorentina del mezzo passo falso casalingo del Napoli. In zona Europa League frena ancora l’Inter, avvicinata dai lanciatissimi Torino e Parma, che appaiano il Verona a una sola lunghezza. Sembra aver avviato la sua rincorsa a zone nobili della classifica il Milan, mentre in coda punti preziosi di Chievo, Catania e Bologna. L’importante vittoria del Livorno contro il Sassuolo porta all’11esimo cambio di una panchina.

Passiamo adesso a presentare la 22°è giornata di campionato, caratterizzata dal derby della Lanterna all’ora di pranzo e che vedrà il suo clou nel posticipo serale col Derby d’Italia. Una doverosa precisazione: chiudo quest’articolo 24 ore prima della chiusura del calciomercato, quindi alcuni protagonisti potrebbero essere migrati verso altri lidi, oppure aver cambiato casacca, sostituiti da altri che potrebbero scrivere la storia di questa giornata.

Iniziamo con le partite del sabato, che insolitamente saranno tre pur non essendo anticipi dettati da impegni europei.

Ben due partite alle 18: Bologna-Udinese e Cagliari-Fiorentina. Iniziamo dalla sfida di Cagliari. S’incontrano due deluse dall’ultima giornata di campionato. Il Cagliari paga duramente l’ingenuità di Cabrera e in soli 3 minuti passa dalla gioia della vittoria alla delusione della sconfitta. La Fiorentina non riesce ha sfruttare l’opportunità di avvicinare il 3° posto, nonostante l’incredibile tripletta di Aquilani, che deve avere un conto in sospeso col Genoa trovando con facilità la via del gol ogniqualvolta li incontra. Il Cagliari è reduce da 3 sconfitte consecutive, di cui 2 interne (Juventus e Milan); non certo un calendario semplice per gli isolani giacché in precedenza avevano affrontato il Napoli. Questa con la Fiorentina è una sfida altrettanto difficile, ma è importante per il Cagliari tornare a fare risultato per non vedersi coinvolgere nella zona retrocessione, che ora dista solo 4 punti. Sarà sicuramente assente della sfida lo squalificato Cossu, mentre rientra al centro dell’attacco Ibarbo. Da valutare le condizioni di Sau e Nenè; il recupero almeno del primo elemento sarebbe molto importante per Lopez. Anche per la Fiorentina il risultato odierno è molto importante, devono essere recuperati i punti persi contro il Genoa; la corsa per l’Europa è appena iniziata e la squadra di Montella ha tutte le credenziali per ambire a quella maggiore. Ancora assente Borjia Valero, ma completamente a disposizione il nuovo acquisto dal Manchester Utd Anderson. In difesa rientra dalla squalifica Gonzalo Rodríguez mentre in attacco le speranze di vittoria saranno affidate all’ex Matri, già a segno contro la sua vecchia squadra quando militava nella Juventus. Slitta ancora il recupero di Mario Gomez, mentre è stata accolta con sollievo la notizia che Giuseppe Rossi non dovrà essere operato; cresce la speranza di rivederlo in campo entro fine stagione e al centro dell’attacco della nazionale italiana ai prossimi mondiali. A Bologna si gioca un vero e proprio scontro salvezza. Sì perché è questa la realtà dell’Udinese, reduce da 4 KO consecutivi in campionato; in gennaio non ha raccolto un solo punto ed è stata capace solo di battere entrambi le milanesi per accedere alle semifinali di Coppa Italia. Oggi per il Bologna c’è l’opportunità di sorpasso, in caso di vittoria. Al momento di scendere in campo sarà finalmente risolto il caso-Diamanti, decisivo anche nell’ultima partita, seppur dal dischetto; se sarà stato confermato, crescono le speranze di salvezza dei felsinei, altrimenti potrebbe essere molto dura. Importante il punto ottenuto dal Bologna contro la Sampdoria, che permette di occupare il quartultimo posto. Ottenere la vittoria oggi potrebbe rappresentare una svolta per il prosieguo del cammino e soprattutto un’iniezione di fiducia. Ciò significherebbe mettere definitivamente nei guai l’Udinese. Nessuno a inizio stagione pensava a questa classifica dopo 21 giornate. Ormai la realtà è questa, e sarà bene per l’Udinese entrare subito nella parte, affrontando le partite, a partire da questa, con l’animo, la grinta, la cattiveria di chi deve salvarsi, altrimenti il futuro potrebbe essere nero. Le chance maggiori sono affidate a Di Natale, Muriel e Nico Lopez; si cerca il recupero di Domizzi e Gabriel Silva, mentre potrebbe esordire il nuovo arrivato Yebda, prelevato dalla squadra spagnola del Granada, sempre di proprietà di patron Pozzo.

Alle 20:45 l’anticipo sarà Milan-Torino, sfida con vista Europa. I rossoneri hanno visto l’inferno a Cagliari fino a 3 minuti dalla fine. Poi, rocambolescamente, sono riusciti, per la prima volta in stagione, a ottenere la seconda vittoria consecutiva in campionato. La partita non era iniziata neanche male come gioco e occasioni create, poi una leggerezza difensiva li porta in svantaggio e li emergono i limiti di una squadra di non eccelsa qualità e messa in campo con un modulo presuntuosamente offensivo da Seedorf. Ci ha pensato Balotelli, con una magia su punizione, a rimettere in carreggiata il Milan, poi portato alla vittoria dal ritrovato Pazzini. Balotelli, sempre in gol dall’arrivo di Seedorf, sembra confermare la fiducia riposta in lui dall’allenatore finché non ricade nei suoi limiti caratteriali e di comportamento che gli causano il giusto richiamo dell’arbitro e la conseguente squalifica per quest’incontro. Assenza pesante quella di Balotelli; il peso dell’attacco sarà probabilmente tutto sulle spalle di Pazzini. Il lavoro per Seedorf da fare è ancora tanto e ci vorrà molto tempo, però la classifica si è accorciata e ora la distanza dall’Europa è notevolmente ridotta; una vittoria oggi e già può mettere la freccia per guadagnare preziose posizioni. Ovviamente non è dello stesso avviso il Torino, che vorrà difendere la posizione in classifica. Seconda vittoria consecutiva anche per i granata, ottenuta grazie al 10° gol di Alessio Cerci su un assurdo rigore concesso da Tagliavento. Ora il Torino occupa il 6° posto; nelle ultime 10 giornate ha recuperato 12 punti all’Inter e 10 al Verona. Ottenere un pareggio oggi, mettendo un freno alla rincorsa del Milan, sarebbe molto prezioso. Potrebbe tornare nella lista dei convocati Larrondo, esattamente un girone dopo dal suo infortunio.

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Passiamo alla domenica. Si comincia alle 12:30 con il derby della Lanterna: Genoa-Sampdoria. Orario molto contestato dalle due tifoserie, che hanno minacciato di disertare le tribune in caso di conferma dell’orario. Probabilmente si andrà allo slittamento della partita a lunedì sera, alle 20:45, per non creare ulteriori tensioni a una sfida già molto sentita in città e per accogliere la richiesta del Prefetto di Genova che vuole evitare la concomitanza con la Fiera di sant’Agata che si tiene in un quartiere limitrofo a Marassi. Un’occasione importante persa per esportare una bella immagine del nostro calcio nel mercato televisivo asiatico. Capisco che giocare una partita la domenica all’ora di pranzo crea disagio a qualsiasi tifoseria, ma l’anticipo domenicale a quest’ora è nato per sfruttare un mercato ampio e in espansione come quello asiatico. Una partita come il derby di Genova, con le splendide coreografie cui ci hanno abituato le due tifoserie, sarebbe stata una bella cartolina del nostro calcio. Cosa che fa puntualmente il calcio inglese; la Premier nell’anticipo del sabato delle 12:45 mette in calendario molti big-match, a differenza di quanto fa la nostra Lega Calcio. Tornando alle questioni di campo, derby molto importante non solo per la rivalità cittadina ma soprattutto per la classifica. La Sampdoria, nonostante il buon rendimento da quanto è sotto la guida di Mihajlović, non può certo dire di aver raggiunto la tranquillità; sono solo 5 i punti di vantaggio dal terzultimo posto e una sconfitta potrebbe avere ripercussioni emotive devastanti e far perdere quelle certezze che hanno recentemente acquisito. Vittoria gettata al vento per un’ingenuità nell’ultima sfida casalinga, dove ancora decisiva era stata l’intesa Eder-Gabbiadini. In questa sfida non è escluso l’utilizzo immediato di Maxi Lopez al centro dell’attacco. Molto più tranquilla la classifica del Genoa, che sarà comunque animato dal desiderio di bissare la netta vittoria dell’andata. Formazione quasi al completo per Gasperini, che tenta pure il recupero di Portanova.

Passiamo alle sfide pomeridiane, iniziando da Roma-Parma. Occasione importante per la Roma, che dopo aver ridotto a 6 le lunghezze di distanza dalla Juventus proverà a mettere ulteriore pressione ai bianconeri, impegnati poi nel posticipo serale, vincendo la partita portandosi a -3 alle cinque del pomeriggio. La vittoria di Verona, terza consecutiva, ha confermato le caratteristiche della squadra: fraseggio lento poi improvvise accelerazioni per scardinare la difesa avversaria. Il merito principale è di Gervinho (gol e assist), che con la sua velocità crea sempre pericoli arrivando sino alla linea di fondo, saltando gli avversari con estrema facilità, creando i presupposti per la finalizzazione in gol. La squadra non ha un bomber principe, ma ben 6 giocatori come leader nella classifica marcatori di squadra con 5 reti ciascuno. Nella sfida odierna scelta obbligata per Garcia a sinistra causa il protrarsi dell’infortunio di Balzaretti (si allungano i tempi di recupero per lui), lo stop di Dodò e la condizione ancora precaria del nuovo acquisto Bastos; non resta che riproporre Torosidis. Ma le difficoltà maggiori di formazione potrebbero essere a centrocampo: oltre allo squalificato Nainggolan, al momento attuale sono in dubbio le presenze di Strootman e Pjanic. Oltre ai pensieri di formazione, preoccupazioni li desta pure l’avversario. Parma in ottima forma: sono 4 le vittorie di fila, decimo risultato utile consecutivo; 6° posto in classifica ottenuto con pieno merito. Organico completamente a disposizione per Donadoni, ad eccezione di Felipe squalificato, con un Amauri che, una volta ripresa la via del gol, sembra non abbia più intenzione di smettere.

Da Roma passiamo adesso a Bergamo per Atalanta-Napoli. Brutta la sconfitta di Torino per l’Atalanta, soprattutto per com’è venuta, causa un rigore completamente inventato e risultato decisivo. Anche Colantuono ci ha messo del suo, rinunciando inizialmente alla qualità e forza in avanti di Denis e Moralez; la squadra non può permettersi l’assenza volontaria di questi due calciatori. Sicuramente l’errore non sarà ripetuto contro il Napoli, dove potrebbe vedere il campo anche il nuovo arrivato Estigarribia, che ha affrontato il Napoli domenica scorsa con la maglia del Chievo. Assenti della sfida gli squalificati Brivio e Carmona e gli infortunati Scaloni e Bellini. Per il Napoli pareggio che ha il sapore della sconfitta quello contro i veneti. E’ stato un brutto Napoli e non si può ricondurre tutto alla sfortuna dei 3 legni colpiti la mancata vittoria. La squadra ha avuto difficoltà nello sviluppo dell’azione, è apparsa lenta e si sono visti molti errori individuali. Il centrocampo è di poca qualità sia in costruzione che in interdizione e a mio giudizio anche carente in quantità, quasi inconsistente, tanto da non dare adeguata protezione alla difesa; sicuramente il modulo è da rivedere: la squadra è spaccata in due, gioca molto in orizzontale manco fosse una squadra di rugby. L’ultima vittima sacrificata all’integralismo tattico di Benitez è stata il neo-acquisto Jorginho; non cambia modulo e lo lascia in panchina, salvo vedere un po’ di qualità solo dopo il suo ingresso. Pareggio ottenuto nel finale; da situazioni di svantaggio la squadra non è riuscita mai a vincere in questa stagione, non riuscendo a sfruttare le ripartenze veloci. Oggi è imperativo vincere per non pregiudicare ulteriormente le possibilità di qualificazione Champions e veder allontanare il 2° posto. Squadra al completo salvo i lungodegenti Zuniga, Mesto e Behrami.

Sassuolo-Verona vedrà l’esordio sulla panchina emiliana di Alberto Malesani, che ritorna su una panchina di Serie A dopo la breve parentesi (solo 3 partite) di Palermo della scorsa stagione. Dispiace per Di Francesco, attore protagonista della favola Sassuolo, che non ha mai rinnegato il suo gioco offensivo, nonostante la difficile classifica, e che meritava di vivere fino alla fine la prima esperienza in serie A della squadra nero-verde. Ora tocca a Malesani perseguire l’obiettivo salvezza; sfida non impossibile visto il distacco di 1 solo punto dal quartultimo posto e considerato il valore di alcuni elementi della rosa, primo tra tutti Berardi, vice-capocannoniere del campionato. Sono curioso di vedere quali cambiamenti apporterà al modulo tattico ben conosciuto dai giocatori, essendo già utilizzato dalla vincente stagione scorsa di serie B; molto dipenderà da quanto uscirà cambiata dal mercato la squadra. Avversario non facile il Verona. Squadra rivelazione del girone d’andata e ora reduce da 3 sconfitte consecutive. Contro la Roma ha chiuso bene gli spazi, creando poco davanti; è rimasto in partita finché non è e calato fisicamente nella ripresa. Questo è un allarme cui dovrà porre attenzione Mandorlini, oltre a un possibile appagamento ora che la salvezza è quasi acquisita; la squadra sembra credere poco a un piazzamento europeo, anche se la classifica dice tuttora il contrario. Elemento da non trascurare è la cessione di Jorginho; compito di Cirigliano non farlo rimpiangere troppo. Assente per qualche giornata Maietta, uscito infortunato nell’ultima partita.

Chievo-Lazio è una partita molto importante per la squadra veronese, reduce dal bel pareggio di Napoli, dove ha occupato bene gli spazi, ben disposta in campo da Corini, con un atteggiamento molto alto e aggressivo. La squadra si è chiusa nel secondo tempo, sull’offensiva del Napoli alla ricerca del pareggio. Le speranze di vittoria odierne sono al solito affidate alla coppia gol Paloschi-Thereau, anche se Corini sicuramente non disdegnerebbe un pareggio, considerato l’ottimo momento di forma della Lazio. Tutti i giocatori sono a disposizione. E’ quello che spera anche Reja, che ha in dubbio Konko, Dias e Ciani. Lazio che ha il merito di aver interrotto la striscia vincente della Juventus, colpendo 2 pali e sfiorando l’impresa; 8 punti in 4 partite per Reja, ancora imbattuto in campionato. Resta un enigma la questione portiere; vediamo se Marchetti ritroverà il posto da titolare in questa partita oppure l’allenatore ha fatto la sua scelta definitiva in Berisha. Probabilmente non sarà più della squadra Hernanes, se si saranno concretizzate le operazioni di cessione; centrocampo affidato alla regia di Ledesma, mentre auspico un maggior impiego del giovane Keita, finora scarsamente utilizzato.

Catania-Livorno non solo scontro diretto tra le ultime due della classifica ma direi match chiave per entrambi le squadre, soprattutto quella isolana. Il Catania ha ottenuto il primo punto in trasferta della stagione a San Siro, dopo 10 sconfitte consecutive. Maran cambia modulo giocando a 5, parte timido e poi prende fiducia e campo, segno della pochezza e dei problemi dell’Inter. Ha creato occasioni per vincere la partita, è sembrata combattiva e con carattere; questo risultato deve essere la molla psicologica per cambiare la stagione fin qui deludente, deve portare fiducia ed entusiasmo. La prestazione di San Siro induce a pensare che la squadra creda alla salvezza. Quello odierno è un match fondamentale per il Catania; per dare continuità al risultato di Milano non esistono alternative alla vittoria. Tutto facile per Di Carlo alla prima sulla panchina del Livorno; risultato già in cassaforte dopo pochi minuti. Probabilmente ci sarà da soffrire maggiormente a Catania. Infermeria vuota ma Coda e Greco squalificati. C’è incertezza su come la squadra uscirà stravolta dal mercato tra arrivi e partenze, ma è facile supporre che in attacco sarà riproposto il duo Paulinho-Emeghara. Ottenere la vittoria oggi in Sicilia significa eliminare definitivamente una diretta concorrente.

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Chiudiamo con il posticipo delle 20:45 allo Stadium tra Juventus e Inter. Da Gianni Brera battezzato derby d’Italia, non è mai stata una partita banale e gli avvenimenti degli ultimi anni l’hanno resa ancor più sentita e attesa dalle rispettive tifoserie. Lasciando da parte la rivalità, è una partita importante per la classifica per entrambe le squadre. La Juventus è reduce dal pareggio con la Lazio che ha interrotto la striscia di 12 vittorie consecutive; non riesce a fare 13 ma esce ugualmente rafforzata dalla partita. In 10 uomini per 65’ e sotto nel risultato, non rinuncia al gioco, riequilibra il risultato grazie a Llorente e cerca di vincere la partita fino alla fine, mostrando una sensazionale adattabilità tattica. Fortunata negli episodi dei 2 pali colpiti dagli avversari, dà comunque conferma di saper fronteggiare qualsiasi emergenza; la squadra ha il carattere d’acciaio del suo allenatore. Sempre più decisivo il lavoro, anche di sacrificio, che fa Tevez mentre è già notevole lo score di Llorente, al 9° gol in campionato, il 5° di testa. Sono da evitare le indecisioni difensive riapparse dopo una lunga assenza; è la terza partita consecutiva in cui subisce gol. Sarà ovviamente assente Buffon per squalifica in questa partita. Pareggio comunque prezioso quello con la Lazio, nonostante la Roma abbia guadagnato 2 punti. Nessun motivo di allarmismo sul fronte classifica: a inizio gennaio il vantaggio era di 5 punti, alla fine del mese gli stessi sono diventati 6; se gennaio era il mese critico per Conte, c’è di che scoraggiarsi per gli avversari. L’Inter non ha ancora vinto nel 2014; l’unico successo nelle ultime 9 partite, corrispondenti alla presidenza Thohir, è il derby della viglia di Natale. Quello che è stato il miglior attacco del campionato per gran parte del girone d’andata non riesce a fare un gol all’ultima in classifica, creando anche pochissimo e giocando male, aspettando l’episodio invece che imporre la propria manovra (parole del proprio allenatore). Ormai sono molte settimane che parlo d’involuzione nel gioco dell’Inter e Mazzarri sembra essersi perso dentro la confusione che regna nell’ambiente, a partire dalla società; non riesce a trovare il bandolo della matassa né a proporre soluzioni. Forse ha perso l’entusiasmo, credeva di trovare un diverso ambiente e iniziare un percorso di crescita che invece sta andando al contrario; è comunque compito di Mazzarri metterci del suo per uscire da questa situazione, assumersi le sue responsabilità e non cercare alibi, che siano errori arbitrali, condizioni atmosferiche oppure disagi ambientali per la contestazione e lo scetticismo del pubblico che mettono pressione ai suoi giocatori. La classifica ancora lascia aperte le porte dell’Europa, ma non è con i lamenti che si raggiunge. In questa partita dovrebbe fare il suo esordio D’Ambrosio, mentre Hernanes (se si sarà concretizzato l’acquisto; dopo la farsesca vicenda Guarin non mi sorprendo più di niente) potrebbe affrontare la Juventus per la seconda volta in una settimana, con due maglie diverse. Sicuro assente Cambiasso, vittima d’infortunio.

Sono tante le risposte che chiediamo alla 22° giornata: la Juventus riprenderà la marcia appena rallentata? La Roma riuscirà a mettergli pressione con una vittoria? Il Napoli tornerà alla vittoria nell’ostico campo di Bergamo? E la Fiorentina in quello di Cagliari? Le distanze al vertice resteranno invariate? Il Milan darà continuità alle vittorie e proseguirà la sua rimonta in classifica? L’Inter uscirà dalla crisi? Tornerà alla vittoria il Verona? Torino e Parma continueranno a volare in classifica? Malesani come Di Carlo, esordio vincente?

In attesa delle risposte del campo, buon campionato a tutti!


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