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Presentazione 24° giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Creato il 14 febbraio 2014 da Simo785

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Tengono lo stesso passo le due coppie di testa della classifica: Juventus e Roma pareggiano mentre vincono le loro partite Napoli e Fiorentina, riducendo così di 2 punti il distacco dalla vetta. Sale l’Inter che aggancia il Verona al 5° posto. Importanti vittorie di Sampdoria e Udinese che si allontanano dalla zona rossa. In coda sorprendente e fondamentale il passo avanti del Bologna che stacca le rivali. Questo il quadro dipinto dalla 23° giornata andata in archivio.

Passiamo adesso a presentare la 24° giornata, distribuita su 4 giorni (dal venerdì al lunedì) che anticipa il ritorno delle competizioni europee.

S’inizia venerdì sera alle 20:45 con Milan-Bologna; anticipo dettato dall’impegno in Champions dei rossoneri. Quello di Napoli è stato il primo KO in campionato per Seedorf; il suo volto triste alla fine della partita è espressivo dei pensieri che scorrono nella testa dell’olandese e del molto lavoro che c’è da fare al Milan. La partita ha confermato che Seedorf non ha gli uomini adatti a fare il modulo che lui vuole: i mediani non filtrano e sono lenti mentre i 4 attaccanti non aiutano nella fase difensiva. A Napoli Seedorf ha provato a mischiare un po’ le carte, creando ulteriore confusione in quello che era, e rimane, un cantiere aperto. La difesa ha confermato i propri limiti rimanendo a guardare in entrambi i gol di Higuain. Unica nota lieta della serata l’esordio di Taarabt, in gol alla prima azione offensiva dopo che il Milan aveva solo subito; il ragazzo ha mostrato il suo talento e Seedorf ci farà sicuro affidamento. Negativa invece la serata di Balotelli; per lui prima partita senza gol nella gestione Seedorf. Prestazione al di sotto della sufficienza e chiusa anzitempo a piangere in panchina; lacrime dettate anche da situazioni extra-campo in cui è doveroso portare il giusto rispetto. Partita da vincere a tutti i costi per riprendere la rincorsa in classifica alle squadre che la precedono, inseguendo un’importante qualificazione europea per la prossima stagione, e anche per presentarsi con animo sereno alla difficile sfida in Champions. Infermeria ancora piena in casa Milan; Seedorf non potrà fare affidamento su Robinho, Emanuelson, Bonera, Birsa ed El Shaarawy. Tanto inaspettata quanto importante la vittoria ottenuta dal Bologna a Torino, che permette un grande balzo in avanti in classifica. Vittoria ottenuta proprio nella prima partita giocata dopo la cessione di Diamanti, cioè l’uomo di maggior valore della rosa che ha raggiunto Lippi in Cina. E’ la seconda vittoria esterna della stagione ed anche la prima, a Cagliari, fu ottenuta con Diamanti assente: è questo il bello e il paradosso del calcio; l’eroe della giornata è stato proprio chi l’ha sostituito, Cristaldo, autore di una doppietta. Resto comunque convinto che la perdita di Diamanti è molto pesante per il Bologna e sarà lunga e difficile la strada verso la salvezza. Probabilmente per questa partita Ballardini confermerà l’undici che ha vinto a Torino, con l’unica novità che potrebbe essere rappresentata dal rientro di Kone se le condizioni fisiche lo permetteranno. Uscire sconfitti da San Siro potrebbe essere indolore; nessuno in casa Bologna, neanche il tifoso più ottimista, aveva previsto di fare punti in questa doppia trasferta, dopo la cessione di Diamanti e la contestazione a giocatori e società.

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Sabato sera una sola partita, l’anticipo delle 20:45 Fiorentina-Inter. La Fiorentina soffre ma vince un’importante partita che le permette di mantenere il passo del Napoli. Montella ancora costretto a districarsi tra molte assenze e una condizione fisica non ottimale, causati anche dai molteplici impegni ravvicinati. Grande gol di Ilicic che si sta inserendo sempre più nei meccanismi di gioco della squadra, anche se continua ad alternare grandi cose (non solo il bellissimo gol su punizione) a grossolani errori. Pesante la squalifica di Borjia Valero in mezzo al campo per questa partita, dove mancherà ancora Ambrosini; possibile l’utilizzo da titolare di Anderson. Tanti dubbi anche in difesa dove l’unico sicuro del posto è Gonzalo Rodríguez. Nei tre d’attacco potrebbe ritrovare il posto da titolare Vargas, mentre Mario Gomez partirà ancora dalla panchina sperando di fare il suo rientro in campo nel corso della gara. Partita importante questa per la Fiorentina; concedere punti all’Inter potrebbe voler dire vedere allontanarsi il Napoli e rimettere in discussione il discorso europeo, rilanciando proprio le ambizioni dei nerazzurri. Prima vittoria del 2014 per l’Inter che aggancia il Verona al 5° posto in classifica. Partita non spettacolare che mette fine alla crisi di risultati ma non certo all’involuzione del gioco mostrata dopo l’illusoria fase iniziale della stagione. La squadra fatica ancora a macinare gioco ed è approssimativa nella costruzione della manovra sulla quale cerca di inserirsi Hernanes, per adesso confinato a sinistra da Mazzarri. Sono solo 3 i gol segnati dall’Inter nelle ultime 6 partite e tutte da difensori; questa volta ha deciso Samuel, tornato titolare dopo 3 mesi. Il gol è stato un lampo nella mediocrità fino a quel momento, dopodiché la squadra ha avuto la netta supremazia nelle occasioni (stavolta il più sprecone è stato Milito) e meritato la vittoria. Questo di Firenze è un test-verità per capire quanto è vera la svolta dell’Inter e che valore dare alla vittoria col Sassuolo.

Passiamo alle partite della domenica, iniziando da quella dell’ora di pranzo: Catania-Lazio alle 12:30. Due traverse hanno negato la meritata vittoria al Catania nella trasferta di Parma. La squadra è apparsa viva; questa è la miglior notizia per Maran e per tutta la tifoseria siciliana. I 3 pareggi consecutivi hanno riacceso morale ed entusiasmo e ci si attende che in questa sfida casalinga il Catania cercherà di riprendere i punti lasciati a Parma. Infermeria quasi vuota con Almiron che cercherà il recupero a tempo di record. Continua la striscia d’imbattibilità di Reja dal suo ritorno sulla panchina della Lazio, arrivata a 6 partite. Nel derby ottiene ciò che vuole: ottima organizzazione difensiva, contiene e limita la Roma riducendo i rischi. Ovviamente il rovescio della medaglia è stato la poca pericolosità offensiva; solo alcune ripartenze nel primo tempo, gioco spesso orizzontale e nessun tiro degno di nota. La squadra si regge su Ledesma cui il tecnico concede la fiducia negatagli da Petkovic; si è rivisto Mauri dopo i mesi d’assenza causa squalifica. Ancora indisponibili i due nuovi acquisti Postiga e Kakuta. Per la trasferta di Catania probabile il ritorno della difesa a 3.

Andiamo adesso alle partite del pomeriggio alle 15, iniziando da Juventus-Chievo. Un pareggio, quello di Verona, che ha avuto il sapore amaro della sconfitta per la Juventus, certamente non per il valore dell’avversario, testimoniato dalla classifica, ma da com’è maturato. Dominio assoluto nel primo tempo, padrona del campo, giusta personalità e intensità e doppio vantaggio acquisito nell’intervallo. Tutto il contrario nella ripresa: calo di attenzione progressivo, unito a scarsa intensità e cattiveria agonistica riportano gli avversari in partita e a conseguire il meritato pareggio allo scadere. I cali di concentrazione sono il vero e unico limite di questa squadra che sta comunque facendo un campionato favoloso con numeri da record. Già avvenuti in altre occasioni, senza influenzare il risultato finale, è l’aspetto su cui sicuramente lavorerà Conte; miglior antidoto su questa sindrome credo non esista. Altro aspetto su cui dovrà lavorare il tecnico salentino sono le palle inattive che la Juventus soffre terribilmente; quasi ogni calcio piazzato avversario crea tensione nell’area bianconera. Sono 7 i gol subiti nelle ultime 5 partite mentre nelle precedenti 10 ne aveva subito solo 1; la squadra subisce sempre gol quando non ha i 3 centrali difensivi titolari in campo contemporaneamente, e contro il Chievo mancherà sicuramente Chiellini e molto probabilmente anche Barzagli. L’unico titolare in campo potrebbe essere Bonucci, affiancato da Caceres e Ogbonna. A centrocampo sicuramente un turno di riposo sarà concesso a Pogba o Vidal, apparsi giù di forma, con il rilancio di Marchisio mentre in attacco non è escluso l’impiego di Osvaldo (il suo esordio si è infranto sul palo) a fianco di Tevez che a Verona ha trovato i primi gol del 2014. Situazione delicata quella del Chievo, che non vince da 9 partite. A Udine regge finché Di Natale non ha rotto l’equilibrio, poi è stato incapace di reagire. Più che la partita con la Juventus, dove non ha niente da perdere, saranno decisive per il Chievo le successive sfide con Catania, Atalanta, Genoa e Bologna che potranno indirizzare la squadra verso l’inferno oppure il paradiso. Sicuro assente della partita Dainelli.

Ci trasferiamo adesso a Reggio Emilia per Sassuolo-Napoli. Sono 8 le sconfitte del Sassuolo nelle ultime 9 partite, di cui 2 sotto la gestione Malesani che mostra comunque ottimismo per il prosieguo della stagione. La squadra è nuova nella maggior parte dei titolari e deve ancora trovare un’intesa, e il calendario non ha aiutato, ma resta l’impressione che abbia perso quella facilità nel creare gioco che era tipico della squadra di Di Francesco. Rosi squalificato, saranno Mendes e Ariaudo a formare con Cannavaro (che sfida la sua ex squadra dopo pochi giorni dal polemico addio) la linea difensiva a 3. Problemi di formazione per Malesani (che festeggerà la 300° panchina in Serie A) causa assenze di Manfredini, Biondini, Bianco, Magnanelli e Ziegler. Prima vittoria nel girone di ritorno per il Napoli che prende a pallonate il Milan. Parte forte, aggressivo, fa gioco e subisce gol alla prima occasione ma la reazione è immediata e la partita non ha storia; nonostante questo dominio evidente rischia però un paio di volte di essere raggiunto sul 2-2. Ormai è inutile chiedere a Benitez di cambiare modulo, tanto vale arrendersi, non lo farà neanche sotto tortura. E’ però evidente che prende gol in fotocopia, con avversari accompagnati a concludere verso la porta (prima di Taarabt era stata la volta di Cassano e Fernandes a mia memoria) per mancanza di filtro a centrocampo. Ancora una partita mostruosa di Higuain, capace di spaccare in due la difesa avversaria con i suoi movimenti e implacabile goleador; con la doppietta rifilata al Milan sono 12 i gol in campionato. Conferma la sua classe e tecnica Mertens e sta ritrovando la condizione Hamsik, in più l’abilità d’insigne e Callejon di saltare l’uomo; la fase offensiva del Napoli è devastante e lo sfruttamento delle fasce è ottimo. Se riuscirà a trovare il giusto equilibrio fra un attacco che fa paura agli avversari e una difesa che fa paura alla propria tifoseria, Benitez avrà compiuto un capolavoro e nessun traguardo sarà più vietato. A proposito di tifoseria, mi è sembrata ingrata l’ennesima contestazione al presidente De Laurentiis che ha preso questa società in serie C sulle ceneri di un fallimento e l’ha portata a competere per i massimi traguardi nazionali e internazionali coniugando i risultati sul campo con un bilancio economico in ordine. In questa partita tre assenze per squalifica (Jorginho, Inler e Callejon) complicheranno le scelte di formazione a Benitez; la vittoria comunque è un imperativo per non continuare a perdere punti con squadre qualitative migliori e confermare il salto di qualità verso importanti obiettivi.

Passiamo adesso a Bergamo per Atalanta-Parma. Squadra orobica che non infrange la maledizione trasferta, uscendo sconfitta da Firenze, pur giocando una buona gara, reagendo allo svantaggio e creando molte occasioni per riequilibrare la partita; esce battuta solo dagli episodi. Finalmente infermeria vuota per Colantuono che avrà problemi di scelta come non ha mai avuto nelle precedenti giornate; probabile esordio da titolare per Estigarribia, finora impiegato solo per pochi minuti. Per il Parma undicesimo risultato utile consecutivo ma esce tra i fischi del suo pubblico per la prova dimessa. Vista la prova incolore, è lecito pensare che la sosta forzata di Roma non abbia giovato alla squadra emiliana. La buona classifica di entrambe le squadre lasciano presagire una partita giocata a viso aperto, dove l’Atalanta cercherà di sfruttare il fattore campo, che ha fruttato la quasi totalità dei punti, e il Parma di continuare la serie positiva, magari recuperando la brillantezza perduta.

Genoa-Udinese. Sorride la squadra di Gasperini dopo la sofferta e fortunata vittoria di Livorno. La classifica ora e buona e potrebbe aprire scenari inaspettati solo poche settimane fa. Squadra quasi al completo con gli unici dubbi rappresentati da Antonini e Vrsaljko, se quest’ultimo non dovesse essere disponibile probabile l’esordio di Motta. Torna finalmente alla vittoria in casa l’Udinese ed è la prima volta in stagione che vince due partite di fila. Soffre nel primo tempo poi, dopo che Di Natale rompe l’equilibrio con il suo 7° gol in campionato (questa volta su azione) dilaga in contropiede con la velocità dei suoi interpreti. Credo che Di Natale dopo le sue ultime prestazioni stia ripensando all’idea di abbandonare a fine stagione, detta in un momento di sconforto personale e di squadra. Ora che la classifica si è sistemata la squadra giocherà più serena e torneremo a vedere le belle trame tipiche delle squadre di Guidolin.

Cagliari-Livorno. Cagliari sconfitto di misura dalla Sampdoria nel turno precedente. Episodi a parte, la squadra è apparsa rinunciataria all’inizio per prendere vigore solo nella ripresa. Obbligatoria la riscossa in questa sfida casalinga, anche se parlare di fattore campo al Sant’Elia è un eufemismo. Buone notizie per Lopez con il recupero di Ibarbo; restano in disparte solo Pinilla e Pisano. Prima sconfitta per Di Carlo, dopo un pareggio e una vittoria, maturata per un mix di errori e casualità e che non avrebbe meritato. Sono molte le occasioni fallite nell’assedio portato per recuperare il risultato. Livorno non molto fortunato e sconfitta pesante, vista la concomitante vittoria del Bologna, e che complica notevolmente la classifica. Scelte obbligate davanti con la conferma della coppia Paulinho-Emeghara con Belfodil, in ritardo di condizione, destinato alla panchina. Rientra, dopo aver scontato il turno di squalifica, Mbaye.

Il posticipo delle 20:45 è Roma-Sampdoria. Roma che torna all’Olimpico dopo il pareggio nel derby, dove per la terza volta in stagione rimane a secco di gol, pur facendo la partita e creando occasioni. Credo che il non avere una vera punta d’area di rigore in rosa (Destro è l’unica possibilità e comunque è stato parecchio assente e non sempre è impiegato titolare) sia un limite per questa squadra che emerge in partite bloccate com’è stata quella con la Lazio; a parte lo scontro diretto perso (c’è comunque il ritorno in casa da giocare) la differenza in classifica dalla Juventus la fanno i 6 pareggi (il doppio della capolista) con avversari inferiori e chiusi a difendere il risultato. Trova sempre difficoltà quando deve fare la partita e non trova gli spazi dove far valere la velocità nelle ripartenze di Gervinho mentre Strootman è diventato ormai l’anima di questa squadra. Anche la condizione fisica, ora che ha avuto impegni ravvicinati, non sembra essere delle migliori. La Roma comunque sta facendo un meraviglioso campionato, ha acquisito la giusta mentalità e consapevolezza dei propri mezzi. Seconda vittoria consecutiva, dopo quella del derby, per la Sampdoria che permette di allungare in classifica e allontanarsi, quasi definitivamente, dalla zona a rischio della classifica. La cura Mihajlović ha avuto i suoi effetti positivi, come si era intravisto sin dai primi momenti. La squadra ora è molto convinta delle proprie capacità e le giuste dosi caratteriali; squadra in grado di creare problemi a tutti e giocare le partite a viso aperto. Atteggiamento che sono certo non cambierà neanche in questa partita, dove Eder dovrebbe fare la prima punta vista l’indisponibilità di Maxi Lopez.

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La giornata di campionato si chiude lunedì sera alle 20:45 con Verona-Torino. Primo tempo remissivo quello dei veneti contro la Juventus, completamente dominati. Nella ripresa reagisce, trascinata dall’intramontabile Toni, prende coraggio e campo, raggiungendo il meritato pareggio all’ultimo respiro. Dopo la Juventus è l’altra squadra piemontese a essere ospite al Bentegodi; Mandorlini cercherà di ottenere l’intera posta proponendo Cirignano dal primo minuto davanti alla difesa, mentre davanti sarà uno tra Jankovic, Martinho e Gomez a formare il tridente offensivo con Toni e Iturbe. Al contrario del Verona il Torino nell’ultima partita col Bologna parte bene, va in vantaggio, poi si ammoscia mentalmente credendo di vincere facile, va sotto e perde. Sfortunato negli episodi con un palo e una traversa, con Padelli colpevole in entrambi i gol, fa un notevole passo indietro cedendo alla trappola tesa dalla supponenza. Pagata anche la giornata praticamente nulla di Cerci. Immediato riscatto, sia nel risultato che nella prestazione, chiederà Ventura ai suoi ragazzi. L’allenatore granata nella scelta della formazione sarà probabilmente condizionato dall’utilizzo dei suoi 6 diffidati (Cerci, Immobile, Glik, Kurtic, Maksimovic e Padelli) a rischio squalifica, in caso di giallo, per il derby con la Juventus.

Riprenderà la sua marcia trionfale la Juventus? Resterà al suo passo la Roma? Il Napoli eviterà la trappola Sassuolo? La Fiorentina riuscirà a battere l’Inter non allontanandosi dalla zona Champions? L’Inter confermerà i timidi passi in avanti registrati? Il Verona riuscirà a difendere il 5° posto? Come si muoveranno le posizioni delle ultime 5 della classifica?

Sono queste le domande che poniamo alla 24° giornata della Serie A. Al campo, come il solito, le uniche e sovrane risposte.

Buon campionato a tutti!


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