A cura di Gianluca Goretti Continua la sua marcia inarrestabile verso la storia la Juventus. Roma e Napoli mantengono inalterato il loro distacco e aperta la lotta per il secondo posto. Così come Fiorentina, Inter e Parma, vittoriosi a confermare le loro posizioni valide per la qualificazione all’Europa League del prossimo anno. Con le vittorie di Lazio e Atalanta escono con i 3 punti 8 delle prime 9 della classifica (solo il Verona resta al palo). In coda Livorno e Sassuolo vincono gli spareggi salvezza con la conseguenza che il Catania torna a essere il fanalino di coda della classifica. Questo è quanto sancito dalla 28° giornata andata in archivio. Passiamo adesso a presentare la 29° giornata che non ha in cartellone scontri diretti ma non per questo avara di belle partite. Torino-Livorno (sabato, ore 18). Torino che esce beffato dalla sfida col Napoli dopo una bella prestazione cui è mancato solo il gol. Colpa della sfortuna (2 i legni colpiti), del mancato fischio dell’arbitro sul gol decisivo di Higuain ma anche dell’inspiegabile decisione di Ventura di privarsi della dote di 24 gol della premiata ditta Cerci-Immobile. L’avversario ha confermato i suoi attuali limiti fisici, e di personalità, e l’esclusione dei due giocatori di maggior talento dalla formazione titolare è sembrata un autogol. Magari è solo il risultato finale che ha tradito Ventura, e non la prestazione della squadra e dei sostituti Barreto e Meggiorini, ma resto convinto che con Cerci e Immobile dall’inizio la partita avrebbe potuto avere uno svolgimento diverso. Occasione persa e quarta sconfitta consecutiva per il Torino, il cui compiuto è di trovare motivazioni in queste ultime 10 giornate di campionato. Con il Napoli venivano spontaneamente visto il blasone dell’avversario, cosa più difficile col Livorno, che invece arriverà a Torino forte dell’entusiasmo dell’ultima vittoria e soprattutto con la determinazione di chi in questo finale di campionato si gioca la salvezza. Pesante la vittoria del Livorno con il Bologna, che permette ai toscani di scavalcare proprio i felsinei, agganciare il Chievo e posizionarsi in una posizione che garantirebbe la salvezza se il campionato finisse oggi. Decisivo ai fini del risultato finale l’ingresso in campo di Emeghara, dopo un primo tempo abulico di tutta la squadra, che però sarà squalificato in questa partita (insieme a Mbaye). Particolare attenzione dovrà essere posta da Di Carlo alla fase difensiva, essendo il Livorno la squadra che subisce più gol dopo il Sassuolo. Mantenere la porta inviolata in questa partita sarebbe la soluzione per riportare a casa un risultato e continuare a muovere la classifica. Chievo-Roma (sabato, ore 20:45). Chievo uscito sconfitto dalla trasferta di Firenze e agganciato in classifica dal Livorno. Corini prova a giocarsela con le sue carte; la prestazione è positiva, nonostante il doppio svantaggio rientra in partita grazie a Paloschi e sogna la rimonta su un avversario con la testa all’Europa fino alla zampata finale di Gomez. Calendario non favorevole per i clivensi che si ritrovano sulla propria strada altri avversari di una caratura decisamente superiore e motivatissimi da esigenze di classifica, ma ogni partita deve essere vissuta come una finale e i punti devono essere cercati contro chiunque, indipendentemente dal valore e dal blasone. La Roma riprende il cammino interrotto a Napoli con la vittoria contro l’Udinese. Partita non priva di difficoltà, nonostante Totti e Destro l’avevano spianata ben bene con il doppio vantaggio. C’è voluto il miglior De Sanctis per portare a casa la vittoria. Anche in questa partita sarà assente De Rossi (ultima giornata di squalifica da scontare), che aggiunta all’assenza di Strootman crea problemi a centrocampo a Garcia, potendo solo adattare Taddei a fianco dei superstiti Pjanic e Nainggolan. Fortunatamente a destra rientra Maicon dalla squalifica, arma importante nello scacchiere tattico dell’allenatore francese. Per la Roma, indipendentemente dalle difficoltà causate dalle assenze, questa è una partita assolutamente da vincere per tenere a distanza il Napoli e non lasciare nulla d’intentato nelle residue speranze di aggancio alla vetta della Juventus. Parma-Genoa (domenica, ore 12:30). Il Parma trionfa a San Siro e conquista il 16° risultato utile consecutivo di questo meraviglioso campionato. Ormai non ci si stupisce più dei risultati dei ragazzi di Donadoni, inferiori solo alla Juventus in questo scorcio di stagione. Bella la prestazione, favorita dalle difficoltà dell’avversario e dalla superiorità numerica dopo una manciata di minuti, impreziosita ancora una volta dalle gemme di Cassano che, con la doppietta realizzata, arriva a 11 gol in campionato, lanciandosi a superare la sua migliore stagione vissuta con la maglia della Roma; niente di più propedeutico a una possibile chiamata di Prandelli per i prossimi mondiali. Sesto posto in classifica che potrebbe essere quarto perché sempre si dice che la Roma deve recuperare una partita dimenticandosi che anche per il Parma è lo stesso, e l’esito della sfida non è per nulla scontato. Problemi a centrocampo per Donadoni causa squalifica di Marchionni, indisponibilità di Gargano e condizioni non ottimali di Acquah; fortunatamente rientra dalla squalifica Munari. Il Genoa esce sconfitto dalla sfida con i campioni d’Italia nel risultato ma non nella prestazione. I grifoni dettano il ritmo per tutta la partita, giocano a viso aperto, provano a vincere, ci vanno vicini fermati solo da un grande Buffon e alla fine escono sconfitti a causa di una prodezza di Pirlo. Oltre la sconfitta rimane la bella impressione per una squadra che poco ha da chiedere ulteriormente a questo campionato. Assente Sturaro per squalifica, mentre rientra Cofie. Sempre lunga la lista d’indisponibili e/o acciaccati, da cui si cercherà di recuperare rapidamente qualche elemento: Gamberini, Matuzalem, Antonini e Vrsaljko. Inter-Atalanta (domenica, ore 15). Quarta vittoria nelle ultime 6 giornate per l’Inter, accompagnata da 2 pareggi. Dopo la sconfitta con la Juventus la squadra ha cambiato marcia, trovando quella continuità di risultati spesso cercata e mai trovata finora. Non è un’Inter bella da vedere ancora; poco concede allo spettacolo ma finalmente ha trovato equilibri da squadra. Gran parte del merito va all’inserimento di Hernanes (4° vittoria su 4 partite da titolare) che aggiunge qualità in mezzo al campo. Positivo anche l’utilizzo di Icardi al centro dell’attacco, dove Palacio è tornato nella sua migliore versione. Anche in difesa si continua a non prendere gol. Il calendario offre l’occasione di consolidare la posizione acquisita e provare a scalare ulteriormente la classifica. Gli esami non finiscono mai e si cercano continue conferme del salto di qualità fatto dalla squadra, a partire dalla sfida a quest’Atalanta che esce trionfante dall’ultima giornata di campionato. Per Colantuono l’ennesima stagione miracolosa in quel di Bergamo, dove porta l’Atalanta fuori dalle acque agitate della classifica, raggiungendo la virtuale salvezza con molte giornate d’anticipo. Ora le ultime giornate di campionato da vivere con l’animo spensierato alla ricerca di soddisfazioni di giornata, magari a cominciare da questa sfida tutta nerazzurra. Squalificato Benalouane con la prova TV, ancora out Brivio e Cazzola. Sampdoria-Verona (domenica, ore 15). Sampdoria che esce con le ossa rotte dalla partita di Bergamo. Prestazione che non sarà piaciuta per niente a Mihajlovic, non solo nel risultato ma soprattutto nell’atteggiamento dei suoi ragazzi, in partita solo per alcuni tratti iniziali e mai incapaci di reagire. Reazione che mi aspetto, conoscendo il carattere dell’allenatore, immediata in questa partita. Riguardo alla formazione ci sono dubbi sulla presenza di Gastaldello e Krsticic. La classifica non desta preoccupazioni ma Mihajlovic saprà toccare le corde giuste dei suoi ragazzi per vivere questo finale di stagione cercando di guadagnare qualche posizione di classifica. Le stesse corde che dovrà toccare Mandorlini con i suoi ragazzi. Il Verona una volta toccato quota 40 nella classifica sembra essersi fermato, probabilmente svuotato di stimoli dopo l’esaltante girone d’andata e la salvezza, obiettivo d’inizio stagione, raggiunta con molto anticipo. Oltre alla motivazione calante il Verona paga anche la cessione a gennaio di Jorginho, che ha privato la squadra delle geometrie in mezzo al campo e dei giusti rifornimenti a Toni. Non è stato ancora individuato il suo sostituto; mi aspettavo un maggior impiego di Cirignano, dove invece sono principalmente impiegati Donadel o Donati che hanno tutt’altre caratteristiche. Rientra in squadra Hallfredsson mentre sarà sicuramente assente ancora Juanito Gomez. Udinese-Sassuolo (domenica, ore 15). Udinese uscita sconfitta dall’Olimpico ma rimasta in partita fino all’ultimo istante. Segno di carattere di una squadra che sta lentamente ritrovando le sue caratteristiche. E’ stata un’annata difficile e particolare per una squadra abituata negli ultimi anni a lottare per piazzamenti europei. Ha avuto momenti molti difficili e si è trovata, a un certo punto, sull’orlo del precipizio. Una vota che ne è uscita fuori ha ritrovato la serenità e con la partita odierna ha l’occasione per sistemare la classifica in maniera definitiva. Probabilmente ancora assente Gabriel Silva, mentre rientra dalla squalifica Bruno Fernandes. Il Sassuolo prova a riscrivere la storia e un destino che sembrava segnato con la certezza della retrocessione. Con il ritorno di Di Francesco in classifica sono arrivati 4 punti in 2 scontri diretti; il miracolo è possibile. Oggi è la prima di 10 finali che aspettano gli emiliani verso una salvezza che avrebbe il sapore dell’impresa. Ultima partita che il Sassuolo giocherà senza Berardi; dalla prossima giornata la squalifica sarà scontata e Di Francesco avrà un’arma da giocare importantissima, capace di sovvertire gli equilibri in fondo alla classifica. Bologna-Cagliari (domenica, ore 15). Brutta la prestazione e pesante la sconfitta del Bologna col Livorno. Il calendario offre l’immediata possibilità di rivalsa alla squadra di Ballardini perché una vittoria in questa partita, oltre a consolidare la posizione di classifica e guadagnare punti preziosi in ottica salvezza, significherebbe risucchiare il Cagliari nella bagarre allargando probabilmente la lotta salvezza da 5 a 6 squadre. Partita per il Bologna da affrontare con molte incognite di formazione: sicuramente rientrerà Bianchi al centro dell’attacco ma molti problemi a centrocampo causa la squalifica di Krhin e l’indisponibilità di Kone. Cagliari che si ritrova dal possibile vantaggio (rigore sbagliato da Pinilla, e non è il primo in stagione) allo svantaggio nel giro di un minuto. Lì è girata la partita, fino allora piuttosto noiosa, che ha portato alla meritata sconfitta. In più ci si mette il solito Conti nel farsi espellere (squalifica aggravata a 3 giornate per frasi ingiuriose dette nel corridoio che conduce agli spogliatoi) e che sarà assente nel momento clou della stagione. Oltre al capitano, assenti anche Pisano e Adryan; insomma brutta tegola sulla testa di Lopez. Per il Cagliari, dopo la sconfitta interna con la Lazio, e per evitare il baratro di essere risucchiati, è indispensabile uscire almeno con un punto da questa partita. Napoli-Fiorentina (domenica, ore 18:30). Preziosa quanto fortunata la vittoria ottenuta dal Napoli sul campo del Torino. La squadra ha confermato le sue difficoltà nello sviluppo del gioco e la sua precaria condizione fisica. Ci ha pensato ancora una volta Higuain a togliere le castagne dal fuoco, ottenendo una vittoria ormai insperata che non vanifica la vittoria contro la Roma. E’ la continuità di risultati il limite maggiore del Napoli di questa stagione, e la partita del Torino stava per essere l’ennesima conferma. Ora che la volata con la Roma per il secondo posto è lanciata è vietato fare passi falsi. La Fiorentina con la vittoria sul Chievo si è ripresa il 4° posto ceduto all’Inter per sole 24 ore. La partita di Napoli significa per la Viola l’ultima occasione di accorciare sul 3° posto che vuol dire Champions. Un’eventuale vittoria ridurrebbe il distacco a 7 punti, con 9 partite da disputare; non un’utopia per chi sta recuperando il miglior Gomez e che presumibilmente ritroverà Giuseppe Rossi prima della fine della stagione. Partita condizionata per entrambi le squadre dall’impegno sostenuto giovedì in Europa League. Catania-Juventus (domenica, ore 20:45). Partita testa-coda che riveste notevole importanza per entrambi le squadre. Il Catania dopo la scorsa giornata ritrova l’ultimo posto in classifica. La sconfitta con il Sassuolo potrebbe essere stata la partita chiave, la svolta negativa, nella stagione già sofferente e tribolata del Catania. Ora il calendario si fa duro, da questa partita con la Juventus che la squadra ha deciso di preparare isolandosi in un lungo ritiro già dal martedì. Non dovrebbero esserci problemi di formazione per Maran che potrà contare su l’entusiasmo e il calore dei tifosi che sentono sempre l’appuntamento con la Vecchia Signora. La Juventus vince con difficoltà a Genova. Subisce il ritmo dell’avversario per gran parte della partita, rischia seriamente la sconfitta mentre alla fine festeggia la vittoria, salvata da 2 campioni: Buffon e Pirlo. La squadra appare poco brillante causa i molteplici impegni ravvicinati e la stanchezza di alcuni giocatori che stanno pagando pegno ai muscoli super-affaticati. Conte dovrà fare attenta gestione dei suoi uomini con un ampio uso del turnover, compatibilmente ai sicuri assenti: Pogba squalificato, Barzagli, Peluso, Ogbonna, Giovinco e Peluso indisponibili. La squadra comunque appare sempre motivatissima e non ha alcuna intenzione di rallentare e di mollare un solo centimetro finché l’obiettivo non sarà matematicamente in cassaforte. Lazio-Milan (domenica, ore 20:45). La vittoria di Cagliari ha rilanciato le ambizioni europee della squadra di Reja. Come detto l’altra settimana giocare lontano da casa poteva essere d’aiuto per la serenità dei giocatori. Così è stato e la meritata vittoria è stata la conferma. Ora si torna all’Olimpico e per prima cosa sarà da verificare se tra i tifosi e Lotito ci sarà tregua, per il bene supremo della squadra che ha bisogno di calore e incitamenti. Non ci sono problemi di formazione per questa partita ma possibilità per Reja di scegliere tra l’intera rosa a disposizione (probabile la prima convocazione per il rinforzo di gennaio Helder Postiga, bloccato da un infortunio subito dopo il trasferimento). Lazio che ha difficoltà ambientali, stessa cosa per il Milan, avversario odierno, cui potrebbe essere applicato lo stesso ragionamento affermando che potrebbe giovargli giocare lontano da San Siro. Uscito tra fischi, contestazione e insulti nell’ultima partita, il Milan sta vivendo uno dei più delicati e drammatici momenti della sua storia. I motivi partono da lontano, dalle ultime campagne acquisti fatte cedendo pezzi pregiati e acquistando male (giocatori a parametro zero o sul viale del tramonto) alle problematiche societarie che creano confusione nella gestione della squadra. Tecnicamente il cambio di panchina non ha portato a quella svolta che si aspettava, anzi, il trend è in ribasso con Seedorf che deve cominciare ad assumersi le sue responsabilità anziché scaricarle su chi l’ha preceduto: sono 7 le sconfitte su 12 partite nella sua gestione. Per ritrovare un Milan messo così male in classifica bisogna tornare indietro alla stagione 81-82, quella chiusa con la retrocessione. Ovviamente non c’è il rischio Serie B questa volta, ma è altrettanto umiliante una stagione vissuta così anonimamente. Credo che queste ultime 10 partite saranno decisive per cominciare a pianificare la stagione che dovrà necessariamente essere del rinnovamento (a cominciare dai vertici societari) e la conferma di Seedorf non è assolutamente scontata. Anche lui si gioca la sua credibilità in un ruolo affrontato, a mio parere, in maniera troppo frettolosa e superficiale e non con la necessaria umiltà. Certi suoi atteggiamenti, e alcune scelte tattiche (ostracismo nell’impiego delle 2 punte a favore di un modulo che non ha gli interpreti adatti), lasciano molto a desiderare e devono far riflettere chi sarà deputato a fare le scelte nel Milan. Intanto primo obiettivo da centrare in questa partita è evitare la 5° sconfitta consecutiva che sarebbe il record storico nella storia del club. Riuscirà la Juventus a evitare la trappola del testa-coda e mettere un altro mattone verso il terzo scudetto consecutivo? La Roma del ritrovato Totti riuscirà a superare la disperazione del Chievo? Chi tra Napoli e Fiorentina avrà smaltito più velocemente la delusione europea? Riuscirà l’Inter a confermare il cambio di marcia? Il Parma continuerà la sua striscia record raggiungendo quota 17? Cagliari e Udinese raggiungeranno definitivamente la tranquillità oppure Bologna e Sassuolo riusciranno nell’impresa di risucchiarle nella mischia allargando la zona salvezza? Sono queste le domande che poniamo alla 29° giornata che ci accingiamo a vivere. Al campo le risposte. Buon campionato a tutti!
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