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Presentazione 36° giornata di Serie A

Creato il 03 maggio 2014 da Simo785

A cura di Gianluca Goretti

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Mancano 270’ minuti al termine della stagione, il tempo dei verdetti si avvicina e già in questa domenica potrebbero arrivare i primi. Juventus a un passo dal suo terzo tricolore consecutivo che dovrebbe essere sancito ufficialmente in questa giornata. La lotto per l’Europa League, dove sono in corsa 6 squadre per due posti, si annuncia entusiasmante. In coda tutto è rimasto fermo, con le 5 contendenti tutte sconfitte nell’ultimo turno; la battaglia per la salvezza s’infiammerà in queste ultime 3 giornate.
Andiamo adesso a presentare la 36° giornata che si giocherà dalla domenica al martedì, causa la finale di Coppa Italia di sabato.

Catania-Roma (domenica, ore 15). La pesante sconfitta di Verona ha fato svanire gli ultimi residui di speranza di salvezza per la squadra etnea; solo le contemporanee sconfitte delle dirette concorrenti tengono ancora in vita la matematica e non hanno ufficializzato la condanna della retrocessione. Ormai non ci crede più nessuno, nemmeno i tifosi che hanno contestato la squadra a più riprese e che minacciano la diserzione dello stadio per questa partita. Per la Roma è l’occasione per bissare le 10 vittorie consecutive nel girone d’andata, a conferma di un’annata super che si chiuderà intorno alla soglia dei 90 punti, con la migliore difesa del campionato, il record delle vittorie ma nulla in mano da alzare al cielo per la gioia dei propri tifosi. Giusto crederci finché la matematica non dirà il contrario, nel calcio l’imponderabile è sempre dietro l’angolo, quindi anche a Catania ci sarà massima concentrazione alla ricerca della vittoria.

Chievo-Torino (domenica, ore 15). Il Chievo a Genova ha fallito un altro match-point nella lotta salvezza. In vantaggio nel risultato, e in superiorità numerica, si è fatto incredibilmente rimontare. Sono molte le occasioni sciupate dai clivensi per chiudere anzitempo il discorso salvezza, e non vorrei che Corini debba poi mangiarsi le mani quando poi rivedrà, a fine stagione, le pagine di un campionato comunque vissuto di rincorsa ma che a un certo punto ha fornito opportunità per essere vissuto con più tranquillità. La sfida odierna è di estrema importanza, contro un avversario che niente può regalare. Il Torino crede fortissimamente nella qualificazione In Europa League e in questa partita cercherà il risultato pieno, anche per onorare al meglio la memoria del Grande Torino, il cui anniversario della tragedia cade proprio in questa domenica. Per Ciro Immobile inoltre c’è un bottino da ingrossare, quello dei gol, per vincere la classifica marcatori e convincere definitivamente Prandelli nella convocazione per la spedizione mondiale azzurra.

Parma-Sampdoria (domenica, ore 15). Partita importante, anzi decisiva, per il Parma. La squadra emiliana, una volta interrotta la striscia di 17 risultati utili consecutivi, ha frenato bruscamente nei risultati mettendo a rischio la qualificazione europea fino allora al sicuro e meritata. Troppi i passi falsi e le occasioni sciupate da allora, compresa l’ultima sconfitta sul campo del Cagliari. Oggi la vittoria è d’obbligo; la classifica non è compromessa e si possono riguadagnare le posizioni perdute. L’avversario è l’ideale non avendo obiettivi di classifica e che quindi si presenterà al Tardini con l’animo tranquillo di chi ha già raggiunto i suoi obiettivi. Per Mihajlovic in queste ultime partite c’è solo l’occasione di fare esperimenti in funzione della prossima stagione.

Genoa-Bologna (domenica, ore 15). Anche qui, come nella precedente partita, interessi di classifica solo per una squadra. Il Genoa a Bergamo ha interrotto l’emorragia di sconfitte consecutive; un pareggio che ha rasserenato un po’ gli animi e la tifoseria, timorosa di assistere a un finale di stagione vissuto senza dignità. Ora l’occasione, davanti ai propri tifosi, di ritrovare la vittoria facendo attenzione a un avversario che si presenterà con la disperazione di chi cerca i punti per la sopravvivenza. Il Bologna ha perso pesantemente nell’ultimo turno in casa con la Fiorentina ed ha subito l’ennesima contestazione da parte dei suoi tifosi. Finisse oggi il campionato, la squadra sarebbe retrocessa ma la classifica è cortissima quindi tutte le possibilità sono intatte, a patto di ritrovare un gioco di squadra non solo per 10-15’ e buttare il pallone in rete, vero tallone d’Achille della stagione, a maggior ragione dopo la cessione di Diamanti. Oggi per Ballardini potrebbe essere importante uscire anche con un solo punto, per poi giocarsi tutte le carte nei prossimi due incontri con avversari che potrebbero non avere più interessi di classifica.

Udinese-Livorno (domenica, ore 15). Come sopra, Udinese che niente deve chiedere alla classifica, Livorno alla disperata ricerca di punti salvezza. L’Udinese, e Guidolin prima di tutti, ha fretta di chiudere questa disgraziata stagione che a un certo punto poteva prendere pure una piega drammatica. E’ comunque un dovere per la squadra friulana chiuderla in maniera dignitosa, professando il massimo impegno, e il ritiro anticipato proclamato dopo la deludente prestazione col Torino testimonia di questa intenzione. Il Livorno non ha ricevuto dal ritorno di Nicola la scossa necessaria e ha perso malamente in casa contro la Lazio. Ora il tempo stringe e i punti vanno presi ovunque, prima che sia troppo tardi. Nella sfida di Udine Nicola dovrà fronteggiare molte emergenze di formazione causa le squalifiche di Bardi e Rinaudo e gli infortunati Mbaye, Emeghara e Ceccherini (oltre al lungodegente Luci).

Milan-Inter (domenica, ore 20:45). Uno dei derby della Madonnina più poveri di contenuti di classifica degli ultimi anni, ma non per questo meno importante o decisivo. Sicuramente lo è per il Milan, che ha a disposizione solo la vittoria per riprendere il cammino interrotto a Roma e che porta alla qualificazione all’Europa League. Un traguardo minimo rispetto ai propositi e obiettivi d’inizio stagione, ma che non può essere fallito come ha tenuto a ripetere lo stesso Galliani quando qualcuno aveva paventato il dubbio che la Società avrebbe gradito un anno senza coppe europee preferibile per la rifondazione della squadra. Seedorf si gioca tutto in questo derby per raggiungere l’obiettivo di classifica ma la sensazione è che il suo raggiungimento sia comunque inutile ai fini di una riconferma per la prossima stagione, a dispetto di un contratto per altri due anni firmato solo pochi mesi fa. Ormai la fiducia è venuta meno e le recenti frizioni confermano una situazione di nervi tesi da separati in casa e non sarà nemmeno una bella vittoria nel derby a rimettere le cose al giusto posto. Mazzarri non dovrebbe avere questi problemi per la prossima stagione, la sua conferma dovrebbe essere certa anche se certi passaggi a vuoto in stagione, e molti pareggi di troppo che avrebbero garantito una classifica migliore, non stati graditi molto dalla nuova proprietà. L’Inter ha creato un solco in classifica che dovrebbe garantirgli la certezza del 5° posto e anzi, una vittoria nel derby, oltre alla gloria cittadina, potrebbe rappresentare un attacco finale al 4° posto adesso occupato dalla Fiorentina.

Lazio-Verona (lunedì, ore 19). Questo è un vero e proprio spareggio europeo. Chi vince avrà concrete possibilità di qualificazione alla prossima Europa League, chi perde dovrà necessariamente arrendersi; un eventuale pareggio potrebbe solo fare il gioco di Torino, Parma e Milan. Entrambi le squadre ci credono e l’ultimo vittorioso turno di campionato lo sta a dimostrare. Per Reja addirittura un “problema” di abbondanza da dover gestire, come non accadeva da molto tempo, essendo tutti gli indisponibili recuperati. Nel Verona Luca Toni in gran spolvero che ha lo stimolo e la voglia di dare la caccia a Ciro Immobile nella classifica marcatori e un Iturbe da recuperare per sfruttare gli spazi che la Lazio potrebbe concedere. Partita bella da vedersi e gustarsi come una finale perché la vittoria è obiettivo di entrambe.

Juventus-Atalanta (lunedì, ore 21). Questa dovrebbe essere solo la partita della certificazione dello scudetto e l’inizio della festa per la Juventus. Nessun altro motivo d’interesse se non ottenere la vittoria necessaria per l’ufficialità di un trionfo (a meno che la Roma non abbia inciampato il giorno prima a Catania, allora la Juventus sarebbe già campione d’Italia prima di scendere in campo). Un campionato, quello vissuto dalla Juventus, a quota altissima e che si chiuderà ascrivendo molti record che difficilmente potranno essere eguagliati oppure battuti. Per descriverlo ho la stessa difficoltà nella scelta dell’aggettivo che ha Conte, perché qualsiasi ne usassi, sarebbe riduttivo nei confronti della squadra che si accinge a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro per il terzo anno consecutivo, come non riusciva alla società bianconera dalla Juve del Quinquennio. La recente delusione europea non scalfirà in alcun modo l’entusiasmo della tifoseria verso una squadra che merita solo applausi. L’Atalanta non ha più ambizioni di classifica, appagata dalla splendida stagione che l’ha vista salvarsi con molto anticipo e affacciarsi a zone europee, e credo neanche voglia di fare la guastafeste in questa serata a tinte bianconere.

Fiorentina-Sassuolo (martedì, ore 19). Partita decisiva per il Sassuolo che prima che inizi la giornata di campionato è salvo ma al momento di scendere in campo, avendo tutte le sue concorrenti già giocato, avrà sicuramente l’esigenza di fare risultato. Importante il rientro di Berardi per Di Francesco, giocatore che ha nei piedi le qualità decidere la stagione degli emiliani. Per la Fiorentina sarà fondamentale il risultato del derby di Milano perché l’unico motivo di classifica è di difendere il 4° posto dall’eventuale attacco dell’Inter, un piazzamento di tutto rispetto visto la tribolata stagione vissuta con gli infortuni dei suoi bomber Gomez e Rossi (che dovrebbe ritrovare il campo in questo finale di stagione). La partita della Viola sarà ovviamente condizionata anche dall’esito della finale di Coppa Italia disputata.

Napoli-Cagliari (martedì, ore 21). Partita che non ha alcun motivo d’interesse per la classifica. Per il Napoli potrebbe essere la passerella della Coppa Italia, se conquistata, altrimenti la delusione (e credo l’insofferenza) si manifesterà sul San Paolo. Per il Cagliari c’è solo da chiudere degnamente una stagione che ha avuto del miracoloso viste le difficoltà societarie e logistiche che ha dovuto fronteggiare.
Giornata di campionato anomala, che parte di domenica e si chiude di martedì, e che ci regalerà i primi verdetti inappellabili. Quali? Solo il campo, unico giudice supremo, conosce le risposte.
Buon campionato a tutti!


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