I familiari dei morti sul lavoro SANNO ,però,che quella cultura non basterà a proteggere la vita dei lavoratori da un mercato senza codici e senza protezioni ,dove la precarità e la ricattabilità sono, quelle sì,diventate regola .
Il precario,specialmente se immigrato ,è un candidato naturale a mporire sul lavoro. Non può lamentarsi perchè non ha tutele , non viene formato,tanto è di passaggio .
I familiari dei morti sul lavoro SANNO che non avranno mai giustizia e che è proprio questo senso di impunità il peggiore nemico della prevenzione .Perchè il prezzo della vita vale meno della produzione . La morte di un lavoratore è un rischio d'impresa .
Se ,al contrario ,la morte di un lavoratore costasse alle aziende ,in termini economici e di condanna dei colpevoli ,più degli investimenti in sicurezza ,in formazione e in prevenzione , gli infortuni e le malattie professionali si ridurrebbero drasticamente .
Invece, si sente si sente parlare il linguaggio parlamentare bipartisan di aincentivi alle imprese che non fanno registrare infortuni . Come se non ne nascondessero già abbastanza .
I familiari dei morti sul lavoro SANNO che la sicurezza e la salubrità dei loghi di lavoro non sono un limite ,ma una scelta di civiltà
E SANNO che , sul lavoro , non c'è diritto più importante del diritto di riportare a casa la pelle a fine turno
..................
E' fondamentale sapere da che parte si sta.
Noi continueremo a stare dalla parte dei meno tutelati
E ritenere che tutto il resto sia retorica e ipocrisia .
Un'offesa ai morti ed alle loro famiglie .
Valeria Parrini Toffolutti
Presidente dall'associazione nazionale Ruggero Toffolutti contro la morti sul lavoro
I familiari dei morti sul lavoro SANNO ,però,che quella cultura non basterà a proteggere la vita dei lavoratori da un mercato senza codici e senza protezioni ,dove la precarità e la ricattabilità sono, quelle sì,diventate regola .
Il precario,specialmente se immigrato ,è un candidato naturale a mporire sul lavoro. Non può lamentarsi perchè non ha tutele , non viene formato,tanto è di passaggio .
I familiari dei morti sul lavoro SANNO che non avranno mai giustizia e che è proprio questo senso di impunità il peggiore nemico della prevenzione .Perchè il prezzo della vita vale meno della produzione . La morte di un lavoratore è un rischio d'impresa .
Se ,al contrario ,la morte di un lavoratore costasse alle aziende ,in termini economici e di condanna dei colpevoli ,più degli investimenti in sicurezza ,in formazione e in prevenzione , gli infortuni e le malattie professionali si ridurrebbero drasticamente .
Invece, si sente si sente parlare il linguaggio parlamentare bipartisan di aincentivi alle imprese che non fanno registrare infortuni . Come se non ne nascondessero già abbastanza .
I familiari dei morti sul lavoro SANNO che la sicurezza e la salubrità dei loghi di lavoro non sono un limite ,ma una scelta di civiltà
E SANNO che , sul lavoro , non c'è diritto più importante del diritto di riportare a casa la pelle a fine turno
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E' fondamentale sapere da che parte si sta.
Noi continueremo a stare dalla parte dei meno tutelati
E ritenere che tutto il resto sia retorica e ipocrisia .
Un'offesa ai morti ed alle loro famiglie .
Valeria Parrini Toffolutti
Presidente dall'associazione nazionale Ruggero Toffolutti contro la morti sul lavoro