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Presentazione: "Quel nome portato dal vento" di Laura Bellini (Butterfly Edizioni)

Creato il 09 giugno 2014 da Connie
Oggi vi presento il nuovo libro di una mia cara amica: Laura Bellini.

Autrice:Laura Bellini vive e lavora a San Piero in Bagno, un bellissimo paese dell’appenino Tosco-Romagnolo e qui, fra il verde della natura e un po’ di tempo libero, tesse le sue storie. Legge circa quaranta libri all’anno, spaziando fra i vari generi letterari e la stessa passione la mette nelle opere che scrive. Le sue precedenti pubblicazioni sono: “Il coraggio dell’amore” (2009), disponibile anche in ebook su Amazon, “Lontano da te” (2010), Ancora tu” (2010), “I disegni imprevedibili del destino” (2011) e “Il mondo dopo te” (2012) “Il gioco dei ricordi” (2013)

Trama: Ieri: la famiglia McTavish, nobile e influente stirpe del regno di Seaworld, viene sterminata da un nemico misterioso e sopravvivono soltanto i due fratelli Diarmaid e Duncan che, una volta fuggiti, vengono protetti e salvati dalle creature fatate dei boschi. Oggi: Maeve è l’erede dei Grahm e sta per andare in sposa a suo cugino Logan Frey, l’arrogante erede del nord del regno. Tuttavia, Maeve non può nascondere l’attrazione e il sentimento che la legano a Ryan, soldato semplice agli ordini di Lord Grahm. La differenza di status impedisce la loro unione e i due non possono che rassegnarsi al loro destino. È proprio il destino, però, a cambiare le carte in tavola quando Lord Grahm viene assassinato, Maeve rapita e Ryan accusato di omicidio. Sarà allora che il passato travolgerà il presente con le sue spire e riporterà in superficie il nome che i nemici avevano tentato invano di cancellare: quello della famiglia McTavish. Quel nome portato dal vento è l’affresco eterogeneo di un regno in cui pace e guerra si fondono e i confini tra bene e male si assottigliano. Maeve, eroina forte e indimenticabile, capirà che l’amore non ha un unico nome e che non lo si può definire e, attraverso di esso, troverà il coraggio per affrontare il dolore e per affermare se stessa fino all’imprevedibile, sconvolgente finale.
Il libro di Laura lo trovate qui:http://www.blomming.com/mm/ShopButterflyEdizioni/items/prevendita-quel-nome-portato-dal-vento
Ed ecco alcuni stralci del romanzo!
Il castello era costruito su un monte eroso dal vento; da un lato c’era il vuoto, una voragine a prima vista senza fine sul fondo della quale scorreva il fiume di cui ci servivamo per l’acqua. Lungo le pareti ricoperte da una fitta vegetazione si aprivano spiazzi abbastanza ampi da essere coltivati o usati come pascolo. Eri costretto a conoscere a fondo il territorio per sapere quale sentiero ti avrebbe condotto in cima e quale, invece, dritto nel baratro. Nemmeno in questo modo eri certo di giungere a destinazione poiché in realtà i monti su cui è costruita la mia casa sono due, c’è una frattura nella montagna, invisibile dalle sue pendici, ma che si apre sempre più mentre si sale. I miei antenati hanno scavato nelle prima parte di roccia diversi cunicoli: solo uno si apre sul ponte che collega le due parti e, una volta lì, c’è il ponte levatoio che completa l’opera. Un esercito non potrebbe passare, dall’alto delle torri verrebbe annientato con le frecce o con olio bollente. Solo agli ospiti attesi era permesso l’ingresso e, per questo motivo, sono convinto che chi ha sterminato la mia famiglia fosse un amico; qualcuno di cui mio padre si fidava.Nessuno meglio di me conosceva i segreti della Fortezza eppure, quella notte, incespicai più volte prima di giungere alle pendici del monte. Nelle mie orecchie riecheggiava il suono di quella risata, pareva rincorrermi per ricordarmi che non sarei potuto fuggire lontano.
L’erede dei Frey si mostra come lo ricordavo. Un bamboccio viziato e prepotente che pensa che tutto, in questo mondo, gli sia dovuto solo perché porta un nome importante. È scontroso con la servitù e lascivo con le ragazze. Non che questo a loro dispiaccia però fa pensare a me a che razza di vita avrà Maeve accanto a questo individuo e vorrei tanto che almeno lei fosse felice.Maeve. Dovrei persino dimenticare il suo nome.
Decido di dare la notizia a Duncan, so che ne sarà entusiasta e non voglio perdermi il luccichio dei suoi occhi. Lo trovo nelle stalle, intento a strigliare i cavalli dei nostri ospiti. È un lavoro duro, ma mio fratello non si lamenta mai. Non so perché Dagda non si sia preoccupato di dare un nuovo nome anche a lui, forse ha pensato che nessuno avrebbe dato importanza a un ragazzino povero e storpio che porta lo stesso nome di uno degli eredi dei Mac Tavish e non aveva torto.Gli uomini vedono solo quello che vogliono vedere. Ci hanno dato la caccia per mesi, ma ora che siamo sotto i loro occhi, non si accorgono nemmeno della nostra esistenza. Fare parte della servitù ha il potere di renderti invisibile.

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