Romano Prodi è un Economista italiano, presente in politica dal 1978.
E’ stato Mnistro dell’Industria tra il 1978 e il 1979 sotto il governo Andreotti.
Nominato da Giovanni Spadolini, nel periodo dal 1982 fino al 1989 fu presidente dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale.
Nel 1993 fu in lizza per la carica di capo del governo tecnico, che andò assegnata però a Carlo Azeglio Ciampi.
Fonda il suo movimento, l’Ulivo, nel 1995, con la sua figura a Presidente del Consiglio; nel partito scorrevano visioni laiche, cattoliche e di centrosinistra.
Le elezioni del 1996 lo vedono diventare Primo Ministro, carica che si ripeterà nel 2006 dove il centrosinistra da lui guidato, grazie alle primarie dell’anno prima, vincerà le elezioni.
Freedom House, in quest’anno, porta il giudizio sulla libertà di stampa italiana da “Parzialmente Libera” a “Libera” motivando l’avanzamento proprio grazie all’elezione di Prodi.
Sempre nel 1996 Prodi diviene Presidente del Consiglio Europeo, mentre dal 1999 al 2004 sarà presidente della Commissione Europea, prima di Barroso.
E’ stato anche Ministro della Giustizia e Presidente del Partito Democratico, in entrambi i casi per meno di un anno.
Tra il 2008 e il 2012 Roman Prodi è stato insignito di importanti incarichi dall’ONU, quali quello di presiedere un nuovo Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sul pacekeeping nel continente, e quello di Inviato speciale dell’Organizzazione per la crisi nel Sahel.
Prodi è da sempre un Europeista convinto e sostiene il programma Erasmus fin dagli albori, essendone uno dei promotori e ideatori principali.
Dopo il fallimento della candidatura di Franco Marini, bocciato nelle prime due votazioni, potrebbe essere il candidato su cui convergeranno i voti del centro sinistra.
A chi potrebbe piacere?
Romano prodi potrebbe sicuramente piacere alla maggioranza del centrosinistra, specialmente al PD. La sua figura di economista che ha ricoperto vari incarichi potrebbe anche essere gradita dall’Europa e dai diversi Paesi, come simbolo di una competenza ormai acquisita.
Sicuramente la sua candidatura non esalterà il centrodestra italiano, memore del fatto che gli ultimi governi di centrosinistra furono capeggiati da lui contro Silvio Berlusconi. Secondo un recente sondaggio di SkyTg24 reso pubblico sull’Huffington Post, Prodi non raggungerebbe il numero di voti necessario per essere eletto al primo turno ma sarebbe comunque il secondo dopo Amato. Il Movimento5Stelle nelle sue recenti Quirinarie sul web ha piazzato Prodi ottavo su nove nomi possibili.
Foto RanZag, licenza CC BY-SA