mercoledi 17 pagina 76 ..continua...
MaxSolinas-Le 4 grazie
... L’atmosfera che si è creata, è la stessa che crea un bambino che inonda la stanza di domande, tutte con lo stesso, identico prefisso: perché? Ed io devo in qualche modo, senza barare, rispondere. Perché si nasce, perché si vive, perché si muore. E perché, seppur riconoscendo “il bello” dal “brutto”, a volte scegliamo senza titubanze “ il brutto”?E perché questo cervello così piccolo, mi mette in difficoltà facendomi così tante domande, a volte da crearmi solo incertezze, mettendomi in difficoltà? Perché? E poi, devo ascoltarlo? O più facilmente ignorarlo? Ma non sono un codardo e ho deciso di rispondere a tutte le mie domande. Non bastasse una vita, e a costo d’interrogare gli astri e gli indovini di tutto il mondo. Come fece il meraviglioso uomo Tiziano Terzani, ampiamente descritto nel suo libro Un indovino mi disse. Un viaggio durato un anno, dodici mesi senza salire per voto sugli aerei. Ma non per questo, rinunciando a viaggiare in lungo e in largo in tutta l’Asia, fino a tornare in Italia, a Firenze, città natia, in treno, attraverso la Mongolia, la Russia. E non prima di aver fatto visita a tutti gli indovini più accreditati dell’Asia, e di tutte le regioni attraversate nel periglioso viaggio. E forse, senza trovar risposte decisive.Io cerco risposte nei reconditi anfratti della vita, nei libri saccenti, ma anche nelle persone che incontro. Senza formulare domande dirette, solo ascoltando e leggendo la storia della gente. Osservando ciò che è celato, tra le righe scritte in neretto.Ma ancora una volta non c’è nessuno a rispondermi, e le risposte, quelle che io desidero, faticano ad uscire e darmi soddisfazione. Da bambino mio padre e mia madre pazientemente mi davano sempre risposte, e me lo ricordo bene. Poi, mano a mano che crescevo, le risposte incominciai a cercarle intorno a me in base alle poche, ancora, esperienze fatte, e alle poche cose che già sapevo. E certe risposte magari sommarie riuscivo a darmele, e mi accontentavo. Ma poi succede che le domande si fan sempre più complesse e profonde. E neanche nei libri “bevuti” con avidità ci son chiari indizi di risposta. Anche i grandi filosofi, spesso, più che dare risposte, le dipanano in altre più piccole e più comprensibili domande. Non con questo voglio dire di aver letto libri di filosofia, anzi, ci sto ben alla larga. Troppo difficili! Preferisco la più leggibile e semplice Natura che ho a portata di mano.ancora e ancora Buona Vita MaxS