Eugenio, splendido novantenne, si trova suo malgrado a dover gestire un tormentato rapporto di amore e odio con Matteo, rampante erede di una famiglia nel business della rottamazione. La mancanza di stima fra i due sembra essere irrecuperabile: Eugenio crede che Matteo sia autoritario e di destra. Poi sì. Poi no, in base prevalentemente a come si sveglia. In ogni caso i due continuano a guardarsi in cagnesco, incapaci di porre l’ultima parola sulla loro relazione incerta e volubile. Matteo in seguito sembra aver conquistato il cuore dell’amico, eppure… (sigla d’apertura)
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