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Previsioni economiche 2013 Globali e immobiliari

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

ANDAMENTO DELL' ECONOMIA GLOBALE
le previsioni degli economisti sono ormai chiare, l’ipotesi di una breve recessione nell’area Euro, la crescita zoppa per il problema fiscale negli Usa e l’incapacità politica per una forte reazione economica in Giappone; quali sono le vostre previsioni macroeconomiche per le tre grandi aree sviluppate e quali i drivers da monitorare?
La crescita economica mondiale continuerà a procedere con difficoltà anche nel 2013 a causa delle ricadute negative del risanamento dei conti pubblici nelle economie sviluppate: l'America pagherà almeno un 1,5% di crescita a causa del ‘fiscal cliff’, mentre l'Europa resterà stretta nella morsa dell'austerity.Previsioni economiche 2013 Globali e immobiliari
PF Per quanto riguarda gli USA troviamo dei fattori positivi nella ripresa in atto del mercato immobiliare e nel miglioramento della fiducia dei consumatori, al contrario l’eventuale mancata risoluzione del fiscal cliff potrebbe incidere in modo negativo detraendo fino al 4% del PIL. In Europa l'indebolimento macroeconomico dovrebbe rallentare, gli indici PMI e il miglioramento dell'Economic Surprise Index suggeriscono che il ciclo potrebbe essere vicino ai minimi per poi lentamente ripartire. La situazione economica in Giappone resta incerta, mercato rispetto al quale sembra opportuna cautela in attesa di ulteriori sviluppi.
L’Europa si lascia alle spalle il peggio in termini di misure di austerità e di recessione. Il 2013 sarà un anno di transizione con crescita ancora vicina allo zero, ma con una fase di stabilizzazione che potrebbe preludere a qualche segnale di moderata ripresa verso la fine dell’anno. La gestione della crisi del debito si è arricchita di strumenti molto credibili: OMT (Outright Monetary Transaction di BCE), ESM (Fondo Salva Stati) e supervisione delle principali banche europee sotto la guida di BCE. La Grecia beneficia di un nuovo pacchetto di aiuti e del buon esito del buy back. TRATTO DA MF DICEMBRE 2012
MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO
Secondo Gabetti nel 2013 si assisterà a una sostanziale stabilità dei livelli di compravendite, ferme a 450.000 unità. "Per quanto riguarda invece i prezzi, si conferma la rigidità del ciclo immobiliare attuale, che vede solo lievi discese – dice Francesca Fantuzzi, responsabile dell'ufficio stampa Gabetti -. Per il prossimo anno si prevedono discese dei valori del 3-4% per le grandi città e una maggiore volatilità nei centri minori, che a seconda dei casi, potranno riscontrare situazioni di stabilità o di flessione, con punte massime del -10%. Si accentuerà la polarizzazione tra offerta di buon livello qualitativo, in termini di location e caratteristiche intrinseche e l'offerta di minore interesse".Previsioni economiche 2013 Globali e immobiliari

Contenuta anche la forbice di calo prevista da Dario Castiglia, presidente di Remax. "Considerato l'incerto quadro macroeconomico, per il 2013 le nostre previsioni sono di una ulteriore, anche se più contenuta rispetto a quest'anno, diminuzione del numero di compravendite residenziali che si assesterà tra il meno 5 e il meno 8% e una continua tendenza al ribasso dei prezzi nell'ordine del 4-5%. Dovremo aspettare il 2014 per una ripresa delle compravendite mentre i prezzi continueranno a languire per ancora qualche anno con possibilità di rialzo solo nel 2015-2016".DA SOLE 24ORE.IT Dicembre 2012
Il 2013 non si discosterà dall'andamento dei 12 mesi che stanno per concludersi, difficile ipotizzare una svolta sul mercato immobiliare soprattutto se lo scenario economico non dovesse dare segnali di ripresa in grado di restituire fiducia e ridurre l'incertezza.
"A livello nazionale ipotizziamo per il 2013 una discesa dei prezzi compresa tra -5% e -3%" sottolinea Megliola. Con alcune eccezioni. "Tra le grandi metropoli ci aspettiamo una tenuta delle zone centrali di Milano e Roma – continua -. Più difficile che questo accada nelle zone con immobili di qualità bassa, come certe aree popolari e periferiche. Infatti anche nel 2013 sarà la qualità abitativa a fare la differenza. Discorso a parte per l'hinterland delle grandi città dove oltre ad esserci importanti problematiche di accesso al credito ci sono anche difficoltà legate al collocamento di abitazioni di nuova costruzione sul mercato (in alcuni casi per i prezzi troppo alti, in altri perché il prodotto offerto non sempre trova riscontro tra i potenziali acquirenti). Le tipologie nuove potranno subire un ribasso dei valori per essere collocate sul mercato e di conseguenza anche le tipologie usate dovranno essere vendute a prezzi più bassi. Anche nei capoluoghi di provincia ci aspettiamo un ribasso dei prezzi seppur più contenuto rispetto alle grandi città".

Previsioni economiche 2013 Globali e immobiliari

Lo scenario tracciato apre però opportunità di acquisto: i ribassi dei prezzi degli ultimi mesi sommati a quelli che ci saranno nel 2013 consentiranno a coloro che hanno capitale disponibile o che potranno accedere a un mutuo la possibilità di acquistare a prezzi molto vantaggiosi.
Saranno più prudenti i potenziali acquirenti di abitazioni per investimento o case vacanza, tanto da posticipare l'acquisto in molti casi.
Il mercato delle locazioni continuerà ad assorbire la domanda di coloro che non riescono ad acquistare e le richieste saranno in aumento.

Qualche segnale di ottimismo dal 2014
Più ottimista Scenari Immobiliari, soprattutto per gli ultimi sei mesi del prossimo anno. "Le previsioni per il 2013 scontano una prima parte dell'anno che dovrebbe essere in linea con il 2012: calo di compravendite e prezzi – dice Mario Breglia -. Persiste il clima di incertezza economico-politico e difficoltà di accesso al credito. Gli effetti del miglioramento dell'economia dovrebbero avere ricadute positive sul mercato immobiliare sulla seconda parte dell'anno, dove è possibile un rimbalzino delle quotazioni e dei prezzi, per un più deciso miglioramento l'anno successivo". Pertanto Breglia stima in un -2,2% il calo dei valori medi nominali delle abitazioni nel 2012 e prevede per il 2013 una discesa dell'1,3%.
L'attesa di un ritorno al segno più per il Pil e per altri indicatori (come il reddito disponibile delle famiglie e la variazione della spesa per i consumi) a partire dal 2014 porta le previsioni di Nomisma a ripercorrere la strada della positività per il mercato immobiliare, anche se la ripresa del mattone arriverà nel 2015. Già nel 2014 ci sono città come Torino e Milano dove il calo dei prezzi sarà circoscritto all'1 per cento. Dal 2015, invece, in molte delle 13 principali città italiane l'andamento dei prezzi si stabilizzerà sulla parità o metterà a segno una crescita. È il caso di Milano, dove i valori saliranno del 2,1% secondo Nomisma nel 2015), Torino (+2,4%), Napoli (+1,3%).DA ILSOLE24 dicembre 2012


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