E questo esiste anche in campo finanziario. Persino Benedetto XVI, all’inizio del 2010, ha paragonato gli economisti che fanno previsioni ai maghi che fanno oroscopi, suscitando l’immediata reazione dei cosiddetti “guru”.
Il fatto è che il mercato finanziario vive di previsioni. Previsioni sull’andamento delle azioni, dei tassi, dei cambi del dollaro, del petrolio. Vengono studiati e analizzati, con mezzi scientifici (così dicono), gli andamenti e le tendenze, i bilanci delle società quotate e quant’altro, e poi i guru emettono i loro pareri, che sono in pratica dei verdetti. Purtroppo, la maggioranza dei giudizi sono “interessati”, in quanto
gli affari di questi guru della finanza sono direttamente o indirettamente intrecciati a quelli delle società delle quali forniscono le previsioni. Ma non è solo questione di previsioni interessate, ma anche di fare grossi sbagli nel voler prevedere quello che accadrà nel campo finanziario. Di esempi ne abbiamo tanti. Eccone un paio tra i più eclatanti.
Nell’estate del 2008 i grandi guru della finanza facevano previsioni precise sul prezzo del petrolio, dicendo che entro dicembre dello stesso anno sarebbe arrivato a 200 dollari al barile, che i Paesi produttori sarebbero diventati molto ricchi e quelli consumatori molto poveri. Le previsioni furono fatte da uno dei guru di Goldman Sachs, l’economista Arjun Murti, che guadagna milioni di dollari all’anno proprio per prevedere il futuro. A fine agosto, con il prezzo del petrolio calato del 25% rispetto a luglio, ecco spuntare un altro guru, Jim O’Neill, economista sempre di Goldman Sachs, che dichiara che il prezzo del petrolio è destinato a scendere a 50 dollari al barile entro dicembre. Forse Goldman Sachs è una banca così grande che neppure i suoi economisti si conoscono e non parlano tra loro. Oggi il petrolio quota 112 dollari.
E’ accaduta la stessa cosa per l’oro. Sempre nel 2008, in estate gli “esperti” consigliavano di comprare oro a 1.000 dollari l’oncia, perchè il prezzo sarebbe salito alle stelle, trattandosi dell’unico bene rifugio valido. Invece, in poche settimane, l’oro è crollato a 700 dollari e qualche esperto ha subito scritto che poteva scendere a 500 dollari. Oggi l’oro vale 1.500 dollari l’oncia, quindi qualcuno l’ha indovinata (perchè si tratta di indovinare).
Insomma è il caso di dire che i guru, o chi per loro, danno proprio i numeri. Non ci facciamo prendere in giro. I mercati sono imprevedibili e la maggior parte delle previsioni sono inesatte e addirittura hanno esiti contrari. Basta leggere i giornali finanziari all’inizio ed alla fine di ciascun anno per rendersi conto delle enormi sciocchezze riportate in tema di previsioni rispetto poi ai consuntivi. Senza contare i miliardi di euro che si spendono per sapere di quanto salirà o scenderà la borsa nei mesi e nell’anno a venire.
Quindi, è sbagliato fidarsi ciecamente delle previsioni ed è sbagliato credere che qualcuno possa veramente prevedere il futuro, perchè chi dice che la Borsa salirà nei prossimi tre mesi ha le stesse probabilità di indovinare la previsione di chi dice il contrario. L’importante è essere prudenti nell’investire il proprio denaro, non fare il passo più lungo della gamba, evitare di comprare titoli speculativi e non farsi prendere dalla smania di guadagnare tanto in poco tempo.