L'uva da vino
L'uva da vino viene coltivata da tempo immemorabile, fin dai tempi antichi quando prima allo stato selvatico, poi con veri e propri vigneti, iniziò la raccolta dei preziosi chicchi in grado di fornire il succo da fermentare che riesce a regalare gusti e profumi sensazionali, che forniscono benessere e piacere a tutti i palati. A differenza che nel lontano passato, oggi la produzione di vino ha un costo, determinato da moltissimi fattori, a cominciare dal terreno agricoli, ormai poco disponibile nell'era dell'industrializzazione selvaggia. La mancanza di appezzamenti di terreno a prezzi bassi, spinge molte aziende ad acquistare uve da terzi, in modo da non dover affrontare spese di gestione dei vigneti e delle terre. Questo comporta un mercato parallelo delle uve da vino, che a seconda della qualità, variano di prezzo e possono essere anche molto costose.
I prezzi delle uve
I prezzi delle uve variano a seconda della qualità ma anche della zona di coltivazione, e saranno tanto più costose quanto più pregiati saranno i due primi fattori. Se una normale uva da vino da tavola, di una zona non soggetta a nessun disciplinare di protezione, può costare circa cinquanta centesimi al chilogrammo, per un uva coltivata in una zona pregiata, questo prezzo può lievitare di molto. Quando si parla di zone particolarmente pregiate, il prezzo può arrivare anche ai 5 euro al chilogrammo, il che significa che il vino avrà poi un costo elevato una volta confezionato.
È il caso ad esempio dell'uva coltivata nella regione della Champagne francese, la più costosa.
Altre uve variano a seconda della denominazione di origine di appartenenza, e possono variare dai 50 centesimi a qualche euro. In Italia è la Camera di Commercio locale a stabilire i prezzi minimi e quelli massimi delle uve.
Alcuni prezzi
Se si vuole sapere qual è il prezzo delle uve, basta una semplice ricerca nella documentazione delle camere di commercio.
Per il Piemonte ad esempio, l'uva Chardannay per la denominazione Piemonte DOC varia dai 70 agli 80 centesimi. L'uva Ruché invece varia da 1 euro ad 1,20 euro. La più costosa uva piemontese, dai dati della camera di commercio, risulta essere quella del vitigno Brachetto, che costa 1,35 euro di media. Meno costoso il Nebbiolo, tra i 65 e gli 80 centesimi, mentre il Grignolino ad esempio costa tra i 55 e i 75 centesimi a seconda della denominazione.
In Campania i prezzi sono ad esempio espressi al quintale. La Falanghina varia dai 50 ai 60 euro al quintale, mentre l'uva più costosa è il Piedirosso del Sannio, che costa tra i 75 e i 90 euro al quintale. Seguono il Fiano ed il Greco, con prezzi tra i 55 e i 70 euro al quintale, mentre l'Aglianico, l'altra grande uva campana, varia tra i 45 e i 55 euro al quintale.