Torino e Bologna nelle mani delPD. A Milano avanti Pisapia con il 48% mentre Napoli rischia di avere unSindaco, ex-giudice. I giochi non sono ancora finiti ma già si possono faredelle considerazioni.
Pdl – Berlusconi: Berlusconi è sicuramente il grandesconfitto di questa tornata elettorale, anche nel caso in cui riuscisse adottenere Milano e Napoli al ballottaggio. Il capoluogo milanese è da semprestato un feudo berlusconiano, centro nevralgico del suo potere, mentre a Napolidopo la cattiva gestione della giunta di sinistra capeggiata dall’esponentedemocratica, Rosa Russo Iervolino, è incredibile che il candidato Pdl siariuscito ad ottenere meno del 40% dei consensi. Sicuramente hanno inciso lepromesse non mantenute dal premier sulla spazzatura di due anni fa.
Lega Nord: La Lega è stata praticamente assente in campagnaelettorale, schiacciata tra la forte alleanza con Berlusconi a Roma e la basepadana che chiede al Partito di sganciarsi dalle azioni di guerra e dal bunga –bunga. Il mancato apporto dei verdani ha pesato soprattutto a Milano, dovel’appoggio della Moratti è stato, per essere gentili, tiepido da parte di Bossi.
SEL-IdV-M5: Sono loro i grandi vincitori di questeamministrative. Il Movimento 5 Stelle ottiene ottimi risultati, soprattutto aBologna con un ottimo 10%, Italia dei Valori corre addirittura il rischio divedere il suo candidato diventare Sindaco di Napoli come Sinistra ecologia eLibertà a Milano. La loro forza è stata quella di aver attirato i delusi disinistra alle urne. Cosa che effettivamente non è mai riuscita al Pd.
Conclusioni:
Il voto di queste amministrative ci ha mostrato dei datiinteressanti. Innanzitutto è la prima volta dal ’94 che la presenza diBerlusconi è deleteria per la campagna elettorale del centro-destra. E’innegabile che i toni utilizzati da Berlusconi e la linea fatta di insulti cheha imposto ai candidati locali, non ha portato i risultati sperati, anzi hapeggiorato la situazione(basti pensare all’uscita della Moratti contro Pisapia,di chiara ispirazione berlusconiana).
Se Atene piange Sparta non ride. Infatti anche il PartitoDemocratico non se la passa tanto bene. Queste amministrative hanno mostratocome non possa fare a meno dei due partiti minoritari della sinistra(IdV eSEL)che riescono, a differenza sua, ad intercettare gli elettori di sinistrache non si rivedono nella sua politica riformista(e che prima non si recavanoalle urne). Idv e SEL sono i veri vincitori di queste amministrative.
A Milano non sembra cosi scontata una vittoria di Pisapia.Se il centro-destra riesce a mobilitare il popolo leghista e se la campagnaelettorale viene impostata senza cercare lo scontro frontale, allora la Morattiha delle minime possibilità di vittoria. Incisivo sarà anche il contributo delTerzo Polo(che difficilmente si schiererà apertamente), visto che la decisionedegli elettori di Fini e Casini di recarsi alle urne o meno, avrà una suaimportante valenza nello scontro Pisapia-Moratti.
Stessa questione a Napoli, dove difficilmente il Terzo Polosi schiererà apertamente. Qui, con il suo 10%, ha una consistenza anchemaggiore. Se i suoi elettori decidono di appoggiare il candidato berlusconiano,allora Napoli avrà un sindaco targato Pdl. In caso contrario è probabile unavittoria a sorpresa di DeMagistris.
Perciò dopo Berlusconi, l’altro grande sconfitto delleamministrative è il sistema maggioritario.
Un ultima considerazione: la vittoria del Partito Democraticoa Torino ci rivela che il modo migliore e più sicuro per vincere le elezioniamministrative è governare bene una città. Se no, uno bollito come PieroFassino non avrebbe mai raggiunto il 57%.
Qui sotto le previsioni sul voto delle amministrative e ilmio commento sulla campagna elettorale:
http://matteozinanni.blogspot.com/2011/05/amministrative-2011-considerazioni.html