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Prima della morte

Da Fabry2010

Prima della morte

L’uva c’è, ma non riesco a distinguerla: eppure pare sia particolarmente dettagliata. Mi era successo lo stesso col ramarro. La lezione è questa: ciò che conta è nell’ombra, laddove non si vede, o non si vuole vedere. Giovanni Battista ha un’aria vaga, uno sguardo perso nel vuoto. Un momento di riposo, di sogno, quando il futuro è ancora un pampino di vite indecifrabile e invisibile. E’ il momento più bello, da un certo punto di vista: non ci sono limiti a illusioni e utopie, il mondo è come te lo immagini, nulla può vietarti di pensarlo secondo le tue attese. Eppure c’è qualcosa che attira l’attenzione, nella quiete apparente: il capro pronto al sacrificio, il drappo rosso come il sangue, il legno della croce su cui il giovane poggia mollemente il piede. Il futuro è presente: esce dall’ombra come l’uva, disposta a diventare vino sulla tavola dell’ultima cena, prima della morte.



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