...Occorrerebbe sincerarsi di avere in frigo di che sfamare l'ospite.
Ma non è andata così.
Ieri sera ho invitato il mio amico L. a pranzo per oggi.
Riporto più o meno fedelmente il dialogo di stamani tra me e IlMioAmore, dopo una notte quasi insonne.
"MioAmore, cosa cuciniamo (o meglio, cosa cucini) per L. oggi?"
"Bella domanda. Guardo in frigo. (...) Non c'è un $%$&£!"
"Neanche per un risotto?"
"Non c'è neanche il riso".
Dobbiamo decisamente rivedere la nostra gestione della cambusa domestica.
Per fortuna sono abbastanza in confidenza con L., così gli ho proposto di andare a mangiare al fast food (di cui non farò il nome) vicino a casa mia, proposta accettata con entusiasmo.
Sono stata felice di questo cambio di programma soprattutto per un motivo: ho potuto conquistare questo meraviglioso oggetto per la quale la Purulla va già matta.
Oltre a far del male al mio povero fegato, s'intende. Ma semel in anno licet insanire...