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Prima Difesa. Di chi?

Creato il 25 giugno 2012 da Buenagirl

Li vorrei vedere i documenti che Simona Cenni e altra gente definisce fondamentali per chiarire – se di chiarezza possiamo parlare – che i 4 poliziotti che hanno malmenato Federico Aldovrandi, 18anni, sono innocenti e hanno fatto “il loro lavoro”.
C’è un’autopsia e 3 gradi di giudizio, nel frattempo questi documenti in ogni caso non sono mai stati pubblicati e lì allora ti viene da pensare al marcio.
C’è che due manganelli spaccati addosso a un ragazzo di 18anni li tolleri male.
Specie perché non si trattava di uno stadio pieno di Ultras.
Ma di quattro poliziotti e un ragazzo.
Quattro poliziotti fra cui una donna.
Vorrei ricordare che Fedrico è morto per “asfissia da posizione”, torace sull’asfalto e poliziotti sulla schiena.
Questo post è scritto da una figlia di militare che non ha mai patito le regole militari e a cui è stato insegnato che due cose vanno protette: i diritti e i deboli.
Porto rispetto per le forze armate e spesso penso che siano pagati troppo poco per un lavoro e un compito così carico di responsabilità e di pericoli. Io me li vedo quelli allo stadio, con un’uniforme da niente addosso, un dio che si chiama Tonfa, rapporto di un poliziotto per 10 ultras. E penso che nella loro testa c’è la voce della figlia, del figlio delle fidanzate, che risuona e che il loro pensiero sia “voglio tornare a casa” perché sono uomini oltre che poliziotti.
Sono uomini in divisa. Non bestie in divisa.
Perché se TU picchi un ragazzo di 18anni e scrivi che la madre ha allevato un cucciolo di maiale, penso anche a tua madre e a che tipo di bestia ha allevato.
Quando leggo A.C.A.B, quando lo sento in bocca a ragazzini di pochi anni che non sanno nemmeno cosa vuol dire, mi ribolle il sangue.
Credo che sulla Diaz non si sia fatto chiarezza e che Placanica era un ragazzetto troppo fragile per stare in quella camionetta e che devono aver avuto paura e che Carlo Giuliani non è un martire, nemmeno un santo, nemmeno una bestia. Era un ragazzo come Placanica.
Solo che stava dall’altra parte.
Penso che a Genova gente si è allordata non solo la divisa ma anche l’anima e che chi stava sopra ha fatto danni che chi stava sotto non poteva fermare.
Tacciatemi di essere una fascista, me ne frego.
Solo che qui si tratta di persone che non sono tornate a casa: Federico, Giuseppe, Stefano. Solo per dirne 3 che sono finiti almeno in terza pagina.
Se muore nel sonno un detenuto a Regina Coeli, se un altro si stacca i lobi e li mangia a Viterbo, se altri si impiccano, se lo stato non riesce a rieducare, correggere e proteggere chi ha sbagliato allora non siamo in uno stato democratico.
Se non istruisci le Forze Armate a una cosa chiamata “moralità”, non sei uno stato.
Perché le nostre “Forze” Armate sono spesso composte da gente che per “sbancare” a 18 la vita del paesello se ne va a fare “il militare” perché il 27 lo stipendio arriva sempre e se vai in missione ci guadagni di più e allora manca una cosa che si chiama “moralità” e un’altra che sia chiama “vocazione”.
I soldi sono il motivo principale, la sicurezza viene dopo, e molto dopo ci sono quelli che ci credono e me li immagino a casa, disperati dopo troppe ore di lavoro.

Perché è un carico che ti porti appresso quello che vedi in mezzo alla strada, quando vai a vedere ragazzi morti per strada, donne sfruttate, gente maltrattata, e che torni a casa e vedi tua figlia, tuto figlio, tua moglie o tua madre e pensi solo “Cazzo”.
Perché bisogna andare a fondo delle cause, bisogna scavare a fondo nelle teste e soprattutto bisogno evitare gli estremismi che spesso vanno a braccetto con le Forze Armate.
Prima Difesa Due fa paura.
Per la maleducazione la rabbia di chi amministra questa associazione, per le persone che mettono davanti una divisa per giustificare la definizione “cucciolo di maiale”, insultare una madre che affronta una via crucis infinita e allora una parte di te spera che ci siano altre madri che possano piangere perché i loro “cuccioli di maiale” possano finire soffocati e malmenati, per provare lo stesso dolore della mamma di Federico. Perché qui c’è una madre, un figlio morto, 4 persone fra cui una donna, mi piace ricordarlo, che qualcosa hanno fatto perché due manganelli non si rompono così.
E allora.. dove si va?
Da nessuna parte. Perché il sistema è corrotto, di più, è corroso. Nella parte più importante, nella moralità. Perché non c’è la punizione e nemmeno la rieducazione. Perché grazie a indulti e cazzate varie, un ragazzo di 31anni che nel 2003 ha ucciso e bruciato la fidanzata incinta perché non voleva sposarlo – ci piace ricordare che si chiamava Vanessa – è fuori. Perché grazie a indulti vari, i 4 poliziotti, fra cui una donna, forse mamma, non si faranno nemmeno un giorno di carcere e hanno schiere di “compagni” che li appoggiano e inneggiano.
Ecco, mio padre li chiamava “Gli esaltati”. E lui stesso li odiava.

Perché con le forze armate ho confidenza. E ci credo ancora. Nella moralità no, non più. Da un pezzo.



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