Adesso si può proprio dire che è arrivata l'Estate. In questa calda, finalmente, Domenica di fine Maggio, soltanto il risultato dei ballottaggi elettorali riesce a tener desta un minimo di attenzione, a meno che si sia così appassionati degli sport motoristici da rimanere svegli davanti al televisore seguendo il gran premio di Montecarlo di Formula 1.
Il calcio che conta si è congedado ieri con la finale di Champions league tra il Barcellona e il Manchester united come meglio non avrebbe potuto fare, con una partita divertente e ben giocata da entrambe le squadre, vinta infine dalla migliore delle due: il Barcellona.
La squadra catalana ha dovuto combattere un tempo contro quella britannica, tenetua in piedi però solo dalla caparbietà di Wayne Rooney, un giocatore straordinario rimasto però unico campione in una squadra che vede alcuni vecchi leoni come Paul Scholes (rimasto in panchina quasi per tutta la partita) e Ryan Giggs ormai vicini alla pensione e i rimpiazzi scelti per sostituire talenti come Cristiano Ronaldo non all'altezza del compito (l'atteso Chicharito Javier Hernandez è stato veramente deludente).
Splendido come al solito il colpo d'occhio offerto dal nuovo Stadio Imperiale di Wembley, gremito da un pubblico entusiasta e disciplinato: una vera apoteosi per il gioco del calcio. Qualcosa che in Italia possiamo solo immaginare di poter vedere nei nostri impianti, vetusti e non adatti al gioco del calcio.
Da rilevare che lo stesso spettacolo quello stesso stadio l'aveva già offerto qualche giorno prima, in occasione della finale dell FA Cup tra lo Stoke City e il Manchester City.
Per la verità l'Italia una piccola parte nella festa del calcio europeo l'ha recitata: quella del rompicoglioni, grazie alla presenza di tal Mario Ferri, detto "Falco", che da qualche anno si diverte a "presenziare" ai maggiori spettacoli sportivi. Stavolta si è presentato con una maglietta sponsorizzata da ben due diverse imprese, segno che l'affare rende.
Speriamo che il prossimo anno la presenza nazionale sia quella di una squadra che stia lì a giocarsi il titolo. Come pure si spera che le nostre compagini si impegnino nel cercare di fare il meglio possibile nell'altra competizione europea, quella Europa League per la quale non si vede perché le squadre competono tutta la stagione per parteciparvi, se poi non si impegnano per vincerla, facendo anzi intendere di considerarla un impiccio dal quale uscire il più presto possibile.