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Prima Fila: “Sacro GRA”

Creato il 06 ottobre 2013 da Candidonews @Candidonews

Prima Fila: “Sacro GRA”

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 Sacro GRA (2013) di Gianfranco Rosi, documentario.

Leone d’Oro a Venezia come ‘miglior film’, il Sacro GRA di Gianfranco Rosi è uno spaccato della Romaborderline‘, quella invisibile al grande Cinema.

Oltre due anni di lavoro, da una idea del paesaggista Bassetti, il quale ha camminato per centinaia di chilometri ai margini del Raccordo. Il coinvolgimento di Rosi, che per mesi su un furgone ha percorso i luoghi attorno all’anello stradale interno alla Capitale. Sullo sfondo il ricordo di Renato Nicolini, assessore alla Cultura nella Roma ‘comunista’ degli anni 70-80, ideatore della famosa ‘Estate romana’ ed ispiratore del documentario attraverso il suo saggio “Una macchina celibe”.

In Sacro GRA scopriamo tanti personaggi, le cui esistenze si svolgono proprio attorno all’autostrada capitolina. Un pescatore d’anguille, un esperto botanico impegnato in una ‘battaglia’ per la sopravvivenza delle sue palme, un paramedico del 118 che passa dalle emergenze quotidiane alla madre affetta da demenza senile, delle prostitute transessuali, un ‘principe’ abitante in un castello affittato come set per fotoromanzi, alcuni fedeli che osservano un’esclisse al Divino Amore,  delle ragazze immagine di un bar. Ed infine la storia più bella, a mio giudizio, ovvero quella che racconta del rapporto tra un nobile piemontese e la figlia laureanda, i quali vivono all’interno di un monolocale in un angusto monolocale ai bordi del Raccordo e passano il tempo a stuzzicarsi e prendersi amabilmente in giro, mentre lui racconta storie del passato e lei studia sepolta tra libri e Pc.

Tante vite, tante storie intrecciate e racchiuse da un cordone di asfalto che le circonda e come loro circonda le esistenze di più di due milioni di persone, ogni giorno, dagli anni 50 ad oggi e chissà per quanto ancora.

Chiudo con una frase dello stesso regista, sul perchè del documentario sul Raccordo anulare romano:  “perché se Calvino diceva che l’unico viaggio possibile è quello intorno alla città, allora quello sul Gra era l’unico viaggio possibile per raccontare Roma”.

Da vedere, soprattutto per i cittadini romani.

Voto:

cinque stelle su cinque

*5/5*


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