Forum in difesa del territorio, per i beni comuni e la convivialità (carta di Matrice).
Mercoledi 26 Marzo alle ore 18:30 presso la sala conferenze di Madonna del Canneto a Roccavivara (CB) si terrà un interessante Forum in difesa del territorio, per i beni comuni e la convivialità (carta di Matrice).
Nell’incontro si parlarà delle Strade senza uscita con Roberto Cuda (autore del libro dal sottotitolo: intreccio banche imprese e politica nelle grandi opere) sarà l’occasione per la prima presentazione della Carta di Matrice.
La carta di Matrice è stata l’occasione unica, ma ripetibile, di mettere a tema le lotte popolari di questo inizio di secolo con lo sguardo di chi le ha combattute. E’ stata la grande opportunità di scrivere una storia umana fatta di contadini, insegnanti, artigiani, preti, giovani, attivisti, scarti di una umanità che guarda al futuro con gli occhi di chi sa che il nuovo è già in mezzo a noi.
Ribellarsi facendo, camminando, domandando questi gli atteggiamenti di fondo di coloro che l’hanno scritta e che credono che in essa ci sia il sudore, le lacrime ed il sangue delle lotte per la difesa dell’acqua bene comune, per il territorio aggredito da un’economia criminale, per chi e senza casa, senza servizi o ha subito la mercificazione e la nientificazione.
Donne e uomini, giovani e anziani insieme per non dimenticare, per rilanciare le lotte che hanno più possibilità di incidere se si fanno insieme. Il nostro sguardo è verso la gente che ogni giorno si rende conto che c’è un vero sistema omicida che distrugge la vita sotto ogni aspetto e che ha bisogno di una consapevolezza.
La carta si compone di diverse parti e riguarda il chi siamo, il territorio (terra acqua, aria, beni comuni, energia); i servizi essenziali in un Molise spopolato, la dittatura finanziaria e la convivialità. Proprio su quest’ultimo mi vorrei soffermare. Premetto che a tutti è stata data la parola e non vi erano politici, ma c’era la politica, quella vera che ogni giorno si fa recuperando, combattendo, progettando, viaggiano e sognando.
Gli ospiti della comunità il Noce e i soci dell’associazione 1° marzo (cittadini del mondo) sono stati chiamati non solo a parlare ed esprimersi, ma anche a scrivere il loro punto di vista sulle loro lotte personali e collettive e su come si immaginano una società più “comunità conviviale”.
Esiste un modo fatto di accademici, poeti e persone comuni che immagina e sogna la stessa società basata sulla giustizia e sulla convivialità. Possiamo stare tutti bene su questa terra se solo impariamo a rispettarci e rispettare la vita in tutte le sue forme a partire dal territorio che è storia, identità, ambiente, cultura, economia sana.
Ecco perchè la nostra non è una fuga in avanti, ma anzi un racconto di quanto si sta facendo e di quanto si potrebbe fare insieme.
Un popolo che condivide le lotte è un popolo che ha un futuro!