Primarie ?

Le  primarie, sia da sinistra che da destra, hanno sempre di più  l’aria di essere delle elezioni presidenziali all’interno dei partiti.   Se apparentemente infatti, danno l’immagine di un esercizio di democrazia all’interno degli stessi, in realtà assumono  forme plebiscitarie che sanciscono l’esercizio padronale del segretario dei partiti,  proporzionalmente ai voti presi.   Proporre le primarie e non cambiare la legge elettorale , è un controsenso, tanto a livello regionale che a livello nazionale. Le primarie sono un meccanismo apparentemente democratico, poichè il vincitore che è stato eletto in forma pebliscitaria si arroga poi il diritto poi di farsi maggioranza all’interno del proprio schieramento politico in forza proprio della vigente legge elettorale.   Il sistema maggioritario del porcellum infatti, esaspera forme di leaderismo per cui chi vince nomina gli eletti. La poca attitudine democratica dei leaders politici italiani cioè,  userebbe  il consenso politico  proveniente dalle primarie per rafforzare la loro posizione carismatica in barba alla democrazia interna ai partiti.. Ed è  inutile che il centro-sinistra accusi di “plebiscitarismo berlusconiano” ogni tentazione semi-presidenzialistica della destra quando poi si propongono questo tipo di  primarie senza prima aver tolto di mezzo il porcellum.   Votare alle primarie vuol dire perpretare questo sistema?   Boicottarle invece,  vuol forse dire allora non riconoscere più la vetusta struttura verticistica in seno ai partiti , che in questi anni ha inficiato la democrazia  rappresentativa e la funzione del Parlamento nel nostro Paese?