Primarie, qui non si può votare Bersani: sarebbe pizzettistico, vetero-d’alemiano. Il successo di Laura Puppato a Cremona è un Sos: liberateci! E, a sinistra, Vendola!

Il successo di Laura Puppato, candidata alle primarie del centrosinistra per la candidatura alla presidenza del consiglio, ha un senso. 530 firme non sono un caso. Intanto perché le donne del Pd hanno dato spesso ottima prova non solo in una regione sui generis come il Veneto. E poi perché votare Bersani significa riproporre Pizzetti. No. Il moderatismo, quel vizio assurdo di cercare di fare le riforme insieme, di aiutarsi col centrodestra berlusconista e arrivare dalemianamente a dire che “Mediaset è una risorsa per il Paese” – sì quella tv di cui ai tempi di Wojtyla persino la Chiesa cattolica parlava così male, per i contenuti pieni di violenza e di erotismo – quel moderatismo non ha mai avuto ragion d’essere, perché al governo c’era un mostro politico come Berlusconi.

Disperati, o meglio speranzosi in un rinnovamento, i democratici cremonesi firmano per Laura Puppato, persona semplice, operosa, efficace, vincente in terre leghista, a Montebelluna (Treviso) che non aiuterebbe mai il centrodestra. Oppure aspettano l’esplosione di Vendola o seguono Renzi. Bisogna aspettare Nichi Vendola per sentire qualcosa di sinistra (“Ho fatto aprire cento asili nido”), per percepire una chiara alternativa a Monti, che non sia anti-europea ma anti-liberista e vicina ai cittadini in gramaglie che non sono predatori né evasori.

E’ spiacevole criticare un deputato intelligente e capace, ma il metodo non funziona. Il deputato non si è battuto strenuamente perché i referendum sull’acqua pubblica fossero rispettati, tenendo basse le bollette. Il deputato ha taciuto a lungo e ha parlato a giochi fatti dando una mano a Pizzetti. Un’assemblea dei sindaci ora a chi conviene? E’ andato alla festa provinciale del Pdl ad Annicco dove non ha criticato  gli eccessi di Salini, così preoccupato di non fare abbastanza per le imprese.