Ormai è un dato acquisito.
Lo indicano tutti i sondaggi delle ultime settimane.
Il sondaggio Ipr Marketing realizzato per il Tg3: PD al 30%
Le primarie stanno facendo bene al mio partito.
Ricordiamo, non per presunzione ma per obiettività, che questa pratica di partecipazione è l’atto fondativo del partito democratico.
Siamo nati con le primarie e abbiamo sempre avuto il coraggio di metterle in pista.
A tutti i livelli: cittadino, provinciale, regionale e nazionale sia per la scelta del segretario del partito e ora per la scelta del candidato alla guida della coalizione di centrosinistra per il governo del paese.
Certo molte volte i problemi sono stati tanti, vedi Napoli per fare un’esempio.
Questo strumento può essere migliorato.
L’elemento che emerge forte e chiaro e che più sono vere (cioè ci si gioca la vittoria senza un candidato già destinato a vincere) e più sono gradite dall’elettorato.
Renzi in questo ha un grande merito quello di averle chieste ed averci creduto da subito.
Bersani ha il grande merito di aver accettato la sfida.
Nel caso delle primarie per la scelta del candidato premier le regole certo non aiutano la partecipazione e questo è un errore che potrebbe restringere il campo dei cittadini che verranno a votare.
Ora devono essere messe in cantiere quelle per la regione Lombardia con la stessa lungimiranza che hanno saputo mostrare i protagonisti della primarie nazionali.
La teoria che dividono e quindi arrecano danno è sbagliata. E’ vero che dividono ma se vi è maturità politica tutti si ricompattano dietro al vincitore.
L a lezione degli USA insegna.
Obama dopo aver vinto ha chiamato la sua sfidante Hillary Clinton subito dopo a collaborare con lui.
Speriamo che questo sia di insegnamento anche per l’Italia e il entrosinistra.