Ume. La scorsa primavera a Nara.
La primavera è senza dubbio la stagione preferita dai giapponesi e raggiunge l'apice dalla fine di marzo agli inizi di aprile con l'Hanami (花見, letteralmente guardare i fiori) momento in cui si va ad ammirare la bellezza degli alberi in fiore. Migliaia di persone gremiscono le località più famose e nei parchi è difficile trovare un posticino libero visto che sono tutti alle prese con i picnic all'ombra degli alberi in fiore. C'è addirittura un modo di dire che sottolinea la tendenza ad abbuffarsi piuttosto di osservare i fiori, che dice 花より団子 hana yori dango, ovvero "meglio i dango che i fiori"! Anche se sono i sakura (i fiori di ciliegio) ad avere la meglio in fatto di fama, gli ume (o fiori di susino) sono altrettanto deliziosi. Anzi, io li trovo ancor più delicati e raffinati per la loro forma piccola e raccolta, e il loro colore intenso. La tradizione dell'Hanami è nata proprio con questi fiorellini nel periodo Nara (710-794), ai quei tempi infatti ci si dedicava esclusivamente agli ume, mentre è nel periodo Heian (794-1185) che l'attenzione si è posata sui fiori di ciliegio e si è protratta fino ad oggi. Passeggiare tra i petali di sakura e ume trasportati dal vento è un'emozione unica, come lo è respirare il profumo delicato che si diffonde dolcemente nell'aria. Quest'anno però l'Hanami verrà vissuto con una vena di tristezza dal popolo giapponese... è per tutti davvero difficile accantonare anche solo per un attimo il pensiero degli ultimi eventi. Spero solo che il fiorire dei sakura porti con sè tanta speranza. Nihon ganbatte kudasai!
Ora vi voglio parlare del wagashi che più rappresenta l'Hanami: il Sakuramochi! Si tratta di un involtino profumato dal sapore un po' dolce e un po' salato, che si distingue per il colore rosa pastello e la fogliolina di ciliegio che lo avvolge. Di questo delizioso dolcetto esistono ben due varianti: una della regione del Kansai (Osaka, Kyoto, Kobe) e l'altra del Kanto (Tokyo). La differenza principale tra le due sta negli ingredienti e nell'aspetto. Il Sakuramochi del Kansai racchiude una pallina di riso glutinoso farcita di anko, mentre quello del Kanto consiste in una specie di crepe anch'essa farcita di anko. Tutti e due i Sakuramochi sono un'esperienza sensoriale unica, un'immersione completa nell'universo dei fiori, un profumato boccone di primavera. Non vi fanno pensare a un fiore appena colto?
Sakuramochi del Kansai
Sakuramochi del Kanto