Primo appuntamento 3
Da Ata
Rudy le apre galantemente la porta.Ata si volta indietro.Le altre, serie, le fanno cenno di sì col capo.Deglutisce a fatica e entra in macchina.Rudy la segue tutto baldanzoso.Mette in moto.Ata guarda incerta sua madre e sua nonna mentre la macchina comincia ad allontanarsi.Loro la salutano meste con la mano.Lei mantiene gli occhi fissi su di loro spaventata finché può, poi si aggiusta sul sedile.Si sente a disagio lì dentro, non riesce a rilassarsi."Non immagini quanto sia contento di essere qui con te!" Esclama Rudy allegro."Uhm..." Mugugna lei. Lui la guarda perplesso."C'è qualcosa che non va?" Domanda.Ata fa un risolino imbarazzato."No, è che... io non credevo che... - si schiarisce la gola, - cioè... io pensavo che non avrei mai fatto un giro in un'auto come questa. Non prima del fatidico giorno, almeno"."Ah, ho capito! - esclama il ragazzo sollevato. - Tu immaginavi una scena diversa: chiusa nella bara, qui dietro, con una grande corona sopra e la gente piangente al seguito, eh?""Eh..." Riesce solo a dire lei con la pelle d'oca."Sì, ma tu guardala da un altro punto di vista. - le suggerisce lui. - Non è da tutti entrarci da vivi. Praticamente, è come se assistessi al tuo funerale senza essere morta, ahahaha!"La risata di Rudy riempie l'abitacolo.Ata viene invasa da un'ondata di nausea."Eh, - risponde sarcastica, - non avrei mai avuto il coraggio di chiedere tanto dalla vita".Volge lo sguardo oltre il finestrino.'Menomale che non mi ha vista nessuno !' Pensa.La macchina, però, si ferma a un semaforo nei pressi della Parrocchia di Don Ciccio.I bambini della Parrocchia la vedono e cominciano a urlare."Ata!""Ehi, Ata!"Corrono vicino a loro e spiaccicano il viso sul finestrino, così come aveva fatto Lò.Lei arretra imbarazzatissima.Un bambino batte un pugno sul vetro."Ata, che ci fai lì dentro? Ata!" Urla.Lei gli fa un timido ciao con la mano, sperando che si calmi."Ora lo diciamo a Don Ciccio, Ata!" Dice uno."No!" Grida lei facendo agitata segno di no col dito."Sì, - gli dà man forte un altro, - ora glielo diciamo!"Scatta il verde e Rudy riparte.Lei si porta una mano sulla fronte sconsolata.'Accidenti, ci mancava solo questo!' Si passa una mano tra i capelli angosciata."Dove dobbiamo andare?" Chiede."In un paese vicino al nostro. - risponde lui. - Sai, il defunto appartiene a una delle famiglie più facoltose della zona!""Ah sì?" "Sì. E anche il funerale sarà in grande stile! - esclama il ragazzo entusiasta. - La bara, per esempio, è il modello più esclusivo di cui siamo forniti!""Davvero?" Domanda lei distrattamente, mentre sente lo stomaco che gira."Davvero! - conferma orgoglioso lui. - Anche quest'auto è la migliore che abbiamo! Fortunatamente i dipendenti di mio padre hanno fatto l'incidente con l'altra!""Che fortuna!" Esclama sarcastica Ata."Già". Rudy fa un sorriso compiaciuto."La ditta di mio padre è la migliore sulla piazza! - esclama. - Se vuoi, nel cruscotto, c'è il catalogo di tutte le bare, i loro materiali, prezzi, colori... apri!"Ata lo guarda allibita.'Ma questo fa sul serio?' Si domanda."Su, apri!" Insiste lui."No, io..." Tentenna lei.Rudy ignora il suo rifiuto e fa scattare la serratura del cruscotto.Di botto le si para davanti un catalogo con un'enorme bara nera sulla copertina con su scritto: Dimmi che bara vuoi e ti dirò chi sei!Ata si porta una mano alla bocca cercando di sopprimere la violentissima voglia di vomitare."Ti prego, chiudi!" Lo supplica.Lui, lesto, le ubbidisce."Scusa, - mormora mortificato, - non mi sono reso conto... per me è normale parlare di queste cose".E le lancia uno sguardo da cane bastonato.Lei s'intenerisce."Vabbe', dai, non ti preoccupare". Gli dice.Arrivano davanti alla casa del morto.Rudy parcheggia."Dai, scendi! - le ordina. - Dobbiamo portare la bara dentro".Lei si volta di scatto verso di lui."Cooosa?"Lui fa un sospiro spazientito."Senti, te l' ho detto che è un'emergenza, no? Come faccio a portarla da solo?"'Ma questo è un incubo! ' Pensa Ata angosciata."Forza! - la esorta lui. - Prima facciamo e prima finiamo!"Scende dalla macchina.Lei ha un momento di esitazione, poi lo segue."Rudy..." "Sì?""Io, ehm... non ho il vestito adatto, non so se sia il caso..." Lui le fa un sorriso comprensivo."Non preoccuparti, - la rassicura, - stai benissimo così. Avanti!"Rudy inizia a tirare la bara fuori dall'auto, poi le fa cenno di mantenere un lato.Lei ubbidisce a malincuore.La bara pesa un accidenti e lei fa fatica a tenerla dritta.Avanzano verso l'interno della casa.Una folla di uomini e donne vestiti di nero li accoglie.Ata cerca di nascondersi dietro la cassa.Sente lo sguardo di tutti su di lei.Ridicola con la sua camicetta a fiori e i capelli freschi di parrucchiere.Quando entra nella camera del morto, ha un piccolo cedimento.Aiuta Rudy a posare la bara, poi si allontana prima che lui le chieda altro.Esce in cortile.Quaranta gradi all'ombra.'La gente non dovrebbe morire ad agosto!' Pensa passandosi un fazzoletto sul viso."Oh, povero zio! - piange una ragazza poco distante da lei. - Perché mi hai lasciata!""Zio! Zio mio! - urla tra le lacrime un'altra. - Che dolore!"Ata le guarda commossa.'Doveva essere proprio brava la persona che è morta per avere l'amore delle sue nipoti '. Considera."Ragazze! - le raggiunge un'altra come una furia. - Una disgrazia! Pare che il nostro carissimo zio abbia lasciato tutto alla polacca che viveva con lui!"Le due smettono di colpo di piangere."Che cooosa!" Grida una."Quel brutto vecchio imbroglione!" Urla un'altra.E giù improperi di ogni tipo.Ata rimane a bocca aperta per lo stupore.'Che tristezza! ' Pensa.Poi la folla piangente esce seguendo la bara.Rudy le fa cenno di salire in macchina.Una volta salita, il ragazzo mette in moto e inizia piano il tragitto e la marcia funebre attacca le prime note.Che angoscia!Questa musica le fa sempre venire i brividi.Rudy la guarda e le sorride dolcemente."Ancora un po' ed è finita!" La consola.Lei sospira."Va bene". Dice.Quando arrivano davanti alla chiesa, lui le chiede di andare ad aprire il portone centrale.Ata scende veloce dalla macchina.Non vede l'ora che sia tutto finito.Apre il portone e...
Continua...
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